Questa sera si è decisamente alzata l’asticella europea della Virtus; al PalaDozza è approdata una squadra di ben altra caratura rispetto agli avversari affrontati sin qui, capace di mettere in campo una fisicità straripante ma anche grande velocità e buona tecnica. Un match che, al di la della preziosa vittoria (6/6 in Champions League), può insegnare tanto in ottica futura ai Bolognesi, in Europa come in Italia. La Segafredo non ha più paura come ad inizio anno delle “sportellate” ed anzi cresce e si esalta sia in difesa con un’ottima press tutto campo, che in attacco, dove alterna gioco perimetrale a soluzioni in velocità nel colorato. Se Cantù aveva già segnato una prima inversione di tendenza rispetto alle due sconfitte consecutive, questo match regala altre solide certezze alla Virtus oltre a riconsegnarle un Punter devastante.

 

Virtus Segafredo Bologna     87

      Sig Strasbourg                        81

Parziali (13-18, 27-22, 21-18, 26-23)

La Gara

Strasburgo si dimostra sin da subito all’altezza delle aspettative e cioè squadra estremamente equilibrata, fisica ed atletica al contempo, capace di attaccare con grande rapidità così come di sfruttare il gigantesco Fall (223 cm per 125 kg) sotto le plance. La Virtus dal canto suo impiega qualche minuto di rodaggio per capire, più offensivamente che non difensivamente, come arginare i francesi e la Sig ne approfitta per piazzare un break di 10-18. E’ Aradori, così come domenica, a cercare di guidare i suoi nel momento più delicato ma i suoi sforzi non bastano: la Segafredo fatica a trovare buone soluzioni sia in velocità che all’interno dell’area contro la grande fisicità avversaria e non riesce a contenere Collins in difesa (9 punti nel quarto). Sacripanti inserisce allora Cournooh e Pajola insieme, chiedendo ai suoi press tutto campo sul portatore di palla. La scelta viene premiata da alcune buone difese ed un mini break Bolognese, anche se la Sig torna ben presto a stringere in difesa (2 stoppate) e scappa ancora sul 17-22, prima di essere riacciuffata nuovamente da Baldi Rossi e Taylor. Il numero 7 bianconero prima con uno strepitoso alley oop per la schiacciata di Kravic, poi con una tripla dall’angolo, favorisce un nuovo strappo bianconero ma la partita vive di botta e risposta continui che mantengono grande equilibrio sino al 20′ (40-40).

Secondo periodo di enorme intensità per la Virtus, capace di segnare 27 punti (nonostante un Punter ancora “desaparecido”, 2/6 dal campo con 1/4 da 3) e di confondere non poco le idee allo Strasburgo, concludendo in sostanziale parità (14-13) a rimbalzo pur con un evidente divario fisico sfavorevole.

La ripresa si apre con Punter protagonista: prima sottotono con 2 triple “aperte” sbagliate che concedono ossigeno ai francesi, poi infuocato con 10 punti filati. Gli arbitri concedono improvvisamente difese molto più “fisiche” e sono i francesi inizialmente ad approfittarne sfruttando il maggior tonnellaggio e un certo nervosismo bianconero peri mancati fischi, riuscendo a non far fuggire lontano un’ottima Segafredo.

In apertura di ultimo periodo la Sig piazza un parziale doloroso per i bianconeri, portandosi dal 65-60 al 67-69. La crescita mentale della Virtus si dimostra però ancora una volta: i ragazzi di Sacripanti non forzano, ragionano e difendono duro strappando ancora sino al 73-69 figlio di una stoppatissima di M’Baye sul 2.23 Fall che manda in visibilio il PalaDozza.  La difesa bianconera chiude i rifornimenti al centrone in maglia blu e costringe a spaziature sbagliate e tiri forzati gli esterni francesi. Punter dalla sua continua a pungere infilando due triple (di cui una siderale da oltre 7 metri), segnando 11 punti filati e portando i suoi sul 82-74. Il cronometro e la situazione falli della Sig (già in bonus dalla metà del tempo) diventano preziosi alleati bianconeri: ogni contatto genera giri in lunetta capitalizzati dagli uomini di Sacripanti ed a 15″ dalla fine può impazzare la festa sul 87-81.

Magic Moment

Quasi sacrilego non nominare gli ultimi 4′ di Punter, ma il momento chiave del match é tutto nel break subito e controbreak a favore di inizio ultimo periodo: da +5 (65-60) a -2 (67-69) al nuovo +7 (76-69). Firma d’autore di Amath M’Baye.

MVP 

mai come oggi l’MVP dovrebbe essere condiviso fra tutti, giocatori e coach ma, visato anche il suo momento delicato, non si può non segnalare Punter. Inizio disastroso per lui (2/6 dal campo) ma seconda parte di gara da fenomeno assoluto: 8/12 dal campo con 5/8 da 3 negli ultimi 20′, per spazzare via una Strasburgo apparsa tonica, molto fisica e di grande sagacia tattica.

Numbers

Su tutto il secondo tempo di Punter: 8/12 dal campo con 5/8 da 3 contro il mesto 2/6 dei primi 20′.