Partita con intensità e fisicità da Eurolega, che Bologna porta a casa grazie ad una prova corale quasi perfetta.

Milano dura 20′ guidata da Rodriguez e Micov poi, senza alternative, subisce la difesa delle Vu nere e non eies e più a rientrare. Teodosic e Markovic sono magistrali in regia, Hunter si divora il pacchetto lunghi meneghino.

La Gara

Teodosic e Weems firmano subito due triple pesanti ma Milano non si scompone e, pur faticando a segnare, mette in difficoltà i padroni di casa con una difesa asfissiante ed un super Scola (7 sui primi 10 dei suoi). Prese le reciproche misure, entrambe le squadre salgono di tono con esecuzioni rapide e precise in attacco e tanto agonismo in difesa. Rodriguez ricuce in un amen il tentativo di break (+8) bianconero, ma la difesa Virtus morde come non mai e frutta recuperi che tengono la Segafredo avanti. La lunghezza della panchina permette a coach Messina di mantenere costante una fisicità che Bologna, con le seconde linee,  non riesce più a contenere e l’Armani piazza un 2-12 che fa male. Con rabbia, orgoglio ed un provvidenziale recupero di Pajola i bianconeri si aggrappano ad un match la cui inerzia, però, pare sempre pendere verso la parte meneghina. Con Tarczewski e Gudaitis a rifiatare i bianconeri riprendono fiducia sotto canestro ribaltando nuovamente il risultato e chiudendo avanti dopo 20′ sul 46-40. Cambiano allenatori ed interpreti ma quando Milano deve togliere le castagne dal fuoco ci pensa sempre Micov. Nonostante il numero 5 salga prepotentemente in cattedra, la Virtus trova  due conclusioni “facili” al ferro e Messina blocca tutto dopo appena un minuto di gioco. Le difese tornano a comandare mandando gli attacchi in rottura prolungata; è la Virtus in questo caso a raccogliere più “briciole” portandosi al massimo vantaggio 63-52. La difficoltà principale Segafredo, nonché ciò su cui specula Milano ricucendo un minimo, è l’impossibilità di pareggiare la fisicità meneghina per tutti e 40 i minuti. Per contro l’attacco Olimpia non ha più la precisione iniziale e tutto si risolve in un equilibrio che lascia a Bologna una bombola d’ossigeno di 10 punti di margine. Rodriguez (19) prende per mano i suoi ma predica nel deserto e la Virtus vola di nuovo a +12 con un Hunter a sua volta da 19 punti. Senza più idee in attacco e stordita dalle giocate di Teodosic e Markovic, Milano non riesce ad opporre resistenza e per la Segafredo è apoteosi.

Magic Moment

La Virtus batte Milano dove era meno pronosticabile e cioè sulla lotta fisica in difesa. Letale il break bianconero che dal -3 ha portato i padroni di casa sul +10 a cavallo tra secondo e terzo periodo.

MVP

Premio equamente diviso tra Hunter 19 punti e 6 rimbalzi, devastante sotto le plance, Markovic (assist) e Teodosic 15, 6 assist e 5 rimbalzi, letali in regia.

Numbers

23 assist per Bologna (Markovic 12), vittoria Bolognese a rimbalzo 40-33 con 13 offensivi. Milano, partita  attorno al 50% si arena su un 37% dal campo eccessivamente penalizzante.

Virtus Segafredo Bologna     83

Armani Exchange Milano     70

Parziali (24-20, 22-20, 17-16, 20-14)

Bologna: Gaines 6, Deri 0, Pajola 0, Baldi Rossi 6, Markovic 8, Ricci 7, Cournooh N/E, Hunter 19, Weems 9, Nikolic 0, Teodosic 15, Gamble 13.

Milano: Della Valle 2, Micov 16, Biligha 2, Gudaitis 8, Moraschini 1, Roll 0, Rodriguez 19, Tarczewski 3, Cinciarini 3, Burns 2, Brooks 5, Scola 9.