Clint Capela firma un accordo con la sua squadra, gli Houston Rockets.

Entrando nel suo ultimo anno di contratto nella posizione “qualifying offer” il giocatore svizzero poteva avere colloqui con altre formazioni per trovare offerte migliori di quella dei Texani. Pareva determinato, il ragazzo, a trovare un contratto notevolmente superiore a quello che il GM Daryl Morey gli aveva offerto, vedendoselo rifiutare: 85×5.

La franchigia che più di tutte sembrava spingere per accaparrarsi i servigi di Capela (14+11 con 2 stoppate a partite e il 65.28% dal campo, migliore nella NBA) erano i Los Angeles Lakers. Guardando a come è andata a finire, diremmo che, almeno in questo caso, è il GM dei Rockets a potersi fare due sonore risate. Il giocatore infatti ha rifirmato per appena un milione/anno in più rispetto all’accordo che aveva rifiutato: 90×5. Segno che i Lakers gli avevano offerto prospettive (di Anello, di giocare con LBJ, a LA eccecc) più che soldi. Forse perchè li tengono, intesi come spazio salariale, per Lowry+Kawhi. Potremmo anche aggiungere/ipotizzare che Morey abbia regalato un milione a Capela giusto per non fargli fare una figuraccia. In ogni caso l’allarme rosso cala di intensità a Houston, che dopo aver perso Ariza+M’Bah’A’Moute e averli rimpiazzati con i resti di Carmelo (i ricordi nuovaiorchesi tra D’Antoni e Melo non sono buoni), dopo aver regalato due anni di contratto assurdi a Paul (160×4 invece che 80×2), rischiava, perdendo Clint, di finire fuori dalla PO Picture dell’Ovest.

Postilla. Carmelo ha già detto di non sentirsi “uomo dalla panchina”, e resta inoltre in piedi l’interrogativo: …chi difende? Secondo noi, insomma, per citare James Lovell: Houston abbiamo (lo stesso) un problema.