Oggi è il compleanno di Gennaro “Tex” Tessitore, un atleta al quale ci sentiamo sinceramente affezionati, tanto per i bellissimi momenti che ci ha fatto vivere sul parquet, quanto per la spiccata empatia che lo ha da subito legato alla città di Trapani, fino a farlo diventare quasi un trapanese acquisito. Abbiamo pensato di cogliere questa occasione per sentirlo e fargli, così, i nostri auguri. Buon compleanno Tex!

Gennaro, facciamo un piccolo salto all’indietro nel tempo: sei arrivato a Trapani nel 2006, quali erano le tue aspettative quando sei stato ingaggiato?

“Sono arrivato a Trapani a 24 anni, chiamato da coach Tucci. Era una grossa opportunità per la mia carriera quella di giocare in una squadra ambiziosa e con una grande tradizione come Trapani. Ricordo che disputammo una grande stagione e la società mi propose il rinnovo del contratto. Accettai praticamente dopo 2 secondi!”.

Trapani, così, è diventata la tua casa per quattro anni e per il pubblico non sei stato solo un semplice giocatore, ma anche un capitano, un beniamino e un leader. E’ giusto dire che qui hai lasciato un pezzo di cuore?

 “Con i tifosi si instaurò subito un bellissimo rapporto, forse anche per il mio modo di giocare, e poi anche perché veramente tenevo a quella maglia granata che indossavo. Sono stati quattro anni stupendi che non dimenticherò mai. Poi la mia ragazza è trapanese e a Trapani ho comprato casa: più di cosi! Confesso che quando andai via non fu per niente facile”.

Chi è il giocatore con cui hai legato di più durante la tua esperienza in granata?

Ho avuto con tutti un bellissimo rapporto, ma sicuramente è Gints Antrops la persona con cui c’è stato un rapporto speciale. Eravamo praticamente inseparabili”.

Quando vestivi la canotta di Trapani, qual è stata la partita che non dimenticherai mai e perché?

“Di solito quando ti ricordi di una partita in particolare, spesso si tratta di una vittoria. Ed effettivamente ho tantissimi bei ricordi di tanti bei successi, ma la sconfitta subita in finale per la serie A contro Brindisi ancora me la porto dietro”.

Dopo aver lasciato la Sicilia sei andato a Montegranaro, dove hai anche esordito in Serie A. Raccontaci questa esperienza.

“E’ successo tutto un po’ per caso. Iniziai la preparazione quell’anno con Montegranaro, in attesa di trovare squadra, ma dopo un paio di settimane Recalcati mi chiese se volevo fare parte a tutti gli effetti della squadra ed io non mi tirai indietro. E’ stato un anno stupendo in cui mi sono tolto tante belle soddisfazioni giocando 10 minuti di media a partita nel massimo campionato. Se me l’avessero detto a inizio anno non ci avrei mai creduto”.

La stagione appena conclusa, invece, hai giocato a Falconara, dove con 15 punti di media a partita hai contribuito alla promozione in DNB della squadra marchigiana. Un’altra bellissima avventura, immaginiamo…

“L’obiettivo della squadra, quest’anno, era andare in serie B e dopo un lungo cammino ce l’abbiamo fatta. E’ stato un bel campionato, la società è ambiziosa e sono sicuro che proverà a vincere pure nella prossima stagione”.

Quali sono, invece, i tuoi progetti futuri?

Prima di tutto tornare a Trapani per trovare i miei amici: tra qualche giorno infatti sarò lì da voi. Poi, sicuramente, per qualche anno ancora ci sarà il basket nella mia vita. Colgo questa occasione per fare un grosso in bocca al lupo alla Pallacanestro Trapani  per la nuova stagione, saluto tutti i tifosi e i Trapanesi Granata. Un abbraccio, Tex”.

Lorenzo Floria – Ufficio Stampa Pallacanestro Trapani