Nella scorse ore è diventata ufficiale la firma del contratto della Reale Mutua come main sponsor del Basket Torino per un ulteriore anno arrivando fino al 2023. Sono 800.000 euro a stagione, il budget che la compagnia di assicurazione ha messo sul tavolo per accompagnare la società anche nella massima serie.  Il futuro è tracciato per Torino, dopo l’ormai certo approdo in serie A con il ripescaggio per meriti sportivi e sul campo vista la posizione di vertice nella classifica del girone ovest accertata prima dello stop causa covid-19.

Ora la priorità è quella di trovare un nuovo proprietario, con l’uscente patron Sardara impossibilitato ad avere due realtà nella massima serie oltre a Sassari, diversi sarebbero gli scenari possibili, con imprenditori del territorio pronti a scendere in campo, ma con maggior probabilità sarà la costituzione di due fondi con la Fiat (ex main sponsor Auxilium) che avrebbe interesse al nuovo progetto. L’amministratore delegato sarà ancora Renato Nicolai, che sarà l’uomo di riferimento per la costituzione del nuovo consiglio di amministrazione e della nuova presidenza. Scontata anche la presenza nella nuova società di GianPaolo Terzolo impegnato nella collaborazione per il settore giovanile con il Campus/PMS.

Aperture da parte del dg Viola Frongia ad un proseguimento della collaborazione, la giovane dirigente arrivata lo scorso anno direttamente dalla Dinamo Academy Cagliari, ha lavorato alacremente per riportare Torino agli onori delle cronache e per ricreare interesse con i tifosi e soprattutto con le istituzioni e le parti sociali ed economiche del territorio. In una recente intervista Frongia ha dichiarato la sua volontà di portare questo progetto più in là possibile, fino ad uno spiraglio europeo.

Il coach confermatissimo Demis Cavina, sarà supportato per il mercato da un nuovo ds, si fa il nome del torinese Valeriano D’Orta. Il roster italiano sarà quasi interamente confermato, con il solo Traini unico partente in cerca di più spazio. Cappelletti pronto al rilancio in serie A, Bushati uomo di esperienza sempre pronto dalla panchina, capitan Alibegovic titolare e cardine della squadra, Campani lungo con tanti campionati di A alle spalle, Toscano pronto a mettere grinta e sudore in campo e Diop, che Torino è riuscita a trattenere ancora un anno in prestito da Sassari, sul quale tutti gli scout sono pronti a scommettere per un brillante futuro azzurro. Nel reparto USA, sarà riconfermato Pinkins al quale verranno affiancati un playmaker esperto capace di condurre con autorità la squadra, un lungo atletico e 2 piccoli nei ruoli di guardia e ala, tutti ancora da scoprire e scovare nei vari campionati europei o nelle leghe minori d’oltre oceano.

La nuova serie A che andrà a formarsi è ancora tutta da delineare. La Lega approfitterà della situazione venutasi a creare per riportare in pari il numero delle squadre totali partecipanti al prossimo campionato. !8 o 16 si deciderà entro il 30 giugno, data ultima per l’iscrizione. Se tutte e 17 le compagini dovessero riscriversi, Torino sarà l’unica squadra aggiunta. Diverse le situazioni a rischio, con Pesaro che non avendo la sufficiente copertura economica dovrebbe auto retrocedersi in A2. Pistoia è un’altra realtà a rischio che solo con l’arrivo di nuovi sospirati partner avrà linfa vitale per potersi iscrivere nella massima serie. Roma è in vendita, il patron Toti aspetta con ansia nuovi acquirenti, Cremona è in stallo con i vertici societari ancora attendisti per il futuro. La situazione di crisi potrebbe portare ad ulteriori ripescaggi dalla A2 con Verona, Napoli, Udine e Ravenna in prima linea.

Petrucci presidente FederBasket vorrebbe ripartire dalle grandi città per portare l’immagine del nostro sport vicino più possibile alle masse. La situazione è assai delicata con squadre e società in grossa difficoltà economica causa della pandemia ma non solo, con il governo e le istituzioni che non riescono a fornire il giusto sostentamento (contributo economico) per cementare e sviluppare i settori giovanili vero traino per il futuro delle società, da cui attingere a piene mani sviluppando il concetto di tesoretto.