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Nonostante sia stato pesantemente investito e ancora si trovi nel bel mezzo della grave tempesta batteriologica causata dall’avvento

e dalla diffusione in tutto il Paese del coronavirus, il basket (e più in generale lo sport) italiano prova a ripartire seppur in circostanze davvero particolari.

Dopo le dovute valutazioni, i provvedimenti adottati dal governo per combattere il contagio obbligheranno infatti la pallacanestro nostrana a procedere senza pubblico almeno fino all’inizio di aprile quando, analizzando il quadro generale, si deciderà o meno se prolungare l’applicazione delle norme restrittive al settore sportivo.

Sarà difficile dunque, in questo che è e si annuncia come un periodo decisamente complicato per tutta la Nazione, riprendere le normali routine quotidiane e settimanali. Per quanto riguarda la Serie A2 le prime a provarci saranno Urania Milano e Sporting Club Juvecaserta, chiamate a scontrarsi sabato pomeriggio in un match a porte chiuse presso l’Allianz Cloud che rappresenterà l’effettiva ripartenza della seconda lega italiana della palla a spicchi.

Tra rinvii, spostamenti e incertezze, quello che avrebbe dovuto essere per tutti l’ultimo turno di regular season prima della tanto discussa fase ad orologio lo sarà effettivamente solo per alcune squadre: i Wildcats (reduci tre settimane orsono dalla batosta in trasferta a Roseto) rientrano tra queste, i bianconeri (ultima gara di campionato addirittura il 16 febbraio) invece no e dopo l’impegno milanese dovranno sfidare Ferrara nel recupero infrasettimanale della prossima settimana.

Visto e considerato il periodo di stop dell’attività agonistica ufficiale e la poca abitudine nelle ultime settimane ad alzare il livello di gioco per mettere le mani su qualcosa di concreto come una vittoria, quello di domani probabilmente sarà un match con pochi punti di riferimento pur mettendo in palio due punti importanti per gli obiettivi di entrambe le formazioni.

Urania, settima in classifica con 4 punti di margine su un gruppo di cinque squadre racchiuse in due lunghezze, lotterà per certificare e rendere ancora più solida la propria posizione in vista della seconda fase mentre Caserta, sprofondata in zone pericolose (terz’ultima con solo 4 punti sull’ultimo posto di Roseto ma a soli due dalla salvezza diretta), farà di tutto per strappare un successo esterno che le faciliterebbe il compito nell’ottica di mantenere la categoria.

In occasione dell’incontro del PalaLido (anticipato alle 16 per permettere proprio agli ospiti un rientro più comodo e veloce in Campania) la Juve ritroverà un giocatore fondamentale per i propri equilibri come Marco Giuri (fermo da un mese per una lesione muscolare al bicipite femorale destro), una delle faretre più pericolose dell’arco a disposizione di coach Nando Gentile assieme ai due americani Seth Allen (oltre 17 punti di media) e Michael Carlson, capace di mettere a segno oltre 14 punti e 6 rimbalzi di media al suo secondo anno in Italia.

A completare il quintetto casertano saranno poi Marco Cusin, uomo di grande esperienza al ritorno in A2 dove non giocava dalla stagione 2008/2009, e Norman Hassan, ala 29enne alla seconda stagione consecutiva a Caserta. Portare energia dalla panchina sarà invece compito del trio di italiani composto da Paolo Paci (in doppia cifra gli ultimi due anni a Salerno), Mirco Turel e Tommaso Bianchi, questi ultimi compagni di squadra ad Orzinuovi la stagione passata.

Spetterà a loro provare a centrare una vittoria esterna che a Caserta manca dal 23 novembre (83-73 contro Orzinuovi) e che molto dipenderà dalla capacità dei bianconeri di fermare le folate di Milano. Urania infatti finora ha dimostrato contro chiunque di saper rapidamente mettere a segno parziali importanti sfruttando le grandi capacità di passaggio dei propri uomini (prima nel girone per media assist), mettendo in campo una grande intensità difensiva (quarta per recuperi) e lavorando bene sotto entrambi i tabelloni (quarta per rimbalzi totali, prima per stoppate).

La Juve dunque, oltre a provare a fermare le tante bocche di fuoco milanesi (da Raivio a Sabatini fino a un migliorato Lynch), dovrà quanto più possibile evitare di innescare le folate dei Wildcats limitandone i punti di forza, obiettivo riuscito solo in parte in occasione della gara di andata dove i campani bloccarono molto bene la circolazione di palla di Milano (solo 3 assistenze) ma vennero puniti dalle migliori percentuali avversarie (43% dal campo per Urania contro il 38% di Caserta frutto anche di un misero 13% da tre punti) e dalla maggior freddezza di Benevelli e compagni, capaci di portare e vincere la contesa all’overtime per 84-72 con un break di 14-2 nei cinque minuti supplementari.