Stefano Sacripanti ha incontrato i giornalisti alla vigilia della sentita sfida di campionato contro la Montepaschi Siena: “Sappiamo che la gara con la Mens Sana è molto importante visto che affrontiamo la formazione che ci tallona a soli due punti di distanza. Vincendo ci distanzieremmo ancora di più mentre in caso di sconfitta si pareggerebbero gli scontri diretti e probabilmente i toscani ribalterebbero la differenza canestri che è esigua. E’ una partita con un valore reale per la classifica. Credo che Siena abbia trovato un assetto anche dopo la rinuncia ad Hackett, che era il perno su cui poggiava la squadra, inserendo Haynes e Janning e abbia ora un equilibrio stabile con 10 giocatori veri. I biancoverdi hanno una batteria di quattro lunghi interessanti con Nelson, Ress, Ortner e Hunter e un reparto esterni ben bilanciato con 6 elementi che garantiscono tanta fisicità. La Montepaschi è inoltre una delle formazioni che giocano meglio nell’intera Serie A. Non a caso Crespi è stato un punto di riferimento per tanti allenatori lombardi negli anni ’90 quando era il coach storico del settore giovanile dell’Olimpia Milano sempre pronto a creare qualcosa con questa grande vivacità intellettuale e creativa dal punto di vista cestistico. E’ chiaro che la gente tende a paragonare i roster della Mens Sana degli anni passati, che erano qualitativamente superiori a tutti, con quello di questa stagione. Se si analizza però la situazione in maniera neutra si vede che questa squadra ha dieci giocatori veri, è ben costruita ed è sicuramente una contendente al titolo. In che maniera Siena è differente rispetto alla formazione vista a Cantù? Più che perdere i giocatori dobbiamo dire che la Montepaschi li ha cambiati dato che può contare su elementi comunque di prima fascia che stati scelti in maniera accurata per formare una squadra di buon livello. Penso che la partita dell’andata sia stata una delle gare più belle dell’anno a livello qualitativo al di là della nostra vittoria. Sabato però ci attende un match diverso visto che i toscani hanno modificato un po’ il modo di giocare aprendo maggiormente il campo con più 1c1, penetro e scarico e pick and in roll movimento e sfruttando meno il post basso con gli esterni. Insomma anche dal punto di vista tattico ci sono delle varianti. In cosa si vede la mano di Crespi? Nell’organizzazione e in qualche invenzione tecnica. La Mens Sana ha alcuni schemi per rubare dei canestri in maniera molto veloce e ha una grande preparazione sulle doppie uscite per i tiratori con diverse opzioni a seconda delle scelte difensive. Marco ci mette tanto del suo e mi sembra che stia sfruttando al massimo le qualità individuali dei suoi giocatori all’interno di un sistema. E’ sempre un piacere a livello tattico vedere le sue squadre. Difensivamente parlando noti la consueta ferocia di Siena? Sicuramente la Montepaschi ha mantenuto quell’ossatura con tre esterni molto atletici e Ress che gioca più nel quattro che nel cinque. Quando Siena schiera i due lunghi, con Ress a fianco di Hunter o Ortner, chiude l’area in maniera davvero importante. I biancoverdi hanno insomma conservato il loro marchio di fabbrica con tanti cambi difensivi e l’uso di zone diverse. Pensi che la situazione societaria dei biancoverdi possa influire sulla squadra? E’ chiaro che non spetta a me parlare dei problemi della Mens Sana fuori dal campo. Mi sembra però che giocatori e staff tecnico siano ottimi e che il DNA della vittoria sia tuttora radicato a Siena. Non credo che ci siano difficoltà economiche nella gestione salariale attuale, ma che si tratti di cose molto vecchie. Sicuramente la Montepaschi è una formazione che dimostra grande voglia di vincere. Pensi che la sfida con Siena sia differente da una partita “normale”? Io non la sento in maniera particolare. Semplicemente so che è una gara importante e che aggiudicandocela faremmo un salto di qualità altissimo. Devo cercare di trasferire al meglio questo concetto alla mia squadra anche se mi sembra che i ragazzi se ne siano già accorti in settimana. La nostra speranza è ovviamente quella di replicare le ultime due trasferte di Ulm e Avellino dove abbiamo vinto mostrando una buonissima pallacanestro. Era un po’ che fuori casa non avevamo questo piglio, mi piacerebbe vederlo anche in Toscana contro un avversario molto forte.

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