Col campionato che volge verso la volata finale, iniziano a pesare i due punti e la giornata 23regala emozioni, con gare tirate e in cui i pronostici della vigilia vengono quasi sempre rispettati. Vincono le grandi in vetta, Biella piazza un colpo da 90 in trasferta mentre la rovinosa caduta di Ferentino tra le mura amiche contro Trieste ridimensiona e non poco le ambizioni della squadra ciociara. Barcellona e Verona, che vincono oggi confermando il loro fattore campo, sono le prime dirette inseguitrici del terzetto di testa, che oggi torna a casa col referto rosa. Per quel settimo posto che vale moltissimo, alle spalle di Biella, vera sorpresa del campionato, c’è bagarre, con la sola Brescia che riesce a ottenere la W, ma al momento la classifica avulsa premierebbe Veroli. Ancora tutto da giocare questo avvincente campionato, quando oramai sono solo 7 le tornate rimaste, e di queste davvero tanti sono veri e propri scontri diretti, che valgono doppio.

In testa alla classifica si conferma Trento, che nel consueto appuntamento del sabato sera batte 97-79 Imola, fanalino di coda della classifica. Una sfida che però per i padroni di casa non ha riservato insidie, specie nel primo tempo, quando la formazione di Enzo Esposito, guidata da Young, Poletti e Niles, era riuscita a restare in scia alla capolista. Nella ripresa è un super attacco dei bianconeri che mette in ghiaccio la gara, con Triche ed Elder a crivellare la retina e il solito ottimo Pascolo a far legna sotto canestro.  Trento si porta così a 34 punti, mantenendo due lunghezze in attivo su Capo d’Orlando e Torino. I siciliani di coach Pozzecco davanti ad un PalaFantozzi sempre gremito, non fanno sconti a Forlì, scesa con grande cuore in Sicilia, ma che viene ben gestita dai paladini. Il finale recita 75-67, frutto di una gara fatta di grande intensità difensiva, ma anche e soprattutto di una buona gestione del ritmo dei padroni di casa, che trovano in Nicevic un totem inespugnabile in vernice, che chiuderà a 22 punti e 7 rimbalzi. Benissimo anche Archie (15+14) e Soragna prezioso come al solito. Agli ospiti non basta un generoso Cain da 12 punti e 11 rimbalzi. Torino invece suda le proverbiali sette camicie nel match dell’ora di pranzo che la vedeva opposta, in un classico scontro italiano, a Napoli. I partenopei partivano alla grandissima, grazie alle scorribande di Weaver, alla concretezza di Brkic, ma anche e soprattutto alla grande ispirazione di Ceron, preciso da qualsiasi posizione. Dopo un vantaggio dopo i primi 10′ di ben 14 punti, che a metà gara saranno però già dimezzati a quota 8, la ripresa è tutta a favore degli uomini di Pillastrini, guidati da un monumentale Mancinelli, che chiuderà a 28 punti con 9 rimbalzi, cui si aggiungono le 4 triple di un Gergati molto bravo a farsi trovare pronto. Sulla sirena la spunta la Manital 74-73,  e questa vittoria può valere doppio per i ragazzi all’ombra della Mole, dopo il brutto stop subito in Sicilia. Scendendo al cosiddetto “campionato delle altre”, staccate dal terzetto di testa, troviamo a quota 28 la coppia Tezenis Verona – Sigma Barcellona, con i veronesi che arrivano a 4 W di fila, mentre i siciliani che fanno tris. Non facili erano le gare in programma in questo turno, specie per i veneti, che nel fortino di casa vedevano arrivare una ambiziosa Veroli, regolata però con autorità 83-71, grazie soprattutto ad un primo tempo del tutto sciagurato dei ciociari. Mvp del match è Smith, che chiuderà con 24 punti.  Barcellona invece si complica la vita più del previsto contro una squadra sempre scomoda come Jesi, tenendola sempre in partita e subendone nel finale la quasi rimonta, ispirata dalle triple di Maggioli e Hoover, tirati a lucido come ai bei tempi.  A guidare la vittoria finale 76-70 ci pensa il duo americano Young (30+11 rimbalzi) – Collins (11+9 assist), ma anche e soprattutto un contributo omogeneo da parte di tutta la squadra giallorossa. Eccelsa è la vittoria di Biella, che nella sfida made in Piemonte espugna il parquet dei cugini di Casale Monferrato 67-75, per un volta grazie soprattutto alla prestazione del duo americano Hollis-Voskuil. Nella sfida più equilibrata di giornata, Brescia va di rimonta contro Trapani, che mette insieme 31 punti nel primo quarto e poi prova a mantenere il vantaggio, impresa che sfuma proprio nel finale, con il 77-75 che premia i lombardi che oltre al solito Giddens in doppia cifra si ritrova anche un ottimo Slay che finalmente porta il suo contributo. Per i siciliani steccano gli americani, non gli italiani, con Ferrero, Baldassarri e Renzi che per poco non van vicini al colpo grosso. Sconfitta sanguinosa tra le mura amiche anche per Ferentino, che perde 84-89 contro Trieste, sempre col muso avanti e brava a contenere la solita verve dei padroni di casa nel finale. Stavolta Green in formato pentole e coperchi non basta, perchè Wood con le sue invenzioni, Harris col suo gioco all around e un Candussi molto ispirato guidano eccome la truppa triestina che, seppur staccata dal treno settimo posto, dimostra di poter dar fastidio a chiunque.