Cominciamo l’analisi delle formazioni della prossima EL. Sarà un PowRank che richiederà un po’ di memoria da parte vostra, perché non andrò in ordine.

Il motivo è che alcune formazioni devono ancora completare i ranghi, e poi faccio queste cose da anni, e ogni volta cerco di farle un po’ diverse: stavolta inizio dalla squadra su cui alla pagina sono arrivate più domande.

 

OLIMPIA MILANO: PR pos. 5.

Molti mi hanno domandato perché Pangos non va bene. Il Canadese-Sloveno ha una stampa molto favorevole, ma in EL ha numeri che, letti attentamente, non sono lusinghieri. La EL non tiene ufficiali stats della efficienza offensiva e difensiva, ma possiamo iniziare il ragionamento da quella che in Italia chiamiamo Valutazione. Sapete come funziona: le cose positive meno quelle negative, con i punti segnati a fare da corpo principale dei plus. Per 2 anni su 4 (ricordiamo anche questo: non ha 10 anni di EL da vantare) la valutazione di Pangos è stata inferiore ai punti segnati: 2016/17 (Zalgiris) 216 per 260 pti, 2018/19 (Barcellona) 215 per 246 pti. Significa che ha dovuto sottrarre molte negatività al corpo positivo dei punti, colpisce sia accaduto non solo al primo anno di EL (forse comprensibile), ma anche nell’anno in cui ha giocato al livello più alto, lo stesso cui ambisce Milano. Inoltre al Barca ha giocato 35 gare ma con solo 20 mins di media, partendo da titolare solo 15 volte: Milano passa da due titolari reali in qualsiasi squadra di EL (Delaney, Rodriguez) a una regia fatta da Pangos e, parrebbe, un esordiente totale come Mitrou-Long con l’ipotetico ricorso a Hall riadattato. Non un gran punto di partenza. Inoltre le debolezze difensive, sia fisiche che di applicazione, di Pangos sono evidenti: cominciare di default le gare con un deficit difensivo potrebbe essere pesante. Esempio1: la pg avversaria si porta Pangos in post basso, immaginate Satoransky/Calathes, Llull, Hackett/Lundberg et alii. Esampio2: immaginate dove (non) arriva la mano di Pangos cercando di ostacolare una tripla di Sloukas, Wilbekin, James et alii. Sempre sul fronte difensivo: la quota di recuperi rispetto alle palle perse non è mai stata superiore a un terzo, in carriera sono 95 rec per 303 perse. Il dato delle palle perse intacca anche il puro playmaking, in cui il nostro è a suo modo diligente ma non geniale: 679 ass su 303 perse significano una ratio ass/perse di 2.24:1, sufficiente non eccellente. La migliore qualità di Pangos è la sapienza nel tenere vivo il palleggio e saper uscire, grazie al ball-handling, dai giochi rotti: non esattamente quel che vorreste dalla vostra pg titolare.

Il roster di Milano è apparentemente molto denso. 12 giocatori sono già presenti: escludo da questi Baldasso, Alviti e Biligha che non giocheranno mai (o quasi), attendo un altro inserimento (lungo stretch alla Voigtmann?). La densità si diluisce, però, pensando che 2 dei 12 sono Pipporicci e Billy Baron: aiutano ma non spostano, tengono su il livello medio delle rotazioni ma sono giocatori di ruolo (e BB, anche lui, ha problemi difensivi fin dalla stazza ridotta); altri 2/12, Tonut e Naz-ML, non sono certificati a livello EL, e sappiamo come il basket di EL sia una branca del tutto a sé stante del Gioco. Infine Brandon Davies: nelle ultime 2 stagioni al Barca ha giocato 20 di media, mettendo insieme 289 rebs (4 di media/gara) e 134 perse (1.9 gara), una enormità, davvero una ENORMITA’ per un centro che gioca metà gara e fisiologicamente non tocca ogni pallone offensivo della propria squadra. Non stoppa (0.4/gara), segna con buona costanza (281/506 da 2 nelle ultime due EL), è spesso infortunato. In molti aspetti è l’opposto di Hines, dividere 20-20 i minuti tra i due è di certo una buona scelta, se, arriva l’interrogativo maggiore, Davies saprà/potrà restare attivo; dall’infortunio di quasi 3 anni fa è riemerso, ma sempre facendosi male almeno una volta all’anno.

I veri punti di forza, oggi, dell’Olimpia per la EL 22/paiono 4: già conosciuti 3 di essi. A fianco di Melli, Hines, Shields è arrivato infatti Deshaun Thomas, presa a mio parere fondamentale. Gioca indifferentemente da 3 e 4 in attacco, difende anche sui 5, può dare respiro come giocare insieme sia a Melli che a Shields. Negli ultimi 3 anni ha tirato con il 53% da 2 su una media di 180 tiri/stagione, con il 37% da 2 su 100 tiri/stagione (ma lo scorso anno il 40% al BAY di Trinchieri, che non gioca molto diversamente da Messina in attacco).

Ci sono molte incognite, una presa favolosa e una decisamente sbagliata, a mio modo di vedere, per l’Olimpia. Potrebbe servire spostare la scelta del giocatore “mancante” su una pg invece che un lungo tiratore. Con questo stato di cose, Olimpia al numero 5 del Power Ranking.