Terzo giorno di Regular Season, tutte le squadre hanno giocato almeno una gara.

CELTICS. Drammatica davvero la coperta corta dei Celtics. Coach Mazzulla, le cui scelte offensive lasciano sempre sconcertati (ma sarà materia futura), deve fare giri vorticosi di quintetto per far sembrare decente la sua panchina. Le lunghe corse con 4 o 5 panchinari in campo, che lo scorso anno erano il pane di Boston, sono finite. Il trucco è semplice da dire, meno da fare. Si tratta di tenere sempre due titolari dentro. Raramente i Celtics hanno avuto 4 dal pino insieme in campo vs NY, i minuti raccontano 36 minuti di media per i titolari (nessuno sotto i 32), 14 per i subs (con Horford a 26, e sì, fa più di 200 perché la NBA arrotonda i minuti per eccesso: se giochi 23:12, hai giocato 24). Era la prima dell’anno, che ha sempre un’importanza particolare, ed è stata una gara tirata: ma il carico medio di sopra ai 35 non è un grande annuncio per la RS di Boston. Nemmeno i soli 44 pti da 7 giocatori eccetto Tatum e Porzingis, o i soli 12 della panchina vera e propria con Hauser e Kornet scoreless. La buona notizia è aver vinto una gara con il 30% da 3 e 20 possessi in meno degli avversari.

LILLARD. Esordio con W in una gara non semplice per la squadra. 17/17 dalla linea quando Giannis torna nell’incubo (3/9) e MIL tutta, senza i liberi della pg, è 8/19. Due Dame-Time per decidere la gara. Non è ancora integrato alla perfezione, ma ha la faccia giusta. Il mirino è puntato a maggio e giugno. Le difficoltà difensive sono più esposte che a POR perché l’organizzazione difensiva dei Bucks è una delle più raffinate della NBA, ma la vera cifra di Lillard è la leadership: i compagni sanno che in una gara equilibrata, piena di provocazioni e contatti, lui ha perso 0 palloni in 37 mins.

SIXERS-ish. Tipico comportamento da Philly. Embiid, sopra di 9 a meno di 6’ dalla fine, inizia la rimonta di MIL con una persa grazie a un passaggio-schiaffo assurdo. Oubre Jr. che era nel mezzo di una gara da miracolo come ogni tanto gli capita (27 con 5/6 da 3) torna quello solito con una persa, un fallo in attacco e uno in difesa su tripla di Lillard e si lascia scappare Dame generando lo and-1 che segna il +9 della buonanotte; Harris sparisce quando il ferro diventa caldo e ritorna con una tripla inutile. In precedenza: Harden, annuncia la franchigia, ha ripreso ad allenarsi. Intanto, è diventato il giocatore che nella storia dello sport, ogni sport, ha bigiato più preparazioni stagionali, superando Antonio Cassano. Non fatevi ingannare dal fatto che abbiano perso di 1: è anche questo Sixers-ish. Duro lavoro attende Nick Nurse.

FOULANYAMA. Falli precoci e tanti, il debutto non è stato un granché. Nella storia SAS ha avuto altre due Prime Assolute: l’Ammiraglio e Duncan; penso si possa essere ottimisti nonostante la serata sia andata male. Il dubbio è altrove: ho l’impressione che gli Spurs stiano diventando la caricatura di sé stessi. Che l’organizzazione perfetta, con il coach sia padrone che padre e in ogni caso santone, stia mettendosi in scena più che agire efficacemente. Gli attuali Spurs, Wemby a parte, non sono certo al livello di quelli passati, ma sono anche un po’ troppo perfettini, tutti uguali, tutti volenterosi, tutti irregimentati… ci sarebbe bisogno di più incisività e cattiveria (vedi ultimo punto).

NY FINEST(?). Bella gara di NY, persa perché nella siccità finale sono emersi i problemi che, per i 44 mins precedenti, gli uomini “altri” erano riusciti a mascherare. Brunson 6/21, Randle 5/22, Barrett 8/20 (le sue % rovinate solo alla fine dopo una gara di sostanza). Si tratta di 19/63 da parte degli uomini principali, difficile stare dalla parte giusta dello score finale.

VEZENKOV. Inizia un periodico Sasha-osservatorio: W di SAC, lui 16 mins, 8+2 con 2/5 da 3 e 2 rec. No ass, no perse.

CLIPPERS. Avranno avversari più tosti di POR, ma nei numeri sta tutto quello che i Clippers possono desiderare da un loro ipotetico paradiso. George+Kawhi 32’+29’ (non troppa fatica quindi), 17+17 tiri (equilibrio) di cui, indovinate, 17 imbucati con 9/12 da 3 (Kawhi 5/5); Westbrook solo 3 perse e solo 8 tiri (di cui solo 2 triple); il nuovo agente speciale dal pino, Bones Hyland, 17 in 22’ e alle sue note lacune difensive ha provato a rimediare con la cattiveria (1 fallo ogni 4 minuti). I fans di LAC sono tutti a pregare che questa magia continui.

JALEN JOHNSON. Ho una preferenza per quelli un po’ (o molto) irregolari, -Sheed, Iverson, -Spree, anche quando non sono campioni assoluti. Quindi seguo con piacere i progressi di quello che disse “Enough of this shit” a Coach K. Recluta CinqueStelle a Duke, quasi subito Freshmen of the Week della ACC, ha giocato fino a inizio febbraio 2021 (11-6-2 con 1 rec e 1 stoppata) quando, stupito dagli allenamenti cui era sottoposta la squadra, e dai trasferimenti che non reputava sicuri (era ancora pieno Covid) decise di fermarsi. “Lo faccio perché voglio prepararmi per il Draft NBA, per il bene mio e della mia famiglia”. La cosa non gli fece guadagnare punti nella NBA super corretta di adesso: fu scelto al 20 dagli Hawks, nel mio Mock21 lo avevo al 7. Nell’opener ha avuto per la prima volta minuti come fosse un titolare (29) ed è stato il migliore dei Falchi pur nella sconfitta: 21-7-2 con 2 rec, 1 stoppata, no perse.