La sezione è quella della NBA, ma deve essere chiaro che nulla tra i canestri sarebbe come è ora senza David Stern.

77 anni, morto per emorragia cerebrale (la terza a partire dal 12 dicembre), è stato, molto semplicemente, il miglior commissioner sportivo di sempre, qualsiasi sport.

La considerazione di cui godeva parla per lui, ma qualche numero, dato che il basket è anche uno sport di statistiche, gli renderà ancor più onore. Quando prese le redini della NBA lo stipendio medio dei giocatori era di poco più di 200mila dollari, oggi è di 7.7 milioni o 5.3 considerando nel conto anche i Two-Way Contracts con la G-League. La G-League l’ha inventata lui: inizialmente come D(evelopment)-League, poi ha contribuito a trovargli lo sponsor Gatorade che ne ha cambiato il nome e, con tutti quei soldi, il destino. La NBA femminile, WNBA, è una sua intuizione e creazione: ha reso quelle giocatrici le sportive di squadra mediamente più pagate del mondo. Sotto la sua gestione la NBA è passata da 23 a 30 squadre, e, pur con qualche caso non del tutto ben finalizzato (Vancouver, la scomparsa di Seattle), si è sempre trattato di vero sviluppo e miglioramento.  E’ stato il primo ad avere la visione di una Lega pro USA esportabile all’estero: ha cominciato a farlo prima fisicamente, con i vari International Games in Europa, Sud America, Asia; poi con la televisione e i relativi contratti, ed ora la NBA ha un seguito che ammonta, sommando tutte le piattaforme possibili, a 2 miliardi di persone sul pianeta…un terzo del pianeta segue la NBA. Ha avviato il primo programma antidroga e il primo pro-educazione (il famosissimo Stay in School), ha avviato un numero incalcolabile di iniziative benefiche, e anche “obbligato” i giocatori NBA all’idea di restituire in parte fama&soldi partecipando a camps, giornate in ospedali, scuole, carceri: trovando, onestamente, pronta e grande collaborazione da parte di tutti. Ha aiutato le iniziative pro Africa di Manute Bol, di Dikembe Mutombo, ed è stato il promotore del progetto NBA for Africa, che prima o poi diventerà NBA IN Africa. Dopo aver deposto lo scettro nel 2013 ed averlo affidato ad Adam Silver si era dedicato principalmente allo sviluppo internazionale della NBA. Abbiamo perso un creatore insomma. E’ bello che abbia aspettato di entrare in doppia-doppia ai 20, prima di salutare: David Stern, 1942-2020.