Non lo è mai, ma se dovesse mai esistere un anno “adatto” per una pandemia, dal punto di vista dell’Eurolega questo era davvero il peggiore.

Non avere classifiche rende molto più difficile il cambio di regole per le ammissioni, previsto per la stagione 2020/21. In questo panorama si è poi inserita la richiesta del Panathinaikos di uscire dal contratto permanente con la EL e dal suo board: la notizia è esplosa negli ultimi 20 giorni, quando il proprietario Giannakopoulos ha reso pubbliche le sue intenzioni (probabilmente spalleggiato dalla FIBA) sperando di forzare la mano a Bertomeu. Il capo della EL ha cercato di mediare fino a che la situazione è esplosa: Giannakopoulos ha rimesso il proprio impegno da proprietario del Pana, devastato un bar di tifosi a lui ostili, generato una specie di sommossa davanti alla propria abitazione. Il presidente esecutivo del Pana, il povero Papadopoulos, ha quindi definitivamente ufficializzato l’intenzione di vendere lo status di membro permanente e le azioni della società greca all’interno della EL, con un comunicato che trasuda, a ben guardare, disperazione e bisogno di soldi.

Le follie dell’ormai futuro ex proprietario della squadra ateniese, a parte un momentaneo disorientamento all’interno di EL, possono infatti portare beneficio a una squadra italiana. A partire dalla prossima stagione le ammissioni alla maggiore competizione europea (non dimentichiamo mai: privata e indipendente) sarebbero state così strutturate: i soliti 11 membri permanenti, due wild-card biennali (già titolari Bayern e Villeurbanne), 2 ingressi per le finaliste di EuroCup (non più solo uno per la vincitrice) e 3 wild-card ulteriori (con precedenza implicita riservata alle squadre di Adriatic League, Bundesliga, Liga ACB se competitive e adeguate ai canoni finanziari e strutturali della EL). Non avere le finaliste di Eurocup né i verdetti dei campionati sospesi complica questo processo, ma l’uscita del Pana rende meno problematiche le scelte. Il posto di membro permanente ora in vendita può essere riempito solo da una squadra che abbia SIA i soldi per liquidare i Greci SIA l’approvazione del Board di EL. Per questo Papadopoulos chiede urgentemente l’apertura della procedura da parte di Bertomeu.

Per capire cosa cerchi EL in una società si deve guardare certo alla competitività, alla potenza economica, all’arena sufficientemente grande: ma non è tutto. Negli ultimi 12 anni lo Zalgiris ha fatto più male che bene, ma nello stesso periodo per ben 5 volte è stata la squadra con la media pubblico più alta (sempre attorno ai 12000, solo il Maccabi ha fatto un repeat tra tutte le altre); le medie pubblico più basse, invece, per 5 volte sono state della seconda o terza squadra russa (Khimki, Zenit, Unics), ed ecco perché la loro lega non figura più nella lista preferenziale per le 3 wild-card; tra Partizan e Virtus Bologna quale era la più grande differenza prima della fuga del Panathinaikos?..tutti i primi 4 incassi nella storia della EL sono stati realizzati dai Serbi (sempre 21000+).

Ora il posto del Pana, a meno di ulteriori tentativi di mediazione e riconversione, è libero, e di certo si aprono le porte per un intervento di Massimo Zanetti: una delle superiorità della Virtus sul Partizan è infatti la capacità monetaria immediata, anche in assenza di incassi. E i biancoverdi di Grecia? Andranno a rimpinguare la (scarsina) Champions League, otterranno buoni denari dalla FIBA per il “trasferimento”, vinceranno la manifestazione e saneranno le casse: d’altronde già ai tempi della SuproLeague erano stati tra i più favorevoli allo scenario federale.