In attesa di affrontare l’affascinante cammino dei playoff, la Virtus Roma festeggia la sua diciassettesima vittoria stagionale battendo al Palazzetto una Ferentino senza più obiettivi, dopo la matematica salvezza ottenuta dai ciociari domenica scorsa contro Agropoli. Dopo il solito primo tempo “soft”, gli uomini di Corbani cambiano marcia al rientro in campo dallo spogliatoio, raddrizzando le statistiche degli assist e le percentuali al tiro da tre punti, fino a chiudere alla sirena con una confortante doppia cifra di vantaggio e sei giocatori in doppia cifra a referto.

 

La partita

Roma parte un pò distratta e la fisicità di Radic sotto canestro, condite dalle triple di Raymond e Imbrò confezionano il primo vantaggio ospite sul 10-19 a metà del primo quarto, chiuso sul 19-24 per Ferentino. Dopo un paio di giocate di Raffa, ed i preziosi segni di vita di Brown e Chessa, la Virtus riesce a rientrare nel punteggio nel secondo quarto, portandosi avanti sul 37-33, prima di distrarsi nuovamente nel finale del tempo e consentire a sei punti di fila di Benvenuti (reduce da un drammatico 0/10 dal campo contro Agropoli), di mandare Ferentino avanti all’intervallo sul 41-44, con l’ottimo Radic (13 punti fino ad allora per la torre di Spalato), costretto ad alzare bandiera bianca per un infortunio al tallone destro. Così come contro Rieti, la Virtus mette le mani sulla gara ad inizio del terzo quarto, quando una difesa esasperata anche oltre ai limiti del fallo, e qualche tripla che finalmente incomincia ad andare a segno (dopo un agghiacciante 3/14 dei primi venti minuti), permettono a Roma di mettere a segno un parziale di 16-2 che regala il +11 agli uomini di Corbani (57-46). Con molto coraggio Ferentino riesce tuttavia a fronteggiare la mareggiata, ed a chiudere la frazione dimezzando il disavanzo (72-67), prima però di cedere di schianto nell’ultimo quarto, quando i missili terra-aria dall’arco di Chessa, Raffa, Sandri e di un indemoniato Landi, mettono definitivamente al tappeto gli amaranto.

 

Momento chiave

Il cambio di marcia della Virtus nel secondo tempo, quando i capitolini riescono a modificare il 3/14 dall’arco del primo tempo nel 15/39 finale, ma soprattutto a difendere con intensità anche nel pitturato, complice anche l’assenza di un Radic messo ko da un infortunio.

MVP

In un pomeriggio dove andrebbe premiato il gioco di squadra della Virtus, palma che va al “Gladiatore” Aristide Landi. Al di là dei diciannove punti (nove messi a segno nell’ultimo quarto),e otto rimbalzi conquistati dal colosso lucano, Landi sta sempre più entrando nel cuore dei tifosi romani per la sua incredibile capacità di mettersi al servizio dei compagni, anche quando c’è da fare a sportellate sotto canestro con avversari di stazza nettamente superiore. Aggiungendo poi che di lunghi con le sue capacità balistiche, in in A2 ce ne sono davvero pochi.

 

Numeri

6  Giocatori della Virtus in doppia cifra

12 Le triple messe a segno dai romani nel secondo tempo, insieme a 16 assist (23 totali)

14  I tiri presi in più dalla Virtus in tutta la partita (83-69)