Le due sole gare della notte coinvolgevano le due potenziali insidie per il cammino dei Cavs ad Est, che intanto riposano e stanno a guardare.

VERIZON CENTER, WASHINGTON DC. ATLANTA HAWKS 99 – WASHINGTON WIZARDS 103

La DC Family torna in vantaggio, già venerdì ci sarà il primo elimination game per gli Hawks, che si sono fatti valere anche partendo sfavoriti nella serie. Agguantano il 3-2 i padroni di casa, al termine di una gara fatta di tanti parziali di entrambe le squadre, anche se era sempre Atlanta a rincorrere. La gara infatti non viene decisa prima soltanto a causa delle tante disattenzioni degli uomini di Brooks, che dopo strappi da 7 o 10-0 tendevano a calare d’intensità e farsi recuperare. Le accelerazioni di John Wall bruciano le tessere del parquet, e se Beal e Porter si muovono bene ricevono palloni che tenderebbero a segnare anche i peggiori manovali delle minors italiane. A colpire di più della gara da 20 e 14 assist di Wall non sono tanto i numeri quanto la lucidità, la capacità di riuscire a prendere la decisione giusta andando a quelle velocità… Capito Russ? Inutile dire che sia stato proprio il numero 2 a decidere il finale, nascondendosi dietro un monumentale blocco di Gortat e trovando gli ultimi 2 punti della gara. Negli ultimi possessi, con il risultato ancora a portata di mano, gli Hawks non sono riusciti ad organizzare niente di meglio di un “palla a Millsap e vediamo che succede”. L’unico tiro ben costruito è quello di Hardaway jr, che però era stato impreciso per tutta la partita e non si è smentito con l’ultimo pallone. Assolutamente da premiare l’orgoglio di Dennis Deutschland (29 e 11 assist) e del free agent più pesante della prossima estate: Paul Millsap, che ha chiuso con 21-11. Per Washington, a parte il grande Wall, segnaliamo 27 punti di Beal non precisissimo da oltre l’arco, ed un chirurgico Porter da 17 punti con 3/4 dal campo e 9/10 dalla lunetta.

TD GARDEN, BOSTON. CHICAGO BULLS 97 – BOSTON CELTICS 108

I Boston Celtics riescono a rimettere le cose a posto, mostrandoci la prima vittoria casalinga di questa serie. Non che fosse mancato nelle prime due gare, ma il Garden stanotte ha decisamente fatto la sua parte. Come nella partita che abbiamo precedentemente raccontato, anche senza scarti numerici troppo rilevanti, l’inerzia della partita è stata quasi sempre dalla parte dei verdi. Hoiberg provando a sopperire alla mancanza di Rondo ha inventato 36 minuti di campo per Isaiah Canaan, che pur non comportandosi male non può essere paragonabile all’altro profeta in maglia biancoverde. IT4 ed Al Horford hanno punito la scelta difensiva di raddoppiare sistematicamente dei Bulls, scaricando prelibatezze per i tiratori piazzati fuori. Horford raccoglie infatti 21 punti con 9 assist ed una sola palla persa. Con lo stesso score di Thomas (24) ma nettamente il miglior Celtic sul campo stanotte: Avery Bradley. Impiegato non a caso più di tutti i suoi compagni da Stevens, l’esterno biancoverde si è reso protagonista di una prova d’annata sui due lati del campo. Sempre aggressivo e spesso perfetto in difesa, capace di infilare tiri pesantissimi in attacco, probabilmente abbiamo assistito alla migliore prova in carriera di Bradley nei playoffs. AB decisivo anche nell’ultimo periodo, in cui i Bulls calano di intensità e non riescono più a tenere una squadra che per tutta la stagione ha avuto un ritmo diverso da quasi tutte le altre, e che sembra aver ritrovato proprio stanotte. Per gli sconfitti 26 di D-Wade e 14 di Butler, che si sono schiantati innumerevoli volte contro la difesa di Boston. In Gara 6 potrebbe rientrare Rondo, che aveva incantato nelle prime due vittorie dei Bulls. Con RR di nuovo in campo ed i Celtics apparentemente ritrovati, il prossimo elimination game può portare allo spettacolo più bello di questa serie.