Parla l’ex capitano biancorosso avversario della Grissin Bon.

Grandissime emozioni a Reggio Emilia per il posticipo del big match della serie A Beko tra Pallacanestro Reggiana ed EA7 Milano.

Match molto intenso deciso nei minuti finali con Cinciarini a fallire, forse tradito dall’emozione, un tiro libero che avrebbe potuto mandare la contesa ai supplementari.

Tanti ricordi legati al play ex Grissin Bon che nei tre anni vissuti a Reggio ha fatto sognare i tifosi biancorossi e conquistato un’intera città che lo ha apprezzato per il grande impegno messo sul parquet partita dopo partita.

Questa l’intervista di ieri sera.

 Andrea quali sono le emozioni che hai provato tornando per la prima volta al Palabigi da avversario?

E’ stata una grande emozione al di la della partita che non è andata come volevamo.

Reggio in casa è una squadra forte e noi abbiamo regalato 20’.

Quello che mi porto dietro è il regalo che mi ha fatto Licia Ferrarini, un quadro che rappresenta la vittoria dell’Eurochallange con me stesso che taglia la retina davanti a tanti tifosi. In questi tre anni ho dato tutto alla squadra che mi ha ricambiato con tanto affetto.

Qual e la differenza principale nel giocare per una provinciale o per una grande piazza come Milano?

All’inizio è stato difficile ambientarmi, ero fuori forma fisicamente tornando dall’Europei, avevo una costola in disordine, poi mi sono fratturato il naso quindi l’inizio non è stato dei migliori.

Da circa una ventina di giorni sto molto meglio, stiamo andando bene, questa è una sconfitta che non ci voleva . Milano rispetto ad altre squadre come Reggio Emilia ha l’obbligo di vincere. Penso che se la interpreti nella giusta maniera e dai il 100% per la maglia la pressione non faccia la differenza. E’ grazie a Reggio che sono cresciuto cestisticamente e sono arrivato a un livello successivo.

Come procede l’inserimento con la nuova squadra e qual è il compagno al quale sei più legato?

Sicuramente Alessandro Gentile, abbiamo giocato molte partite insieme in nazionale, e ovviamente tutti gli altri ragazzi della squadra che si allenano tantissimo e sono tutti concentrati con la mentalità giusta.

Che emozione si prova a giocare in Eurolega e qual è l’avversario più duro che hai incontrato?

L’Olympiacos, l’Eurolega e’ una competizione di un livello diverso con molta intensità e molta fisicità ma siamo abituati, il nostro obiettivo e quello di provare a passare a Zagabria.

Che effetto fa giocare le partite essendo diventato papà ?

Bellissima emozione quanto torno a casa e abbraccio mio figlio è una cosa bellissima. Ho 29 anni voglio vincere con Milano sono convinto che si possa fare ed Alessandro e ‘ la ciliegina sulla torta che insieme ad Alessia forma una famiglia perfetta.

Cosa ne pensi della Pallacanestro Reggiana?

E’ una buona squadra che gioca in casa ad altissimi ritmi, molti giocatori sono gli stessi della passata stagione. E’ un team molto aggressivo che ci ha battuto meritatamente. Il campionato è molto lungo con tantissime squadre appaiate, prevedo una volata finale per conquistare i posti per i playoff.