Reduce dall’amarissimo k.o. in quel di Legnano contro Montegranaro, Urania aveva fortemente

bisogno di scacciare incubi e problemi dando una forte prova di reazione, obiettivo centrato nell’ultima uscita sul campo di Orzinuovi.

Guidati da un caldissimo Montano (27 punti con un perfetto 5/5 al tiro pesante) e un inarrivabile Sabatini (tripla doppia da 19 punti, 10 rimbalzi e 11 assist), i biancorossi hanno finalmente ritrovato i due punti prevalendo in trasferta per la seconda volta in campionato. Se dunque ora il bilancio fuori casa dei Wildcats assume tratti positivi (due successi a fronte di una sola sconfitta), altrettanto non si può dire del ruolino di marcia registrato finora in casa dalla truppa di coach Villa: i quattro stop in altrettanti appuntamenti all’Allianz Cloud fanno di Urania l’unica squadra (assieme alla XL Extralight) a non aver fatto ancora gioire i propri tifosi tra le mura amiche e, obbligatoriamente, rendono necessaria una veloce inversione di trend.

Nonostante il trionfo in terra bresciana di domenica scorsa infatti, la classifica di Milano resta tutt’altro che positiva (ultima a quattro punti in compagnia di Caserta e proprio Orzinuovi) ma, fortunatamente per la compagine meneghina, il grande equilibrio che regna nel girone Est sta facendo sì che le distanze tra le contendenti del raggruppamento siano ancora tutto sommato contenute. Malgrado ciò, centrare il successo nel prossimo impegno all’ex PalaLido resta di vitale importanza, non solo per dare un apprezzato segnale di continuità ma anche, soprattutto, per guadagnare ulteriore serenità e aumentare la propria autostima collettiva.

Concretizzare però questi obiettivi nell’anticipo del venerdì sera non sarà affatto semplice visto l’avversario che si porrà davanti ai lombardi sul parquet dell’Allianz Cloud: la OraSì Ravenna di coach Cancellieri. I romagnoli (al contrario dei biancorossi ancora imbattuti al Palazzo Mauro De Andrè) sono una delle formazioni più in forma di questo avvio di stagione e, grazie all’ultima vittoria contro Udine, hanno conquistato il primato del girone, posizione che condividono insieme a Verona e Ferrara. In trasferta tuttavia i giallorossi hanno lasciato intravedere qualche crepa (fermati dalla Tezenis e dalla Naturelle) ed è a questa piccola speranza che si aggrapperà Milano, finora brava (pur raccogliendo molto meno del previsto) ad essersela giocata alla pari con tutte le rivali incontrate. Contro i ravennati quindi, a maggior ragione Urania dovrà compiere uno sforzo extra facendo ricorso a tutto il proprio cinismo e a tutta la propria fame di vittoria che, ad ogni modo, potrebbero alla fine non essere sufficienti per battere una formazione che sicuramente non difetta di esperienza e affiatamento.

I perni dell’OraSì infatti sono tutti elementi navigati, avvezzi a questo palcoscenico e in grado di risolvere situazioni complicate punendo puntualmente le mancanze avversarie. Fra questi spiccano il solido Alberto Chiumenti (tornato a Ravenna dopo la fallimentare avventura a Cento), una certezza come Tommaso Marino (negli ultimi sei anni solo una volta non ha centrato i playoff) e un atleta dominante a questi livelli come Charles Thomas, miglior realizzatore di tutta la Serie A2 con 23,3 punti di media (e un invidiabile 62% da due punti). A loro, in quintetto, si può aggiungere la duttilità di Marco Venuto o, in alternativa, la “cazzimma” di Luigi Sergio (reduce da due buone annate a Bergamo), qualità importanti che, tra le altre cose, garantiscono tranquillità al nucleo dei giovani cappeggiato da Giddy Potts. L’esterno USA classe 1995 (la scorsa stagione in Corea) è al primo anno in Italia ma col suo mix di tiro e atletismo sta già dimostrando di poter dare un contributo più che sostanziale alla causa ravennate a cui, dalla panchina, non fa mancare il suo apporto in termini di energia anche la coppia estone Mikk Jurkatamm (al secondo anno in Romagna) – Kaspar Treier (in maglia giallorossa dopo i problemi di Avellino con cui avrebbe dovuto esordire in A1).

È a loro che Cancellieri si rivolge per portare dinamismo e freschezza a un roster decisamente attrezzato per puntare alle posizioni di vertice e che, come Milano, dà il meglio di sé in una metà capo piuttosto che in un’altra. Urania-OraSì difatti vedrà coinvolte due delle migliori cinque difese per punti subiti del campionato, una più attenta nell’ostacolare le iniziative al ferro (Lynch e compagni sono terzi per percentuale da due punti concessa e primi per stoppate), l’altra più abile nel levare il tiro da tre punti (Ravenna ferma gli avversari al 29% media e a 7 conclusioni dalla distanza segnate). In attacco invece entrambe sono accomunate da un buon presidio a rimbalzo (quarta e quinta per rimbalzi totali catturati) ma, mentre i Wildcats fanno della circolazione e della transizione un proprio punto di vanto (seconda per assist a gara), i giallorossi si affidano maggiormente a folate e invenzioni individuali che fruttano un notevole numero di viaggi in lunetta e punti a cronometro fermo (17 di media a incontro).

Alla luce di ciò e delle ultime prestazioni fornite dalle due sfidanti, considerando come e quanto Urania ha lottato finora contro chi ha ricevuto in casa, è lecito aspettarsi un altro match combattuto e disputato col coltello tra i denti da entrambe le formazioni dove, a risultare decisivi, potrebbero essere tanto la gestione del ritmo da parte dei rispettivi playmaker quanto la battaglia in area e la capacità delle difese di togliere dalla partita i rispettivi leader statistici.