Recap dedicato alla gara più combattuta e più spettacolare della notte

a cui domani seguirà un report degli ultimi risultati da “The League”.

MODA CENTER, PORTLAND. SACRAMENTO KINGS 120 – PORTLAND TRAIL BLAZERS 122 (OT)

La gara della notte, non tanto per l’importanza quanto per intensità e lunghezza. Due difese non esattamente brillanti hanno esaltato due attacchi non sempre frutto di grande costruzione, anzi spessissimo affidati a giocate al limite dei fuoriclasse, che però raramente hanno deluso. I Blazers partono in vantaggio, e rimangono leggermente staccati per più di 3 quarti, sfruttando l’inerzia della gara senza trovare strappi importanti. Lillard nella prima abbondante metà di gara segna tutto quello che deve segnare, ma sbaglia tantissimi passaggi e gioca sostanzialmente d’istinto. DMC invece litiga parecchio con Meyers Leonard, che riesce benissimo nell’impresa mai complicata di farlo innervosire. Leonard tiene in maniera impensabile il fisico di Boogie in più di un’occasione, trovando anche una schiacciata da highlights conclusa con atterraggio e faccia cattiva – a cui crede quasi soltanto lui – ma che comunque fa il suo effetto. A metà terzo quarto i Kings agguantano il loro primo vantaggio, e nemmeno a dirlo Dame risponde con 8 punti in fila, cominciando a farci vedere i suoi veri colpi. Rudy Gay e Cousins continuano a rispondere come treni in corsa, prendendo quantità assurde di tiri assurdi che vanno dentro con continuità… Incredibile! CJ prova a tenersi sulla stessa linea, sparando però leggermente peggio del duo avversario. Da qui in poi il vantaggio continuerà ad oscillare da una parte all’altra, con i Blazers che sembrano avere sempre qualcosina in più. La voglia e la gioia di fare canestro di DMC è quasi infantile e commovente, ricorda quella di un più giovane Carmelo Anthony. La stessa lo porta a tirare da oltre l’arco ben 7 volte, di cui 3 a segno, compresa quella del -2 a poche manciate di secondi dalla fine. -2 perché Portland avrebbe avuto la vittoria in pugno ad un minuto dalla fine, quando conducevano di 5 lunghezze. Lillard e compagni sprecano due possessi consecutivi esultando insieme al pubblico, convinti di aver già conquistato la W. Bastano quindi una tripla di Cousins ed un canestro rubato di Gay per pareggiare, mentre Dame affida la vittoria ad un tiro di cui ormai si fida parecchio: lo step back da 9 metri. Stavolta la retina non si muove ed è overtime. Nel supplementare continua il trading-buckets di altissimo livello, Lillard ne mette altri 7 pesantissimi e dall’altra parte non riescono a rispondere a dovere: Gay stavolta non riesce a rubare due punti per pareggiare ancora. Vittoria dunque sanguinosa da cui arrivano parecchi segnali per entrambe le squadre. C’è stato un tempo in cui la franchigia dell’Oregon era soprannominata “Jail Blazers”, questo è invece il momento dei “Kings of Jail”. La presenza di troppi caratteri forti e tendenti all’anima da “gangsta” si sente e si vede benissimo a veder giocare i Kings, che però dovessero trovare un equilibrio migliore e magari un sistema degno di questo nome, potrebbero anche far paura ai più attrezzati. Dall’altra parte guadagnare un po’ più di solidità e concretezza potrebbe completare la ricetta per un’altra sorpresa, assieme alle genialate di Dame e coach Stotts. Concludiamo con i numeri della serata. 39 Lillard, 31 CJ, 16 Crabbe ed 11 di Leonard tra i vincitori, con meno minuti e meno punti (5) per il neoinserito Layman, golden boy col visetto da serie TV e dai colpi interessanti che si era fatto ben vedere contro i Clippers; 33-9 di DMC, 29-14 di Gay, 20 di Collison e 15 di Afflalo tra gli sconfitti.