La Virtus alza un nuovo trofeo Europeo a 10 anni di distanza dall’Eurochallenge e 18 dall’ultima Eurolega. Un nuovo trofeo entra quindi nella già ricca bacheca Bolognese, gemma in una stagione per altri versi deludente. Quando più conta si risveglia Punter, MVP delle finali e si rivede la giusta intensità difensiva bianconera. Un applauso a tutti e si, anche a Pino Sacripanti, che ha firmato tutta la prima parte della stagione Europea bianconera.

Virtus Segafredo Bologna  73-61   Iberostar Tenerife

Parziali (20-08, 18-16, 20-20, 15-17)

La Gara

Partono fortissimo le Vu nere con 2 recuperi, 10 punti filati e soprattutto una grande intensità difensiva, mostrata non spesso in stagione ma sempre quando più è contato in Europa. Tre triple consecutive di Punter spingono Bologna sino al 15-4 nei primi 5′ e Tenerife deve fermare tutto col time out.  Gli iberici capiscono che il corri e tira mostrato sin’ora è troppo favorevole ai bianconeri ed allora subito maglie più strette in difesa nel colorato e gioco sotto, principalmente per il gigante Iverson. I gialloneri così si riavvicinano ma Djordjevic risponde prontamente, inserendo Aradori e Kravic e sfruttando l’ottima vena di un infuocato M’Baye, con la Virtus che strappa ancora sino al 20-8. L’intensità difensiva Segafredo (4 recuperi) toglie lucidità e ritmo agli spagnoli che forzano e sbagliano tanto (solo 8 punti a referto nel primo periodo). Tenerife vince la lotta a rimbalzo ma spreca in attacco con percentuali bassissime soprattutto dall’arco (4/21, di cui 0/10 da 3); la Virtus conduce di 12 lunghezze ma con questi dati al tiro degli avversari dovrebbe avvantaggiarsi di più, Djordjevic lo sa e ne vuole immediatamente parlare col time out. Dentro nuovamente Punter, Taylor e Martin ed oltre alla difesa ricomincia a martellare pure l’attacco: 29-12. I gialloneri cercano di rimanere a galla con i rimbalzi offensivi ma subiscono il dinamismo dell’attacco Bolognese e soprattutto la difesa aggressiva della Segafredo, che non lascia spazi per tiri comodi. Nel suo momento migliore e con gli ospiti già in bonus la Virtus però rallenta, scegliendo incredibilmente di non attaccare il ferro e subendo eccessivamente i secondi tiri iberici. Tenerife ricuce, seppur minimamente, dal -19 al -13  ma Bologna risponde in coda al periodo proprio grazie a quello che sin qui è stato il suo punto debole: i rimbalzi offensivi. Due consecutivi per la precisione, pur non capitalizzati a dovere con solo un 1/2 ai liberi, ma che accompagnati dall’ennesimo (5°) recupero del match, consentono alle Vu nere di andare al riposo sul 38-24. Ad inizio ripresa gli iberici si presentano con una difesa estremamente aggressiva che mette in difficoltà i bianconeri, ma che viene punita ad 1″ dallo scadere dei primi 24″ da un incredibile gioco da 4 punti di Punter. Iverson ed Abromaitis tentano di rispondere mettendoci il fisico, ma è ancora il numero 0 a punire dall’arco. Tenerife prova ad alzare ulteriormente i giri e, complici due enormi ingenuità difensive, trova due giochi consecutivi da tre punti pesantissimi, spedendo anche Bologna molto presto in bonus.  Ancora un fallo sul tiro, questa volta da oltre l’arco, porta Tenerife per la prima volta sotto le 10 lunghezze di svantaggio dopo moltissimi minuti. Djordjevic predica calma e chiede ai suoi di mantenere la lucidità: a 14′ dalla conclusione chi deve correre non è certo Bologna. Aradori e Punter ridanno fiato ai bianconeri ma sono ancora i rimbalzi offensivi a consentire all’Iberostar di rientrare. Il break piazzato dagli spagnoli manda in confusione Bologna che attacca con difficoltà senza trovare gli spazi ed i tempi giusti come accaduto nei primi due quarti, ma due belle difese ed un canestro nel traffico di capitan Aradori permettono alle Vu nere di andare all’ultimo riposo sul nuovo +14.

Dopo aver tirato malissimo per tutto il match l’Iberostar infila subito due triple consecutive che, condite anche dal 4° fallo di Taylor, mettono in seria difficoltà Bologna. Coach Vidorreta schiera per gli ultimi 6′ un quintetto “piccolo” che costringe la difesa bolognese ad adeguamenti indigesti ma che dovrebbe liberare spazi per un centro mobile come Kravic. I ragazzi di Djordjevic non riescono però a trovare ritmo e Tenerife ricuce sino al -8. Si entra quindi negli ultimi 4′ con la Virtus avanti ma con l’inerzia a favore dei gialloneri. M’Baye , partito benissimo, ora sparacchia e Taylor spreca il 5° personale con uno stupidissimo fallo tecnico. Sui regali bianconeri gli spagnoli tornano sino al -7 a 3′ dal termine, ma le ingenuità arrivano anche sulla sponda Iberostar: San Miguel commette fallo in attacco e protesta in maniera evidente, commettendo il 4° e 5° personale su fallo tecnico. Ad 1’30” dal termine gli iberici toccano il -6 ma una magia (a dire il vero parecchio forzata) di Chalmers sulla sirena dei 24″, riporta la Virtus ad un vantaggio di minima sicurezza. Il finale è comprensibilmente fisico ed intenso  e sono ancora la difesa della Virtus e la freddezza di Punter a regalare, dieci anni dopo, un nuovo trofeo continentale alla Bologna bianconera. LA VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA VINCE LA BASKETBALL CHAMPIONS LEAGUE 2019!

Magic Moment

Due i momenti chiave di questa meritatissima vittoria Bianconera: il 15-4 iniziale che ha indirizzato l’intero match e le grandi difese sul rientro iberico a -6 a 2′ scarsi dal termine

MVP

Punter negli ultimi mesi quasi oggetto estraneo, delizia di tutti i tifosi bianconeri in questa F4. Semplicemente devastante al tiro (5/5 da 3) ed in difesa, lucido nelle scelte e vero killer.

Numbers

5/37 da 3 punti per Tenerife; gli iberici tirano troppo e male dall’arco ma costretti da una super difesa Virtus.