La Sidigas Avellino soffre nel primo tempo, ma alza l’intensità nel secondo ed espugna il PalaRadi, vincendo 86-73. Prima panchina da capo allenatore per Paolo Lepore, alla guida della Vanoli Cremona. La partita è di quelle da far tremare i polsi ai biancoblu: ultimo posto solitario, in crisi di risultati e fiducia, dopo la batosta di Brescia. Di fronte, la squadra quarta in classifica, pur con un ruolino di marcia incerto negli ultimi impegni, tra campionato e coppa. Lo starting di Sacripanti è composto da Ragland, Obasohan, Adonis Thomas, Leunen e Cusin. Lepore risponde con Holloway, Turner, Harris, TaShawn Thomas e Biligha.

La gara – Partenza molto equilibrata, con Adonis Thomas che recita la parte del leone sino al 5′, quando segna il 15° punto dei campani, cosa che costringe Lepore al time out. Holloway rimette in pista i suoi, prima con una tripla, poi con un 3/3 dalla carità (16-14). La bomba di Wojciechowski vale il +5 Vanoli a 1’30” dalla prima sirena e Sacripanti ci parla sopra, ma inutilmente: Cremona va alla prima pausa sul 21-16. La Vanoli bilancia il gap fisico con gli avversari grazie ad una grande energia difensiva ed a una maggiore rapidità nei giochi d’attacco.

In 3’30” Cremona si porta sul 33-18, poi un superbo Ragland innesca la reazione di Avellino, che colma buona parte del divario, dimostrando ancora una volta – se ve ne fosse bisogno – che Cremona non può permettersi alcun calo di tensione. Ad ogni modo, gli uomini di Lepore vanno alla pausa lunga avanti 39-35. Percentuali di tiro basse per entrambe le formazioni; predominio lombardo a rimbalzo (15 a 4), su cui spiccano i 7 in attacco, nel secondo quarto.

Biligha piazza 6 punti in 2′, prima di uscire al suo 3° fallo. Avellino in attacco brucia gli avversari in velocità e recupera 7 punti in 1′ (49-48). Due contropiedi finalizzati da Ragland e Obasohan danno il vantaggio alla formazione di Sacripanti (52-49 al 6′). Il parziale di 13-0 dei biancoverdi è di quelli che fanno male, ma la Vanoli non si disunisce. La terza frazione finisce col vantaggio Sidigas 61-55. L’11/16 al tiro degli irpini fa tutta la differenza nel parziale.

L’ultimo quarto inizia con lo show di un immarcabile Ragland; Adonis Thomas segna il 70-57 di Avellino. Obasohan imperversa e ben presto l’ultimo parziale si trasforma in garbage time. Cremona fa quel che può, ma non ha più la lucidità per tentare la rimonta. Non basta la prestazione superlativa di Holloway (25 punti, con 5/8 dal campo e 13/13 dalla lunetta, 5 assist, per 35 di valutazione) a rendere meno amaro a Lepore l’esordio da head coach. La Vanoli non è morta e ha comunque dimostrato il piglio di chi non si dà per vinto. Avellino riprende invece a marciare in campionato, in linea con i propri obbiettivi.

Magic Moment – Il terzo quarto, quando gli irpini piazzano il break di 13-0 che – di fatto – estromette Cremona dal match.

Man of the match – Ragland, vero mattatore dell’incontro; imprendibile in contropiede e cecchino micidiale.

Numbers – 24 i punti segnati da Ragland, conditi da 6 assist e 4 assist, che gli valgono il 27 di valutazione. 4 gli uomini in doppia cifra tra gli irpini (Ragland, Randolph, Obasohan, Adonis Thomas). Detto della superba perfomance di Holloway, va sottolineata l’ennesima prestazione negativa di Turner: i suoi 2 punti in 20′ sono il riflesso dell’1/4 da 2 e dello 0/5 da 3. 10 i rimbalzi catturati da TaShawn Thomas.

Vanoli Cremona: Amato, Mian 5, Gaspardo, Harris 8, Carlino 9, Wojciechowski 3, Biligha 13, Turner 2, T. Thomas 8, Holloway 25. Allenatore Lepore

Sidigas Avellino: Zerini 2, Ragland 24, Green, Tomei ne, Leunen 2, Cusin, Severini ne, Randolph 12, Obasohan 20, Fesenko 7, A. Thomas 19, Parlato ne. Allenatore Sacripanti