Caro amico,

sono felice di presentarti il cortometraggio “IL FISCHIO GIUSTO”, nato da una mia idea sposata dall’AIAP (Associazione Italiana Arbitri di Pallacanestro).

“IL FISCHIO GIUSTO” è stato girato a Sora e Ferentino (splendide cittadine della Ciociaria) grazie alla meravigliosa accoglienza di Stefano Bifera e Maurizio Polidori con l’importantissimo contributo del Presidente del Basket Ferentino Vittorio Ficchi e del G.M. Pierfrancesco Betti.

Simone Pierich (attuale giocatore del Basket Ferentino) e sua moglie Letizia hanno accettato con entusiasmo il ruolo di protagonisti e i loro bimbi Victoria e Martin hanno “colorato” le scene familiari talvolta “dure” per necessità.

Il messaggio principale che il video vuole diffondere è che il ruolo dell’arbitro in campo non è soltanto quello di garantire il rispetto delle regole ma anche, e soprattutto, quello di promuovere valori come la correttezza, l’educazione e la sportività.
Un ruolo che può arrivare ad incidere positivamente anche nella sfera privata di un giocatore che, a volte, può perdere “la strada maestra” e diventare irascibile ed aggressivo, fino a compiere gesti di “violenza” verso la propria compagna.

La bravura, la spontaneità, la capacità di recitare di Letizia sono state la vera sorpresa di questo lavoro: pochi gesti, poche espressioni e tanto significato.

Una volta partorita l’idea iniziale, la più grande difficoltà nel girare il cortometraggio è stata la scelta dell’atleta protagonista, a causa dell’enorme responsabilità data dal delicato tema affrontato.
Letizia e Simone invece hanno permesso che tutto ciò si realizzasse con la loro semplicità, umiltà, simpatia e disponibilità.

“IL FISCHIO GIUSTO” vuole essere un messaggio a favore dello sport e della vita, con cui gli arbitri hanno inteso offrire un momento di riflessione, un mezzo per “cancellare” dalla quotidianità quelle terribili scene di violenza compiute dal genere umano nei confronti delle categorie più deboli. Gli arbitri di basket, tutti gli arbitri, con il loro essere “super partes”, la loro saggezza e le loro capacità umane, ci insegnano a riflettere, a dominare l’istinto, a placare le tensioni, a sconfiggere la brutalità.

Rispettare gli avversari dentro il campo significa poter tornare a casa a testa alta, per rispettare allo stesso modo i compagni della nostra vita.

Giulio Ciamillo