Il primo elimination game di questo primo turno va a Roma, che riesce per la prima volta a dominare Ravenna e lasciare un segno nella serie. Per la Virtus arriva la classica reazione da ritorno a casa, spesso fondamentale in una serie di playoff. Reazione è proprio la parola chiave della serata, negli occhi e nel linguaggio del corpo dei ragazzi di Corbani c’erano la rabbia e la voglia di chi aveva da dimostrare qualcosa. Anthony “The Man” Raffa, probabilmente quello con più debiti da saldare dopo le prime due gare opache, ha iniziato a pagare cambiali sin dal primo possesso dando l’impressione di una squadra di nuovo con tutte le armi a disposizione. Ravenna, stanotte tradita dall’assenza di Derrick Marks e dalle percentuali, punterà a chiudere il discorso già Domenica.

La Gara

Parte fortissimo Roma, Raffa che aggredisce la partita con 2 bombe e due tiri liberi in rapida successione, che insieme al primo canestro di Brown siglano il primo parziale di 10-2 in favore dei padroni di casa. Sabatini infila la tripla in uscita dal timeout, ma Ravenna viene travolta di nuovo dai 3 punti di Chessa e dai ripetuti contropiedi della Virtus. Una difesa solida dei capitolini, che ancora non si era vista in questi playoff, produce transizione e ritmo alto, indispensabili per il gioco di Corbani. Maresca e Chiumenti con un lay-up per parte chiudono il primo quarto sul 26-13 per Roma, il parziale che alla fine si rivelerà più importante per la vittoria finale. La Orasi reagisce già nel secondo periodo, trovando un parziale di 13-3 grazie ad un grande Sabatini. Roma paga qualche disattenzione e soffre in situazioni di gioco rotto: dopo il rimbalzo offensivo o dopo deviazioni che fanno saltare gli schieramenti difensivi. In una fase confusa, in cui Ravenna avrebbe potuto trovare anche il vantaggio, l’antisportivo di Crusca su Maresca apre la strada ad un nuovo parziale dei capitolini, che con i sei punti in fila di Landi tra arco e lunetta torna a +9 sugli avversari. Lo svantaggio di Ravenna tornerà poi in doppia cifra dopo le triple di Baldasso e Maresca, la cui unica risposta arriva da Masciadri. L’emorragia di falli dei romagnoli manderà in lunetta ancora Landi e Chessa, a cui risponde Chiumenti in un momento in cui il canestro appare strettissimo ai ragazzi di Martino. All’intervallo lo score dice 52-36 per la Virtus, capace di tenersi in controllo davanti al primo tentativo di rimonta degli ospiti. Nella ripresa Roma allunga ancora sul +20 con Chessa e Maresca. La forbice nel terzo quarto oscillerà sempre tra i 20 e i 22 punti, con il solo Sabatini a provare ad arginare l’ondata romana. Si palesa qualche timore per Roma quando, nella stessa azione, Brown commette il suo quarto fallo e Baldasso rimedia una botta alla spalla in un contatto con Baschi. Brown continuerà a giocare condizionato e Baldasso rientrerà fortunatamente in campo poco dopo. Corbani attacca la zona di Martino col quintetto piccolo e Landi da centro, che chiuderà infatti con 12 rimbalzi oltre che 27 punti una delle sue migliori prestazioni con questa maglia. Nel quarto periodo, che inizia da 77-55, chi sembrava avere la gara in pugno comincia ad allentare sempre più la presa. Chiumenti, Tambone e Crusca confezionano subito un parziale di 12-2, mentre Roma prova ad addormentare la partita senza riuscire praticamente mai ad arrivare a punti giocando contro la difesa schierata. Con l’and1 di Chiumenti ed il canestro di Masciadri Ravenna torna a -7 sul 79-72 spaventando incredibilmente la Virtus. Brown interrompe il parziale, Tambone riporta a 7 la distanza, poi un sontuso Aristide Landi fa 5 punti in fila e riporta avanti di 12 lunghezze i suoi. Brown schiaccia per il +14 e scaccia ogni incubo dal Palatiziano.

Magic Moment

La bomba del gladiatore Landi con 3 minuti scarsi da giocare, che vanifica la grande rimonta dei romagnoli e sancisce la vittoria di Roma. L’esplosione di gioia e di liberazione del pubblico capitolino spiegano a pieno l’importanza di quel canestro: la giocata che vale la vittoria.

Man of the match

L’autore della giocata decisiva, di tante giocate decisive, di 27 punti 12 rimbalzi e di una prestazione oltre le possibilità fisiche ed oltre le caratteristiche. Spesso in un ruolo non propriamente suo lotta da grande giocatore e porta a casa tutto quello che vuole.

Numbers

22 i punti di un grande Gherardo Sabatini, capace di sopperire all’assenza di Marks e tenere su l’attacco dei suoi nei momenti più difficili.

1 l’unico tiro di Daniele Sandri he gioca una gara fatta di “untangibles”, ma dal quale ci si aspetterebbe qualcosa in più da mettere sul tabellone.

17 e 5 i punti e gli assist di un ritrovato Anthony Raffa

10 i tiri ed i punti dell’ex Tambone, apparso non troppo spaventato dal ritorno a casa

Virtus Roma 90 – OraSì Ravenna 79

Virtus Roma: Brown 19, Raffa 17, Benetti n.e., Piccolo, Lentini n.e., Maresca 10, Chessa 14, Sandri, Baldasso 3, Landi 27, Vedovato. Coach: Corbani.

OraSì Ravenna: Smith 7, Scaccabarozzi n.e., Sgorbati 11, Chiumenti 15, Raschi 4, Masciadri 7, Tambone 10, Crusca 3, Seck n.e., Sabatini 22. Coach: Martino.