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Rinviato e ricollocato in agenda il match esterno contro Trapani (palla a due il 2 aprile, in coda alla stagione regolare), Urania riabbraccia il campionato

dopo una settimana intera di pausa. Il break, in un periodo denso di appuntamenti come quello corrente, sicuramente non sarà stato malvisto dallo staff milanese che, con più tranquillità, avrà avuto modo di far riposare i propri uomini e, al contempo, preparare nei dettagli la gara contro Mantova.

Saranno infatti gli Stings i rivali dei Wildcats nell’incontro che andrà in scena mercoledì pomeriggio all’Allianz Cloud (palla a due alle 18.30), parquet dove i virgiliani arriveranno sulla scia di un rendimento uguale a quello dei meneghini nelle ultime quattro uscite: 3 vittorie e 1 sconfitta.

L’andamento delle due squadre

Più in generale, dal momento in cui le due squadre si sono affrontate alla Grana Padano Arena appena cinque turni fa (vittoria di Urania 70-60), Milano è riuscita finalmente a trovare una certa qual costanza in casa (serie aperta di due vittorie consecutive) mentre la Staff, esonerato coach Di Paolantonio e accolto coach Di Carlo sulla propria panchina, ha rialzato la testa inanellando tre trionfi filati prima di cadere a Treviglio domenica scorsa.

Anche per via, dunque, dello score messo assieme nelle ultime giornate, le due formazioni sono divise ora da soli due punti in una classifica resa ancora più corta dalle recenti affermazioni in coda di Bergamo (sulla JB) e Biella (su una Verona decisamente incostante). L’attuale situazione, quindi, non impone passi falsi. Entrambe le squadre hanno necessità di strappare i due punti all’avversaria, Milano per evitare di essere risucchiata in acque torbide, Mantova per uscirci e allontanarsi dal baratro.

Una battaglia tra difese

Il compito però, detto dei rispettivi momenti, non sarà facile per nessuna delle due contendenti che, per certi aspetti, si assomigliano. Sia Milano che la Staff sono infatti, stando ai numeri, due team a maggiore vocazione difensiva che offensiva: le retroguardie sono due delle meno batture del Girone Verde (terza e quarta per punti concessi), dato che si aggiunge alla capacità dei Wildcats di contenere i viaggi in lunetta (e le percentuali da due) altrui e alla conclamata abilità degli Stings nell’indurre in banali turnover (14,3 di media) gli avversari di giornata e nel produrre un buon numero di recuperi pro match (7,3).

In attacco invece le cose sono differenti sia da una parte che dall’altra. Urania predilige soluzioni interne (2^ per tiri da due realizzati) e circolazione (17,6 assist, terzo dato del raggruppamento) a tiro da tre (solo 6,7 le triple di media segnate) e 1vs1, mentre Mantova fatica su più fronti ma può contare su interpreti di grande esperienza e caratura per la categoria.

Il roster mantovano

Principale bocca di fuoco in questo senso è Christian James, guardia USA da oltre 17 punti a partita. L’ex Agrigento viene spesso coadiuvato da David Weaver (centro da 13 punti e 6,5 rimbalzi a gara) e da un veterano come Mario Ghersetti (12 di media) il quale però, con l’avvento di coach Di Carlo, ha lasciato il posto nello starting five a Matteo Ferrara (guardia classe 1997).

Stessa sorte dell’italoargentino è toccata a un altro elemento solido come Riccardo Cortese (11,6 ad allacciata di scarpe), sostituito in quintetto da Marco Ceron, arrivato a gennaio e già discretamente impattante (9 punti di media col 41% da tre punti) per i mantovani.

Completano quindi le rotazioni la freschezza in regia di Lorenzo Maspero e l’esperienza sotto le plance di un uomo navigato come Luca Infante.

Urania cercasi continuità

Urania, dal canto suo, si augura di avere meno problemi nel gestire i falli di Langston (a lungo in panchina contro Bergamo per questo motivo) e di poter fare un ulteriore passo avanti per quel che riguarda l’intensità e la continuità sui quaranta minuti, visto che, sia contro la Novipiù che contro la Withu, ci sono stati ancora pericolosi momenti di down.

La posta in palio, come detto, in quello che è il recupero della 2ªgiornata di campionato è alta e conquistarla vorrebbe dire, per i Wildcats, non solo centrare una preziosissima tripletta in casa ma anche lanciarsi con ambizione verso le primissime posizioni del girone tenendo a distanza di sicurezza bassifondi sempre più ribollenti.