Milano “vendica” lo sgambetto della semifinale 2020 e conquista una meritatissima finale mandando a casa i campioni in carica di Venezia, in grado di reggere solo un tempo prima di alzare bandiera bianca.

Un tempo di sofferenza e l’altro di assoluto dominio, così Milano è entrata trionfalmente nell’ultimo atto della Coppa dove aspetta la vincente di Brindisi-Pesaro. I lagunari hanno avuto un approccio migliore alla gara, apparendo più reattivi e concentrati in difesa, ma alla distanza hanno pagato l’enorme sforzo profuso nei primi minuti (8-20 al 7’) accusando la fatica ed iniziando ad arrancare già sul finale del primo tempo.

La svolta della partita arrivava al 16’, quando Watt stoppava Leday e coach Messina, convinto del fallo del lungo veneto, si beccava un tecnico per proteste; la Reyer sfruttava l’occasione per tornare a +6 ma l’Olimpia si svegliava e con tre triple consecutive di Datome, Rodriguez e Shields la ribaltava in 120”, andando al riposo in vantaggio 42-38.

Ti aspetti una ripresa vibrante e combattuta e invece Venezia restava negli spogliatoi mentre Milano banchettava in un terzo periodo concluso 30-11, 10 minuti di fuoco in cui ha la difesa meneghina ha letteralmente stritolato l’attacco orogranata (3/12 e 6 palle perse) colpendo poi con Rodriguez (altri 9 assist di cui 6 nel solo terzo quarto) e Hines, spettacolare col suo 14+10.

La potenza di fuoco con cui la truppa di Ettore Messina si è presa la gara è ben fotografata dal dato registrato al 33’, quando Shields infilava il tiro del +32 siglando il 41esimo punto di squadra in soli 13 minuti della ripresa, praticamente lo stesso fatturato realizzato nell’intero primo tempo.

Per gli uomini di coach De Raffaele da salvare soltanto Watt e l’atteggiamento di un positivo Tonut nella serata in cui sono colpevolmente mancati Daye e capitan Bramos.