Complimenti doverosi ad entrambe le squadre,  match straordinario per intensità e prestazioni  balistiche dei tiratori.Leggendo 3 parziali su 4 chiusi con massimo 2 punti di scarto si penserebbe ad  un match equilibrato, quando di equilibrio, in pratica, ce n’è stato invece solo per 10′. La Virtus la vince, paradossalmente, abbandonando il proprio modus operandi e affrontando Brindisi sul suo  campo: il gioco in velocità. Decisivo il break casalingo a cavallo tra fine primo e secondo quarto.

La Gara

Senza Gamble, a riposo precauzionale dopo il colpo ricevuto mercoledì sera in EuroCup, in quintetto per la Virtus parte a sorpresa Delia. Per gli ospiti Banks e Brown dimostrano di non aver accusato il viaggio da incubo in treno e firmano un break immediato di 2-7. Brindisi morde da subito anche in difesa, bloccando di fatto Bologna che segna pressoché solo su tiro libero. La HappyCasa sfida i tiratori bianconeri con la zona e fa male col corri e tira, coi ragazzi di Vitucci che si trovano a memoria. Djordjevic inserisce subito Hunter al posto di un Delia troppo leggero, insieme a Teodosic e Pajola per avere più stazza nel colorato, più pressione sul portatore e fosforo in attacco. Su queste note la Virtus trova il primo vantaggio della serata (20-18), arrivato non a caso con Banks e Brown a rifiatare. La Segafredo ribalta l’inerzia e tenta una mini fuga giocando specularmente a Brindisi, con circolazione rapida e attacchi decisi al ferro; per Vitucci è obbligatorio inserire nuovamente Banks e Brown, unici insieme a Thompson, a fare veramente male. Proprio i neo entrati propiziano una azione da highlights di giornata, con doppia stoppata consecutiva su Markovic e Hunter, ma le giocate immaginifiche di Teodosic spingono i padroni di casa sul +12 (38-26). Adesso si corre tanto da entrambe le parti, mantenendo però grande lucidità e linee di passaggio pulite, autentica manna per i tiratori e il punteggio si impenna. L’adrenalina scorre a fiumi e gli animi si scaldano, con Banks a prendere un tecnico ingenuo quanto inopportuno e rischiando tantissimo continuando a protestare palesemente. Grazie ai rimbalzi offensivi (9) la Happy Casa riesce a non perdere contatto in un match giocato benissimo ma in cui i cecchini bianconeri l’hanno colpita pesantemente; al 20′ è 54-43. Appena il tempo di rientrare sul parquet e la Virtus punisce con tre triple consecutive portandosi sul +20. Vitucci chiede allora ai suoi di pressare alto e di sfruttare il contropiede veloce, mandando in confusione la Segafredo e ricucendo,  sulle ali del solito Banks (19), sino al -8 (73-65). Correre ai 100 allora per 40′ è però molto dispendioso e Brindisi paga dazio sulle percentuali che calano, permettendo alla Virtus di tornare a +18 nonostante il dominio ospite a rimbalzo offensivo (17). Da qui alla fine è un continuo susseguirsi di mini break e contro-break utili solo a ritoccare le statistiche ed arricchire il punteggio.

Magic Moment 

La chiave del match è stato il passaggio Virtus alla modalità “corri e tira” con l’estro di Teodosic in regia, che ha fruttato un break pesantissimo, di fatto, indirizzando il match.

MVP

Pajola. Monumentale, il ragazzino dimostra di essere cresciuto eccome. Perfetto al tiro (2/2, 1/1, 2/2) arpiona 6(!!!) rimbalzi ma, soprattutto, è perfetto in cabina di regia ed in difesa.

Numbers

Stasera ci si può realmente sbizzarrire, partiamo dal tiro da 3: Bo 14/31, Br 11/31. Virtus che riceve tanto dalla panchina (47 punti contro i 52 del quintetto)mentre Brindisi fatica a trovare alternative (71-16). Da sottolineare i 17 rimbalzi offensivi della HappyCasa.

 

Virtus Segafredo Bologna  99

HappyCasa Brindisi            87

Parziali (22-20, 32-23, 23-22, 22-22)

 

Bologna: Gaines 14, Pajola 7, Baldi Rossi 8, Markovic 5, Ricci 10, Delia 9, Cournooh 15, Hunter 7, Weems 14, Nikolic 0, Teodosic 10.

Brindisi: Brown 8, Banks 22, Zanelli 14, Iannuzzi 2, Gaspardo 4, Campogrande 0, Thompson 19, Cattapan 0, Stone 18, Ikangi0.