Iniziamo questo NBA Recap informandovi del fatto che la Finale del torneo NCAA sarà Gonzaga vs North Carolina.

Mai come in questa stagione il college basketball è sembrato povero di vita. Parleremo dei motivi di una crisi che anche negli USA è oggetto di studio, quindi seguite con attenzione la parte a stelle e strisce di Baskettiamo nei prossimi giorni.

 

Venendo agli adulti, cinque gare nella notte NBA, le vedremo col rapid-fire.

La gara importante era quella di Chicago, nella quale i Bulls affrontavano gli Hawks in crisi e ancora privi di Millsap. Atlanta ha perso 8 delle ultime 10, e questa prolungata serie di ko ha creato una situazione di classifica esplosiva per i posti da 6 a 8 nella PO Picture della Eastern Conference. Matematicamente sarebbe coinvolto anche il quinto posto dei Bucks, ma per noi i Cerbiatti sono già dentro la post-season. 4 squadre, 3 posti. In fase positiva sono Heat (attualmente ottavi, 10-6 a Marzo e prima anche meglio, autori di una rimonta pazzesca dal record di 11-30) e Bulls (dopo un periodo orribile, hanno vinto 5 delle ultime 7, e questo è stato sufficiente a portarli al settimo posto); in trend negativo sono gli Hawks, ora sesti, e i Pacers, che la W di Chicago stanotte ha messo fuori dai PO per la prima volta quest’anno: Indiana ha perso 5 delle ultime 6 gare ed è la peggiore del quartetto fuoricasa. Tornando alla gara della notte, gran partita di Jimmy-B (33-5-8), ma soprattutto di Rajon Rondo, confermando il fatto che, se li hai, quelli forti devi farli giocare: 25-11-6 per RR, uno che non ha la parola “facile” a seguire quella “carattere”, ma ha basket nel DNA come pochi nella storia. Atlanta è di pochezza desolante senza Millsap, e solo Schroeder, altro non simpaticissimo ma agonista vero, lotta sempre e fino alla fine (29-7-6). Parlando di rimonte che aprono le porte dei PO, non possiamo lasciare indietro i Portland TrailBlazers: arrivavano al confronto casalingo di stanotte vs Phoenix avendo vinto 13 su 19 in Marzo e avendo una striscia positiva aperta di 5. Fate 6. Phoenix, che usa le sue gare per far bella mostra di talento giovane (Chriss 19+13, ed è una sf; Mr.70 Booker 31-3-7: TJ Warren 25+7) non ha mai avuto una chance. Vantaggi anche di 20 per i Blazers, sempre devoti a D-Lill (31-5-7, 19 solo nel terzo quarto segnando da 2, da 3 e anche un and1 da 4 pti), a McCollum (29-5-7) e di recente anche a Noah Vonleh, terzo anno nei pro, ma ha appena svoltato all’interno dei 21 anni, e dunque ha parecchi motivi per uscire allo scoperto solo ora (12+13). Portland ha reso ancora più lontano (2 gare e mezzo) il sogno PO di Gallinari, e i tempi della intervista alla Gazzetta, apparsa fin troppo ottimista e persino un po’ scriteriata per aver sfiorato i limiti dell’arroganza, sono davvero lontanilontanissimi. Rimanendo ad Ovest, c’era anche il derby di LA, che Clippertown ha gestito con due parziali, uno nel primo (17-0 proprio per partire) e uno nell’ultimo periodo (23-10); il migliore nei Lakers il neo arrivato David Nwaba (19-6-1 con 2 rec), uno dei non pochi testardoni che, dopo aver cambiato 3 college e non essere stato considerato per due anni da nessuna squadra pro, alla fine è riuscito a strappare addirittura un biennale ai gialloviola dopo aver militato nella squadra D-League di LA, i D-Fenders: e lui, decisamente, è soprattutto un cagnaccio implacabile, anche se vs i Velieri ha tirato 6/9. Blake 36 pti (e supera i 10000 in carriera), DAJ 12 rimbalzi con 3 rec e 2 stoppate, CP3 12 ass i migliori Clippers per categoria. Resta da dire che i T’Wolves hanno perso anche vs i Kings, 123-117: se contate il risultato tra le panchine (Kings 65-27) vi renderete conto di quale parte del roster di Minnesota sia stato ampiamente sopravvalutato, anche da noi; Wiggins 32-3-3, KAT 26+12, Rubio 11-6-13: i problemi dei T’Wolves non includono primariamente questi 3, tutto il resto è tranquillamente pattumabile; per i Kings 21-2-11 per Ty Lawson, 22 con 4/6 da 3 per Hield e 15+10 per WCS. Infine, i Nets (Gemello Brook 30-7-1, Booker 23 per il career-high) hanno battuto i Magic (Aaron Gordon 22-15-5 con 2 rec, Elfryd Payton in 3Doppia a 20-11-11): come per Minnie, anche per i Magic vale lo stesso discorso: tolti Gordon, Payton e in parte Fournier, tutto il resto è sacrificabile.