In termini di tempo manca ancora molto alla nuova stagione di EL, ma più ancora manca in termini di programmazione per molte squadre.

Ecco perché Milano è già ora tra le favorite: aver già definito almeno per un 80% il roster sarà un bel vantaggio. Ecco alcuni spunti sul mercato e la situazione di alcune formazioni.

PANAPIREO. Dopo la pantomima (si spera conclusa) del Pana sull’abbandonare l’Eurolega, verdi e rossi si trovano in una situazione simile. In totale hanno 15 giocatori, quindi per ora in due fanno una squadra soltanto: ma l’Olympiacos, soprattutto, è attivo sul mercato. Appena arrivato Livio Jean-Charles, pare confermato McKissick, il bersaglio è ora il ritorno di Sloukas dal Fener de-Obradovicizzato. Pesante l’addio di Calathes per il Pana, non solo per il valore assoluto ma per la mole di gioco che NC esprimeva: era nei primi tre della squadra in ogni specialità. Per il prossimo anno vedo molto meglio avviati i rossi portuali rispetto ai verdi cittadini, ma la follia è metodo in Grecia, quindi..

FENERBAHCE. Lasciamo che finiscano le partenze, per vedere quanti soldi effettivamente sono nelle casse dei Turchi. I prossimi a lasciare dovrebbero essere DeColo e Sloukas, per poi ricominciare con allenatore e più di metà roster nuovi. Una situazione stimolante, in realtà, che dovrebbe responsabilizzare i due/tre semigioiellini indigeni che, nella squadra tutte-stelle, avevano ruoli comprimari: Mahmatoglu e Duverioglu sono chiamati al passo avanti.

OLIMPIA. Una delle squadre dei sogni. Resta un nodo da sciogliere, la permanenza di Gudaitis, che continuo a ritenere impossibile. Barcellona, Real, Zalgiris sono sulle piste del Lituano: mettono soldi, ambizioni e minuti a disposizione di Arturas. Arduo ipotizzare un roster da 4 centri più Brooks e (forse) Leday: l’addio di Gudaitis mi sembra inevitabile. Libererebbe, inoltre, spazio e denaro per completare davvero un superteam aggiungendo quel che manca ora: una sg di ruolo per il quintetto. Punter è un ottimo giocatore, ma è difficile ipotizzare che in EL possa reggere il peso del quintetto in particolare e del ruolo in generale avendo alle spalle Moretti-Moraschini, senza ipotizzare un uso consistente di Datome da 2 o del doppio play Delaney+Rodriguez. Penso che un esterno di ruolo esperto di Europa sia auspicabile.

KHIMKI. Incuriosisce questa formazione al momento senza USA. Tutto il roster infatti viene da oltre il quindicesimo grado Est dal meridiano di Greenwich, essendo lo svedese Jerebko il più occidentale. Russi, Estoni, Lettoni e il coach lituano Kurtinaitis attendono la firma di un paio (o tre) USA per cercare di rinverdire il sogno prometeico a lungo cavalcato prima del lockdown: essere vincenti in EL badando poco alla difesa.

EFES. Poverini, privati dal Covid19 di un probabile trionfo in EL. Ci riproveranno cambiando pochissimo, anzi: finora nulla. Dipende un po’ dalla volontà di raggrupparsi tutti e ritentare l’impresa, un po’ dalle casse non pienissime. Piene abbastanza, però, da rifirmare Larkin nonostante la corte spasmodica di Real, Barcellona, Maccabi e di resistere ad alcuni assalti per Singleton (Milano inclusa).

CSKA. Altro gruppo mostruoso, cui al 99% si unirà Shengelia dal Baskonia. Un 4 con movenze da 3 e corpaccione da centro è la perfetta addizione per un roster che non ha reali punti deboli. Ingenerosamente un lieve calo di efficacia rispetto al resto potrebbe essere individuato in pg, dove Hackett porta tante cose ma non punti e nemmeno gran capacità di evitare gli infortuni. I moscoviti sono in ogni caso muniti: sono una delle formazioni che fa portare palla alla sf, Clyburn, come accade a Barcellona (Hanga) e a volte Milano (Roll). Milutinov non solo rimpiazza Hines: migliora la qualità della formazione.

SPAGNOLE. Felicità iperurania, dramma, drammone. Rispettivamente Baskonia, Barca, Real. Molto cambierà in queste formazioni. I Baschi molleranno Shengelia, avendo Polonara e il nuovo acquisto Giedraitis nel ruolo che il Georgiano (in sé non rimpiazzabile) lascia scoperto. Il Lituano è abbastanza nuovo per la EL (solo la scorsa stagione con Berlino), ma quando c’è da metterla potete chiamarlo: 40% da 3 e 55 da 2. Il Barcellona ha messo da parte il dramma sportivo del KO nella Liga allontanando finalmente il dinosauro Pesic dalla panchina. Con Jasikevicius vedremo i Catalani esprimere il pieno potenziale, senza assurdità come “sempre Kuric mai Abrines”: Kuric, tra l’altro, è costato il Titolo ai blaugrana. Appena risolte le pendenze contrattuali col Pana, verrà annunciato anche l’arrivo di Calathes, rendendo il Barca la più forte pretendente alla EL 2021. Molto meno superato, e molto più grande, il dramma al Real. Forse, nonostante la simpatia e l’indubbio talento, è arrivato il momento di rendersi conto che Campazzo NON è un nocchiero affidabile come pg titolare: avendo Rudy e Llull più infortuni alle spalle che anni di carriera davanti, gli spot su cui concentrare il mercato paiono essere pg e sg, da cui la pressione su DeColo. Interessa anche Gudaitis, perché uno tra Mickey-Tavares-Thompkins partirà.