Dopo le prime tre gare del campionato DNB, la Fortitudo Eternedile si ritrova al decimo posto in classifica con un record non proprio edificante rispetto alle prospettive e al blasone della società Un record di 1-2 frutto di due sconfitte esterne e una sofferta vittoria tra le mura amiche del Paladozza.

Al tradizionale incontro con la stampa della vigilia di gara con la Jadran Trieste, prevista per domani con inizio alle ore 18,00 sulle tavole del Paladozza, si presenta un coach Vandoni che trasmette la determinazione alla reazione dei suoi ragazzi nel migliore dei modi dopo la gara persa fuori casa contro Costa Volpino. “La gara di giovedì? Siamo partiti bene, abbiamo subìto solo 13 punti nel primo quarto, 35 all’intervallo lungo, poi siamo stati incapaci di concentrarci sul lungo periodo, subendo 56 punti nel secondo tempo. Abbiamo buttato un gara ben preparata, non siamo riusciti a contrastare una squadra che ha giocato per larghi tratti “5 fuori” senza un vero e proprio lungo. Per questo siamo molto arrabbiati e determinati a reagire. Non cerchiamo scuse, ma sicuramente non stiamo bene. Non riusciamo a lavorare al completo. I guai di Samoggia e Sorrentino solo alcuni dei problemi fisici che stiamo o abbiamo sopportato. Ho necessità di recuperare Samoggia, per noi un elemento importante”.

Scaccia le ombre di uno scollamento del gruppo dopo questo inizio balbettante: “Questa squadra ha fame, corre, si butta, si sbuccia le ginocchia. Così sono nati anche gli infortuni. Il gruppo è solido e i ragazzi si allenano forte”.

Guarda oltre il timoniere della F scudata: “Da domani ci aspettano alcune gare importantissime. Trieste gioca un basket di scuola slovena, un corri e tira sempre difficile da affrontare. Persino il lungo titolare, Franco, ha tirato persino 10 volte da tre punti in una gara. Dobbiamo fare due punti convincenti per poi potere lavorare compatti, recuperare gli infortunati e affrontare con il roster al completo il derby con Cento di sabato prossimo. Dobbiamo avere concretezza nelle piccole cose, per diventare belli c’è tempo”.

A questo punto, il campo ci darà risposta rispetto alle parole dell’allenatore, una risposta che dovremo attendere poco, meno di 24 ore.