Molte conseguenze e aperture di scenari dalle 9 gare NBA in programma stanotte.

Questa è una “prima  stagione” per l’Associazione. La prima che inizia a metà ottobre, la prima con lo ASG dopo ben più di 50 gare giocate, la prima con la trade-deadline prima della Gara delle Stelle. Esamineremo le ripercussioni del calendario sul Gioco in un prossimo My Hidden Secrets che vi invitiamo a non perdere.

 

Andando a far visita agli Hawks, i Cavs non potevano trovare terreno più soffice (123-107). Nessuno dei nuovi era già presente, ma ci ha pensato Korver a infilarne 30 (non accadeva da un decennio) e ha molto ben giocato il giovane Turco: 39 mins per Osman, 16-6-5 con 3 rec e 6/9 al tiro. Assente Belinelli: Marco è uscito dal contratto con gli Hawks, ora è free-agent. Possibili destinazioni? OKC, oppure un ritorno a San Antonio; sinceri auguri sia la seconda ipotesi. A Detroit arrivavano i Clippers. Gara dalle molte implicazioni di classifica (entrambe le franchigie oscillano dentro-fuori dalla zona playoffs nelle rispettive Conferences) ed emotive (primo confronto tra Griffin e la sua ex squadra). Ha vinto (108-95) ClipperTown, che da quando si è impoverita di talento (no Paul, no Griffin) ha perso molte delle tendenze da Paolino Paperino: Doc Rivers sta conducendo i suoi a una stagione solidissima ed eccezionale parametrata al roster e agli infortuni. Entrambi gli allenatori hanno giocato considerando l’importanza del match: rotazioni ridottissime (7 davvero effettivi per entrambi). A proposito dell’allenare con il guinzaglio corto o lasco, il nostro amato SVG sta dando esempio di quale sia il suo orientamento. Vi presentiamo i tiri/partita del quintetto Pistons nelle ultime 5 gare. Ish Smith: 8-14-8-14-14. Griffin: 22-19-21-19-19. Drummond: 15-15-12-17-15. Bullock: 10-7-8-7-11. Johnson: 12-10-10-15-9. Se vi chiedete cosa sia allenare con precisa organizzazione, ecco la risposta. A dispetto della L di stanotte, dall’arrivo di Griffin e dalla riduzione delle rotazioni i Pistons sono tornati al 50%. Buona gara del Gallo (16-4-2 con 2 rec e nessuna persa), anche se il migliore è stato al solito Lou Williams: 26-4-6 con 12 tiri, unico Clipper a tirare sopra al 50%. Migliore per Detroit Reggie Bullock: 19-5-2 con 5/9 da 3.

Altra gara densa di conseguenze quella del TD Garden, con il ko casalingo dei Celtics che perdono a favore di Toronto il primo posto ad Est. Boston, forse la squadra più danneggiata dal calendario rinnovato, ha pagato la periodica incapacità di fare paniere: 38.5% dal campo mixato a un bel -15 a rimbalzo, provaci tu a vincere. Grande Oladipo (35-10-2 con 5 rec e 15/29 al tiro) per i Pacers: il prodotto di Indiana U. non ringrazierà mai abbastanza di essere uscito dalla gabbia di pazzi di OKC, ed è al momento la cosa più simile a DMDR che si trovi nella NBA. Oladipo, come DeRozan, è molto meglio nel mid-range game che oltre l’arco, è uno scorer meno naturale del rivale, ma lo supera di molto per capacità difensive. Tra i Celtics scegliamo la prova di Jaylen Brown, molto positivo nei panni di giovane leader (16-1-1 con 1 rec, unico nel quintetto di Boston ad abbinare % positive dal campo a un plus/minus positivo: 7/13 e +4). Terry Rozier ha tirato 1/11: l’ultimo Celtic a produrre simile impresa fu Avery Bradley, stagione 2013/14.

Tornando ad Ovest: Utah Jazz back in Playoff-Rumble. Con striscia aperta di 8 W (e 9 delle ultime 10) i Jazz mirano la soglia del 50%  (27-28), sono decimi a una gara e mezzo di distanza dai Pelicans e a due da Nuggets e Clippers. Stanotte facile successo su Charlotte con 25 di Donovan Mitchell, 23 dell’Australiano e 20+11 con 2 stoppate di Gobert, che ha fatto tornare il positivissimo Dwight Howard di questi ultimi tempi alla versione Barbie Forzutella, buonabuona nella casetta rosa di Malibu (5+9 con 2/7 al tiro, fouled out in meno di 21 mins). Corsa PO ad Ovest che ha visto i Nuggets inciampare nei 130 pti (a 104) rifilatigli dai Rockets (Harden 28-7-11, Capela 23+25), mentre i Blazers hanno vinto (118-100) a SAC, con partita da 50-1-6 di Dame. Lillard e McCollum (che aveva segnato i suoi 50 il 31 Gennaio vs i Bulls) sono i primi nella storia della franchigia a infilare il cinquantello in coppia nella medesima stagione.

Minnie ha incassato la L24 stanotte vs i Bulls (114-113), altra gara di molti incroci: coach Thibodeau, Jimmy-B, Gibson erano ai Bulls mentre LaVine era a Minnesota, così come l’assente (protocollo concussione) Kris Dunn. Sia Butler (38-7-5 con 4 rec) che LaVine (35-5-1 con 2 rec) hanno prodotto la partita dell’ex, ma non solo: LaVine ha infilato la tripla del 111 pari (unica di 6 tentate..), Butler il 113 T’Wolves, LaVine difeso da Butler ha preso fallo su tripla e infilato i 3 liberi del 114. Nola sconfitta a Philadelphia (altra ipotetica futura squadra del Beli) con Embiid (24+16 in 24 mins) giganteggiante su Davis (14+8 e solo 7/19 al tiro): i Pelicans scendono al nono posto ad Ovest. Si chiude con la W casalinga di Miami sui Bucks, penalizzati dal terzo periodo perso 30-8. Per MIL lo Pterodattilo 23+11, mentre a Miami si sono incontrate la stella calante e ritornante di Wade (3-2-2 con 2 rec e 2 stoppate) e quella nascente di Bam Adebayo: 15-10-3 con 2 stoppate di cui una umiliante con palla ghermita e trattenuta in mano. Inquietante Goran Dragic: appena tornato Wade lo Sloveno ha tirato 1/11. Si sapeva che i due non erano amicissimi, ma così si esagera…