Le prestazioni dei giocatori della Dinamo al microscopio. Il quotidiano isolano le ha analizzate nel dettaglio. Questi i voti dati dall’Unione Sarda.

Bell 5 Partita giocata a strappi: improvvise luci ma anche tante ombre. Bassa la percentuale al tiro (solo 3/8). Non si assume responsabilità che altre volte avrebbe fatto sue, con successo.

Lacey 5 È la prima che sbaglia da quanto è a Sassari, per colpa anche di un arbitraggio che lo ha penalizzato. Due soli canestri, uno da tre. Pochino. Ma non è Superman.

Devecchi 5 Anche Capitan Jack è rimasto ai margini della partita, lo salvano in parte i quattro rimbalzi. Avere la mano non proprio calda è una penalizzazione.

D’Ercole 6 Non male (sei punti con 2/4): è stato suo l’ultimo lampo, la tripla (dopo recupero) del 62-59, ultimo, inutile, vantaggio della Dinamo.

Sacchetti 5 Non bene dopo un buon inizio: si smarrisce anche lui e anche lui (solitamente molto solido) contribuisce allo smarrimento di Sassari. Per lui vale il discorso di tutti: troppe cinque partite esterne consecutive.

Lydeka 5,5 Le cifre non sono brutte (sei punti con 2/2 più 4 rimbalzi e 2 assist) ma troppe volte si è fatto irretire dai lunghi avversari sottomisura.

Savanovic 5,5 Aveva 6/6 dalla lunetta prima di sbagliare i due liberi del sorpasso a -2’53”. Errore grave per uno come lui, che ha pagato più di altri le cinque trasferte consecutive.

Carter 6,5 L’arrivo di Lighty lo ha stimolato: 13 punti con 4/8 al tiro (comprese tre triple su sei). Prova incoraggiante, ora diventa un plusvalore per Pasquini.

Stipcevic 5,5 La gioca male (2/8) ma quei due canestri sono state due triple consecutive che hanno permesso a Sassari di tentare l’ultima fuga (+8 nel terzo quarto).

Lawal 5 Penalizzato dai falli, spesso gratuiti che gli hanno fischiato. In attacco (1/3) si è visto poco. 0 nulla. Entrava e usciva dal campo e dalla partita.

Pasquini 5,5 Deve giocarla con qualche “assenza” perché non tutti giocano ai livelli soliti. Ma era possibile che succedesse, davanti inoltre a un arbitraggio senza capo né coda. Cinque match in trasferta, con viaggi a Rimini, Praga e Rimini con una breve tappa a Sassari. Troppo e mercoledì c’è il Le Mans in Coppa. Deve guardare avanti. Perché la sua Dinamo c’è. Ma non è e non può essere una macchina perfetta.