Parliamo in questa puntata della Legione Francese, e del controverso Thon Maker. Controverso a cominciare dall’età…

#17 TIMOTHE LUWAWU (Grizzlies). Ricordate Mickael Gelabale, che abbe qualche sprazzo nella NBA con Seattle e Minnesota? Luwawu ne è la fotocopia fisica, ma è un giocatore potenzialmente migliore. Timothe cade a puntino in questo Draft: rimpiazza un nome che ci mancherà, e va ad essere la speranza di nuovo “Timoteo bravo” nella NBA, dal Momento che Duncan lascia e Mozgov non è un granchè. Una differenza tra Luwawu e Gelabale esiste: il giovane è già ora 2-3 kg più pesante, che diventeranno 5-6 al primo mese di NBA grazie ai preparatori USA. Questa differenza rende Luwawu interessante perchè potrebbe superare fisicamente molte delle guardie NBA, e, allo stesso tempo, gli permetterebbe di reggere il confronto da sf, facendolo diventare un interessante 3andD da sviluppare. Il tiro c’è, senza alcun dubbio, anche se dovrà velocizzare una meccanica buona in quanto scarna. Avendolo visto giocare agli Europei U20 di Lignano la scorsa estate, posso dirvi che Timoteo non ha l’indolenza che ha reso Gelabale un grande incompiuto.

#36 PETR CORNELIE (Bucks). De Gregori diceva: il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette. Petr Cornelie ha questo problema. Alto 2.13, misura un paio di cm in più come apertura alare: con gli pterodattili che ci sono in giro è una misura decisamente sotto la media per un lungo; recupera, però, quanto ad altezza totale a braccia alzate, che tutti gli scout definiscono “elite”. Questo sbalzo non certo convenzionale nelle misure del giocatore deriva proprio dalle sue spalle strette, e da una complessione che definire “thin” è eufemistico. Ciononostante, Cornelie sembra disegnato per essere la vostra pf di riferimento nel gioco pick and roll, sia attaccando che difendendo. Ha un’innata capacità di andare a canestro, e sopperisce alla stazza con l’elusività e la verticalità, ha tiro capace di tripleggiare anche nella NBA; ha piedi velocissimi, e può tranquillamente guardare un piccolo se il coach sceglie di cambiare sempre. Visto anche lui a EuroLignano 2015, dove ha divorato anche gli esterni Turchi, temutissimi, proprio grazie alla sua velocità e reattività, inseguendoli sul perimetro e stoppandoli se provavano l’avventura pitturata. Somiglia molto a Myles Turner, rookie dei Pacers protagonsta di un’ottima annata.

#26 GERSHON YABUSELE (Sixers). Anche lui nella Francia di Lignano, dei Cavalieri di Francia quotati al prossimo Draft è quello con maggior appeal fisico e minor upside. E’ una PF con fisicone bestiale, ma non credete a chi vi dice che può, nella NBA, mettere insieme rapidamente un buon tiro: è molto indietro offensivamente, e potrebbe piacere a chi cerca un “body” da sviluppare in tempi molto lunghi. Difensivamente, invece, è già pronto: buono nella difesa 1vs1, negli aiuti e nalla protezione del ferro. Di certo più quotato tra gli osservatori USA che tra quelli Europei.

#43 ISAIAH CORDINIER (Rockets). Prospetto nel senso che da costruire c’è molto. E’ una sg con buoni istinti da passatore e grande senso della leadership: cose che nella NBA potrebbero agevolarlo nel passaggio verso il ruolo di pg, in cui sarebbe fisicamente di primo livello, dato che è un 196 cm europei, cioè reali. Deve migliorare nel ball-handling e limitare la tendenza a perdere palloni. Avendo giocato finora solo 2 anni nella seconda serie francese, manca di esperienza a livello alto, e infatti, pur talentuoso, soffre un po’ nella Under francese o nei raduni di prospetti a livello internazionale. E’ comunque da osservare con attenzione per le qualità fisiche in attacco (gran penetratore e saltatore, quel che in USA viene definito uno slasher) e per il fatto che, molto più che per altri pari età, si vede in ogni singolo istante che adora giocare a basket. La passione aiuta, sempre.

#23 THON MAKER (Celtics). Insieme a Labissière, si tratta del giocatore più controverso del prossimo Draft. Cominciando dalle sue origini. Nato in Sud Sudan, rifugiato prima in Uganda poi in Australia, ci sono dubbi sulla stessa veridicità della sua data di nascita (1997, per le carte). Il fatto che abbia frequentato una high school in 3 paesi (Australia-Canada-USA), unitamente al fatto di aver dimostrato di aver frequentato di sua volontà una Prep(aratory) School dopo essersi diplomato alla High School negli USA ha sufficientemente confuso+convinto la commissione che era incaricata di dare il beneplacito alla partecipazione di Thon al prossimo Draft. Alla fine ha vinto lui: sarà al Draft 2016, ma siamo abbastanza sicuri del fatto che l’abbia spuntata anche grazie al fatto che la sua storia è talmente particolare da rendere impossibile che il suo caso possa fare giurisprudenza per tutti i liceali che in futuro vorranno saltare l’anno obbligatorio al college. Tecnicamente si tratta di una pf di incredibile dinamicità, che rende perplessi circa la debolezza della parte superiore del suo corpo, la concentrazione in generale riservata al basket (è un idolo dei social e YouTube), e la capacità di migliorare effettivamente il suo gioco, anche in relazione ai dubbi sulla sua età. In ogni caso ricordiamo che ha iniziato a giocare a quasi 15 anni, prima giocava a calcio: se davvero ha 20 anni, sono 5 anni soltanto che ha in mano la palla spicchiata.