E’ una vittoria, ma il suo significato va ben oltre. Per l’avversaria con cui è stata ottenuta e per il modo in cui l’ha cercata. Per la Bcc Treviglio , l’affermazione per 77-66 al “PalaFacchetti” contro la quotatissima Reale Mutua Torino, una delle sicure protagoniste del campionato, è il superamento di un esame di maturità tutt’altro che semplice. I biancoblù hanno tenuto in pugno il risultato dall’alfa all’omega illuminati soprattutto dalle intuizioni cestistiche di capitan Davide Reati ma anche con Nikolic, Sarto e Borra finiti tutti in doppia cifra. Il tecnico trevigliese ovvero l’ex M Rinnovabili Agrigento Devis Cagnardi doveva rinunciare a una pedina certo di non secondo piano come Simone Pepe. A nulla è valso, sul fronte piemontese, il solito grappolo di realizzazioni del diluviale Ousmane Diop , top scorer  della gara con i suoi ventisette punti mandati a referto. La Bcc ottiene così il terzo squillo di tromba stagionale dopo quelli con Mantova e Trapani e, terza con sei punti a braccetto proprio con Torino, ma anche con Orlandina, Mantova, Casale Monferrato  e Trapani, comincia a dare al suo campionato una dimensione di possibile ruolo da protagonista.

 

PRIMO QUARTO – Reati e Borra ruggiscono subito e Treviglio si porta avanti per 10-5. Torino, però, non sta a guardare e, passo dopo passo, riesce a mettere l’autografo sul temporaneo pareggio: 12-12. Reati e D’Almeida con una schiacciata d’autore intonano la marcia trionfale di Treviglio verso la fine dei primi dieci minuti di gioco facendola restare avanti per 22-15.

SECONDO QUARTO – Pinkins avvia il tentativo del riscatto torinese, Sarto, dall’altra parte, svolge deliziosamente i compitini che sono affidati alle sue manine ispirate e porta Treviglio sul 28-17. Manenti rifinisce il punteggio e anche l’entità del vantaggio biancoblù che passa a essere di tredici punti ovvero di 32-19. Torino, però, non alza bandiera bianca, Diop e Cappelletti chiariscono al roster di Cagnardi il concetto che, per garantirsi la vittoria, dovranno sudarsela e mettono a segno per farlo capire undici punti in serie. Il vantaggio di Treviglio si assottiglia diventando di quattro punti: 42-38. Clark lo riduce ulteriormente e all’intervallo lungo Treviglio arriva comunque con il vento a favore per 42-40 .

TERZO QUARTO – Diop punzecchia, Borra risponde prontamente. Capitan Reati sale in cattedra e Treviglio si porta ancora avanti di sei lunghezze, Cappelletti graffia di nuovo, Clark cala una tripla e Torino ricomincia a stare con il fiato sul collo, Taddeo e Nikolic, però, rimettono in orbita i padroni di casa. Manenti consente ai Cagnardi boys di incartare in confezione regalo anche il penultimo quarto sul punteggio di 58-51.

ULTIMO QUARTO – Reati colpisce nuovamente, Clark deve lasciare la compagnia per il quinto fallo e D’Almeida, con una schiacciata, proietta Treviglio sul 64-51  di fatto ponendo le premesse per una definitiva chiusura dei conti. Sarto con una tripla entra anch’egli in produzione e la Bcc sale a più quindici. Diop e Clark provano la disperata impresa di cambiare il copione della gara. Treviglio perde dal suo scacchiere Borra che deve congedarsi dal pitturato per cinque falli e Nikolic porta Treviglio sul 72-60. Diop, su opposto versante, riporta i piemontesi a meno otto ma Nikolic e l’ex Givova Scafati Frazier chiudono il discorso definitivamente facendo trionfare Treviglio per 77-66.

 

MAN OF THE MATCH

DAVIDE REATI (BCC TREVIGLIO): i gradi di capitano gli calzano a pennello, si prende la bacchetta del direttore d’orchestra durante tutta la gara e in diciassette casi, tanti sono i punti da lui messi a referto a fine gara, si concede anche qualche esecuzione strumentale personale strappando applausi a scena aperta.

 

MAGIC MOMENT

Quando Reati, nei primi battiti del terzo quarto, traccia un fossato di sei punti a favore di Treviglio la Reale Mutua comincia ad avere un’idea di come la sua giornata potrà essere di ben scarsa vendemmia.

 

NUMBERS

BCC TREVIGLIO: Tiri liberi 14 su 18, rimbalzi 32 (Reati 9), assist 23 (Frazier 5).

REALE MUTUA TORINO: Tiri liberi 19 su 26, rimbalzi 37 (Toscano 9), assist 15 (Cappelletti 4).

TABELLINO

BCC TREVIGLIO: Reati 17, Nikolic 15, Sarto 12. Borra 11, Frazier 9. Manenti 6, D’Almeida 5, Taddeo 2, Bogliardi, Corini, Amboni. Coach: Devis Cagnardi.

REALE MUTUA TORINO: Diop 27, Cappelletti 14, Clark 12, Toscano 4, Campani 4, Alibegovic 3, Pinkins 2, Penna, Bushati, Pagani. Coach: Demis Cavina.

 

DICHIARAZIONI POSTGARA

DEVIS CAGNARDI (BCC TREVIGLIO): “C’è da fare i complimenti ai ragazzi che sono scesi in campo mettendo tanta energia e concentrazione, gli effettivi ci hanno dato una grande mano, l’apporto della panchina è stato determinante sul piano fisico e mentale. Ovviamente siamo molto contenti anche per la prestazione, non ci era mai accaduto di fare una partita continua a livello difensivo. Siamo una squadra che ha bisogno di correre in contropiede e di andare a canestro per stare bene. E’ veramente una stagione strana dove le squadre alternano prestazioni ad alto livello a prestazioni mediocri, abbiamo fatto una buona prova ma non può bastare, abbiamo una partita importantissima domenica prossima e non vi è neanche il tempo per godere di questa vittoria, buon Natale a tutti i nostri tifosi, speriamo di averli qua al più presto a vivere le partite con noi”.

 

DEMIS CAVINA (REALE MUTUA TORINO): “Mi rammarica il risultato ma anche la prestazione perchè abbiamo sbagliato completamente partita in troppi, cominciando dall’aspetto difensivo del primo tempo, a questo è collegato anche come abbiamo tirato in attacco. Ho avuto la netta sensazione che siamo un po’ troppo legati a quello che è l’aspetto offensivo, ci difendiamo forte se facciamo canestro, dobbiamo invertire questa rotta, dobbiamo giocare più leggeri, pensare che le partite vanno giocate intense, avevo detto quanto fosse importante l’approccio, oggi non è stato sufficiente, conosciamo solo un modo che è parlare fra di noi e da martedì lavorare forte. Vorrei essere positivo, dobbiamo assolutamente avere la consapevolezza  che in A2 tutte le partite sono da vincere sul campo e magari sgravare i ragazzi dalla pressione che hanno di fare bene. A volte vogliamo fare troppo e partiamo con questi fuori giri”.