Serata senza gloria per Urania nell’anticipo dell’undicesima giornata di Serie A2, un turno che invece arride oltremodo all’Apu Udine. Approfittando di rotazioni più lunghe e dell’assenza di Aaron Thomas in casa milanese, i friulani annientano le resistenze meneghine già nel primo quarto e, banchettando soprattutto in contropiede e nei pressi del ferro, conquistano i punti 15 e 16 della propria regular season. Milano, nonostante qualche sussulto d’orgoglio, non ha infatti i mezzi per resistere alle ondate udinesi e così, cedendo 54-81, incassa il quarto k.o. delle ultime cinque gare.

La gara

Senza Thomas e Gravaghi, Urania subisce la maggiore intensità dell’Apu e, prima con Walters e poi con Ebeling (9 punti in fila), viene letteralmente tramortita dai bianconeri i quali, realizzando un parziale di 13-0, indirizzano già chiaramente la gara a metà primo quarto (3-19). Dopo un secondo time-out chiamato in emergenza da coach Villa, la musica non cambia: Pellegrino continua a martellare i canestri del Cloud e così, complice anche un urania decisamente spuntata in attacco, i friulani chiudono i primi 10 ampiamente in controllo 9-29.

Il trend cambia nel secondo quarto quando Urania scende sul parquet con una faccia e un body language diversi. A mutare è soprattutto l’intensità difensiva, aspetto sul quale i biancorossi fondano il proprio timido tentativo di rimonta. Sacrificandosi e alzando i giri del proprio motore nella propria metà campo, Paci (autore di 6 punti in fila) e compagni lentamente ricuciono il gap arrivando al riposo lungo sotto di 13 lunghezze (25-38).

La ripresa si apre con le squadre che si scambiano parziali di 5-0 e, di fatto, mantengono inalterato il margine tr di loro. A rompere questo copione ci pensano Italiano, Cappelletti e Walters che con un 7-0 danno il nuovo +20 all’Apu. Milano non ci sta e, ancora una volta, prova d’orgoglio a ricucire producendo un immediato 8-0 con le triple di Nikolic e Montano. Udine, registrato il break dei padroni di casa, non si spaventa e in men che non si dica torna a produrre punti e canestri che le consentono di involarsi sul 44-61 a fine quarto.

Nell’ultimo periodo Urania non ha più forze per tentare un altro tentativo di rimonta e così facendo permette all’Apu di controllare e gestire senza patemi il vantaggio acquisito in precedenza. Sono Lacey, Mussini ed Esposito a chiudere definitivamente i conti con un 13-0 che ribadisce il dominio friulano al Palalido, parquet da cui Milano alla fine esce sonoramente sconfitta per 54-81.

Man of the match

Nonostante i 15 punti messi a referto al 40’, la palma del migliore in campo non va a Federico Mussini ma, bensì, a Brandon Walters. Dominatore sotto i tabelloni per tutta la gara, il numero 1 dell’Apu ha chiuso al Cloud con 13 punti (frutto di un 6/6 dal campo), 8 rimbalzi, 5 assist, 1 recupero e 0 perse, cifre queste che giustificano una prestazione a tutto tondo da vero MVP.

Magic moment

Udine ha avuto il merito di mettere in discesa la gara già nel primo quarto quando il 13-0 griffato Lacey ed Ebeling ha dato ben 16 lunghezze di vantaggio ai friulani. Questi poi, in maniera assolutamente, speculare ha messo il punto esclamativo sulla gara chiudendo la pratica con un altro 13-0 nel quarto periodo.

Numbers

Nonostante le cattive percentuali da tre punti (aspetto questo che ha caratterizzato anche la gara di Milano), Udine ha confermato il trend degli altri tre successi ottenuti in A2 contro Urania quando ha sempre tenuto i meneghini sotto il 49% da due, il 30% da tre conquistando al contempo 39 o più rimbalzi ( ben 52 stasera).

Tabellini

Urania Milano: Bossi 11, Montano 11, Piunti 5, Paci 9, Cipolla 3, Nikolic 11, Abega 2, Pesenato 2.

Apu Udine: Nobile 0, Giuri 7, Pellegrino 9, Italiano 2, Walters 13, Lacey, Mussini 15, Cappelletti 8, Ebeling 14, Esposito 3.