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Approfittando dell’assenza di Johnson tra le fila ospiti, Urania batte Capo d’Orlando con largo margine e

riporta in positivo il proprio bilancio casalingo (6-5). I Wildcats, dopo una partenza sprint, hanno dovuto fare i conti con la rimonta e la tenacia dei siciliani nei quarti centrali prima di prendere il largo e chiudere agevolmente la pratica nell’ultimo periodo. Milano condanna quindi, grazie alla sua dodicesima vittoria in campionato prodotta con l’aiuto di ben cinque uomini in doppia cifra, la compagine di coach Sodini (top scorer Floyd con 27 punti) alla quarta sconfitta in fila, un bilancio che inizia seriamente a farsi preoccupante per i biancoazzurri, sempre più vicini ora agli ultimi posti della graduatoria.

La gara

Avvio sprint per Milano che dopo appena 3 minuti scappa nel punteggio (14-3) grazie alla mobilità e alla taglia di Langston che in area approfitta dell’assenza di Johnson e della poca solidità della difesa siciliana. Capo prova allora a sbloccarsi dopo il time-out con Floyd che comincia ad accollarsi le responsabilità maggiori in casa messinese ma Urania non si spaventa e resta saldamente al comando con le triple di un onnipresente Langston e di un buon Franco. Sodini a questo punto non può far altro che ricorrere ad un altro minuto di sospensione dopo il quale Laganà riporta sotto la doppia cifra di svantaggio gli ospiti. Il rientro biancoazzurro, tuttavia, viene aggirato egregiamente dai Wildcats che, con i canestri di Montano e Pesenato, chiudono il quarto sul 29-17.

Nel secondo periodo l’Orlandina torna prepotentemente a contatto caricando di falli i giocatori milanesi e recandosi con costanza in lunetta. I meccanismi di Milano, con una gara più sporca e spezzetta, improvvisamente si inceppano e così la banda di Sodini lentamente ma in maniera inesorabile accorcia fino a riportarsi sul -4 (34-30). Sentendo ormai in scia i siciliani, Urania ritrova con orgoglio un po’ di fluidità in attacco dove Montano, particolarmente impattante anche nella propria metà campo, coi suoi spunti le consente di mantenere un minimo margine al 20’ (45-40).

Alla ripresa delle operazioni le squadre si equivalgono: Milano, nonostante i canestri di Benevelli, non riesce a scappare, l’Orlandina invece non riesce a ricucire pur mantenendo alta l’intensità difensiva e realizzando punti facili in contropiede con Floyd. Urania approfitta quindi del breve riposo concesso da Sodini alla guardia USA per aumentare leggermente il divario a proprio favore e lo fa rivolgendosi a Piunti che, tra recuperi, stoppate e tiro da tre, si erge a protagonista della gara. Nonostante le giocate del numero 2 milanese, anche questo tentativo di fuga meneghina però non va a buon fine con Moretti e il rientrante Floyd che riportano a -6 i messinesi a dieci minuti dal termine (67-61).

In apertura di quarto periodo, il 10-3 di parziale con protagonista Bossi spinge Urania nuovamente oltre la doppia cifra di vantaggio con 7 minuti da giocare (77-64). L’Orlandina incassa e, punita in seguito dalla forza di Langston sotto canestro, affonda velcoemente sul -18 (84-66) non riuscendo più mettere in ritmo il proprio attacco. Floyd e Gay sono gli ultimi a mollare per gli ospiti ma il margine accumulato (e le energie rimaste) non permettono davvero più alla compagine sicula di rientrare in gara. Milano chiude quindi definitivamente i conti con le stoppate di Raspino e Langston, giocate che mandano i titoli di coda sulla gara e consegnano a Milano la sesta vittoria casalinga dell’anno.

Man of the match

Nonostante qualche errore al tiro più del solito, la presenza sotto i tabelloni e l’apporto di Wayne Langston sono i fattori che più hanno indirizzato la gara per Urania. Il suo avvio e i suoi canestri nel finale hanno decisamente contribuito ad agevolare il compito dei padroni di casa per i quali ha messo a referto 21 punti, 13 rimbalzi e 4 assist per una complessiva valutazione di +27.

Magic moment

Con la gara ancora in bilico a inizio quarto periodo, Urania ha fatto la differenza producendo un break di 15-3 nei primi cinque minuti del parziale che ha affossato definitivamente le resistenze degli ospiti. Grande protagonista di questo scorcio di gara, Stefano Bossi, autore di 7 punti in fila.

Numbers

Come nella gara di andata di andata, Milano ha controllato egregiamente i tabelloni (48 rimbalzi di cui 16 offensivi) ma, a fare la differenza rispetto al k.o. in Sicilia, oltre all’impegno difensivo sono stati una miglior capacità di convertire i tiri liberi (10/13) e coinvolgere di più i propri uomini (ben 25 assist e 5 uomini in doppia cifra), tutte voci in cui Urania ha prevalso sui rivali odierni.

Tabellini

Urania Milano: Raivio 9, Bossi, Montano 14, Benevelli 15, Langston 21, Raspino, Piunti 11, Franco 3, Pesenato 2.

Orlandina: Floyd 27, Taflaj 9, Laganà 7, Moretti 11, Gay 16, Conti 0, Diouf 2, Klanskis 0.