Primo quarto di regular season archiviato: una delle sorprese migliori sono i Portland TrailBlazers.

 

Primo quarto di regular season archiviato: una delle sorprese migliori sono i Portland TrailBlazers.

Guidati da Terry Stotts hanno un gioco mediamente controllato, che li porta ad un average di 85 tiri per gara, con la principale caratteristica di avere quasi il 60% di quei tiri concentrato nelle mani di 3 giocatori: Damian Lillard (23.5% dei tiri), CJ McCollum (19,9%) e Yusuf Nurkic (15,3%). Il sistema dei Blazers è insomma simile a quello che ci succedeva quando da ragazzini andavamo al campetto e a volte nostra madre ci obbligava a portare con noi nostro fratello minore, facendoci promettere di far giocare anche lui. Nella migliore delle ipotesi Junior diventava la nostra macchina recupera-palloni mentre tiravamo in attesa che il campetto si popolasse e iniziassero le sfide. Allo stesso modo, le dolci mani di Dame, CJ e Yusuf necessitano di qualcuno che recuperi e gli riporti la boccia. In questo non c’è nessuno…LETTERALMENTE non c’è nessuno migliore di Ed Davis. IL 28enne prodotto di North Carolina non ha mai avuto ruoli di quintetto nella sua carriera, ed anzi spesso ha faticato a trovare minutaggi superiori a 20 mins. Negli anni peggiori, tra 2012 e 2015, ha avuto anche un calo di fiducia generale che lo aveva portato a tirare i liberi sotto al 50%. Dopo un buon passaggio ai Lakers negli anni del tramonto di Kobe, si è accasato a Portland nel 2015/16 e qui ha iniziato a ricostruirsi, portandosi di nuovo ad un decente 68% dalla lunetta dal 48% californiano. Una cosa mai mancata ad Ed, nemmeno nei momenti bui, è stata la capacità a rimbalzo, ma la presente stagione ci sta regalando non un ma IL rimbalzista. Davis resta in campo per 18.5 mins, e porta giù 7.8 rimbalzi di cui 3 offensivi (punti 5 stoppate 1). Trasportato su 36 mins, il rendimento a rimbalzo si trasforma in 15.1 totali e 5.6 offensivi, e su 100 possessi 20.8/7,6. Un aspirapolvere. Ed, lo sappiamo, fa fatica a smuovere gli scettici, e allora compariamo le sue stats a quelle dei due migliori rimbalzisti NBA. Andre Drummond è al momento il re dei tabelloni e totalizza 15,2 rimbalzi di cui 5,3 offensivi; su 36 mins 16.5/5.7, su 100 possessi 22.7/7.9: sono numeri che superano quelli di Davis di pochi decimi di punto. Il secondo rimbalzista NBA è DeAndre Jordan, dei Clippers: 13,7 di cui 4,6 offensivi; su 36 mins 15.2/5.1, su 100 possessi 20.8/7: in questo caso i totali sono identici a quelli del nostro Ed, che ha migliori proiezioni sui reboff. Entrando nel campo delle cosiddette Statistiche Avanzate, troviamo che Davis è ottavo assoluto per Percentuale Rimbalzi, avendo davanti solo giocatori che partono o hanno avuto quest’anno esperienze in quintetto, e nella stessa categoria riservata ai rimbalzi offensivi è terzo dietro a Drummond ed Enes Kanter. Forse è utile aggiungere che nessuno dei giocatori che lo precedono o lo seguono di poco in ognuna delle stats che abbiamo citato guadagna meno di Ed: se lui prende 6.5 MM di dollari/anno, Drummond è a 23, Jordan 22, Kanter 17 e per esempio Tristan Thompson dei Cavs a 16. I Blazers, Dame&Co, hanno dunque il loro fratellino minore che gli raccoglie i palloni, ed è uno dei migliori della NBA nel farlo. Per molti aspetti è IL migliore. Nonostante ciò è ampiamente nascosto e sottopagato, anche se sia il suo coach Stotts sia lo staff e il management di Portland (e pure qualche GM in giro per la NBA, anche se di certo non tutti) sanno che razza di segreto diamante nascosto sia Ed Davis.