Tommy Bi potrebbe sembrare il nome d’arte di un regista o di un deejay. Fortunatamente per la Virtus Romail ragazzo di professione fa il playmaker. Ok, direte voi, in italiano si può definire pur sempre regista, ma il suo lavoro non ha nulla a che vedere con megafoni e ciak, anche se il finale scritto ieri dal giovane play capitolino potrebbe ispirare la trama di un thriller a lieto fine.

Contestato anche aspramente in passato da tifosi forse esasperati dalle condizioni generali in cui versava la squadra, solo 9 mesi fa il 20enne piemontese si abbandonò ad un lungo sfogo sui social network in cui ricordava a tutti di aver sempre profuso il massimo impegno e che un giocatore è prima di tutto un uomo, con le sue fragilità e i momenti difficili.

A Latina, si è idealmente chiuso un cerchio perché con Moore fuori dai giochi a fine primo quarto a causa di una distorsione alla caviglia, il buon Tommaso ha preso in mano le redini della situazione, assurgendo poi a protagonista negli ultimi istanti di gioco, quando la Virtus ha piazzato grazie alla sua mano il colpo del kappaò in una gara che ha vissuto un estenuante punto negli ultimi due quarti di gioco.

E’ stata ancora una volta la vittoria del carattere ma, se a Biella i giallorossi avevano impressionato per la capacità di sovvertire il destino con un quarto finale ai limiti dell’irreale dopo 30’ opachi, al PalaBianchini la truppa di Bucchi ha avuto il merito di non scomporsi quando è scivolata a –9 dopo aver condotto anche di 10 lunghezze.

Merito di Sandri, a cui evidentemente il derby ha restituito energie e la consueta cattiveria difensiva, di Sims, al netto della follia finale, leggasi quarto e quinto fallo (tecnico) commessi a 2’:30” dalla fine, con cui il pivot ha rischiato di compromettere il giudizio positivo per una prestazione concreta da 26 punti e 12 rimbalzi. E poi, come detto, merito di Baldasso, prima capace di trasformare l’assist di Santiangeli nella tripla del sorpasso a 24 secondi dalla sirena (80–82), e poi di colpire in penetrazione, con soli 4 secondi da giocare, per scrivere a referto il punteggio definitivo.

La terza vittoria consecutiva, che lascia la Virtus in vetta alla classifica del girone Ovest insieme con Capo d’Orlando e Casale Monferrato, attesa a Roma nel big match di domenica 4 novembre, ha fornito importanti risposte a coach Bucchi, che si è complimentato con la squadra per l’atteggiamento e la voglia di vincere dimostrata nonostante le assenze pesanti di Moore e di Landi.

Benacquista Latina – Virtus Roma 82-84 (18-25; 47-43; 64-60)

Benacquista Latina: Lawrence 14, Carlson 16, Hajrovic 0, Tavernelli 7, Cassese 4, Fabi 19, Baldassarre 8, Allodi 6, Jovovic ne, Ambrosin ne, Di Prospero ne, Di Bonaventura 8. All. Gramenzi

Virtus Roma: Spizzichino ne, Alibegovic 13, Lucarelli 0, Chessa 3, Moore 5, Sandri 19, Baldasso 11, Saccaggi 3, Landi ne, Sims 26, Matic 0, Santiangeli 4. All. Bucchi.