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Proseguono i movimenti in casa Urania Milano in vista della stagione 2020/2021.

Dopo esser riusciti a strappare per un altro anno le prestazioni di Nik Raivio, i Wildcats hanno proseguito la costruzione del loro roster mettendo a segno un importante colpo in entrata con la firma del giocatore più migliorato dello scorso campionato, ossia Stefano Bossi.

Classe 1994, il playmaker proveniente da Orzinuovi (rivale affrontata da Urania quest’anno nel girone Est) ha chiuso il 2019/2020 con medie eccellenti (14,2 punti, 4,2 rimbalzi, 1,5 recuperi e 5,1 assist in 33 minuti di media sul parquet) che gli hanno permesso di guadagnarsi non solo un meritato riconoscimento ma anche le attenzioni di diverse squadre fra cui la stessa Milano. Qui, tra le mura dell’Allianz Cloud, il nativo di Trieste andrà a ricoprire il ruolo lasciato scoperto dalla partenza di Gherardo Sabatini (approdato alla Fortitudo Bologna), gestendo i ritmi dell’attacco meneghino con la stessa grinta e la stessa leadership mostrate in maglia Agribertocchi.

Grazie all’innesto del nuovo numero 3 milanese, Urania dunque ha risolto tutti i dubbi legati agli spot di play e guardia titolare. Restano invece ancora da identificare i nomi degli altri componenti dello starting five e quelli di coloro che si alzeranno dalla panchina, quest’ultima sempre più sguarnita dalle partenze delle ultime ore. All’addio di Andrea Negri (trasferitosi a Olginate) infatti sono seguiti quelli di Giordano Pagani e Sebastiano Bianchi, separazioni che di fatto obbligano i Wildcats a dover comporre praticamente da zero tutta la propria second unit.