Basta un quarto a Verona per violare il Paladozza. Di fatto la partita dura un quarto (e neppure tutto) con una Fortitudo che non ripaga la migliore tifoseria del momento in grado di sottoscrivere, sulla fiducia, 4800 abbonamenti. Uno spettacolo a metà dove solo gli scaligeri fanno vedere un buon basket. Dispiace da un lato aver visto una squadra scollata, senza idee, con due USA al limite del presentabile di fronte a una compagine, quella ospite, ben organizzata e che aveva preparato la partita alla grande. Difficile poter dire dove finiscono i demeriti di Bologna e dove iniziano i meriti di Verona, difficile allo stesso modo poter capire, da questi 40 minuti dove potranno arrivare le due squadre nel prosieguo del campionato. Di certo non è questa la Fortitudo che doveva mirare alla promozione e di certo questa Verona oggi per quanto espresso potrà veramente dire la sua.
La gara
Nella prima frazione gioca complessivamente meglio Verona: sicuramente equilibrata in attacco ed attenta in difesa, 9 punti di Frazier con diverse ( e tutte buone) soluzioni. La Fortitudo è prima contratta e poi poco lucida nei giochi di attacco, dove non entra quasi mai prima della metà dell’azione con la palla che “stagna” per troppo tempo nelle mani degli esterni. L’affidarsi sistematicamente al tiro dall’arco è scelta obbligata dalle difficoltà incontrate nella costruzione di gioco (anche per merito di una ottima difesa degli scaligeri). Risultato: nella seconda parte del quarto Verona scappa fino al 12-22 di finale di quarto. Nella seconda frazione Verona continua a passeggiare sulla Fortitudo. Ancora Frazier sugli scudi (al 14’ ha già fatturato tutto quanto aveva fatturato nella prima giornata, vale a dire 16 punti) ma anche un ottimo Di Liegro spingono gli scaligeri a scavare un fossato sempre più ampio (24-41) al 17’. Fronte Fortitudo è il nulla più assoluto. Scelte di attacco pessime, i mori uno a sedere l’altro a far danni ed è difficile poter trovare qualcosa da salvare in 20 minuti di autentica amnesia totale. Il 26-52 con cui si va negli spogliatoi è la logica conseguenza.
Il secondo tempo, se si esclude un sussulto di orgoglio dei padroni di casa nel primo 6-0 in apertura di terzo periodo, è un lunghissimo quanto svilente garbage time. Verona controlla senza faticare più di tanto; di fronte la Fortitudo infatti continua con il proporre una pallacanestro senza un vero filo conduttore con solo Mancinelli in grado di strappare la sufficienza in pagella. Boniciolli evita pure di chiamare i time out, conscio, probabilmente, di avere, insieme a tutta la squadra sbagliato completamente gara. La Fortitudo non arriva mai al di sotto dei 20 di scarto (se si eccettuano gli ultimi minuti di gioco dove non si gioca di fatto più) mostrando lacune in ogni ruolo. Verona continua nella sua passeggiata senza avversario, poco più di un buon allenamento.
Magic Moment
La solidità di Verona, la supponenza e la superficialità della Fortitudo nell’approccio alla gara. Verona ben messa in campo, lineare mai banale. Fortitudo sbiadita, senza idee e senza gioco. Scollata e totalmente inadeguata all’appuntamento. In una gara come quella vista sulle tavole del Paladozza è difficile trovare il momento. Più che il momento, la gara si risolve su un tema tattico azzeccato, quello degli ospiti.
Men of the match
Il pubblico del Paladozza. Per una volta ci permettiamo di nominare, quale migliore (anche se non in campo) il pubblico.4.800 abbonati, 5.475 spettatori per la prima casalinga: numeri importanti, uno spot per uno sport in eterna difficoltà. Peccato che tale seguito (encomiabile anche nella difficoltà del larghissimo passivo) non abbia avuto la giusta risposta dalla squadra in campo. In campo, viceversa, Frazier su tutti che ha giocato una gara perfetta con cifre importanti.
Numbers
In assoluto quelli di Frazier: 27 punti , 7 falli subiti, 9/10 dalla linea, 8/13 dal campo, 35 di valutazione. Ma anche il 68% dal campo nel primo tempo, lasciando gli avversari al 31% ed il 69-11 della valutazione complessiva di squadra nel primo tempo.

KONTATTO FORTITUDO BOLOGNA – TEZENIS VERONA 65-78 (12-22; 26-52; 48-69)
Kontatto BO: Mancinelli 17 (7/9, 0/2); Candi 10 (0/2, 2/7),Costanzelli n.e., Torricelli n.e. Campogrande 3 (½ da 3), Montano 7 (1/3, 1/5), Santini n.e., Gandini 2 (0/1, 0/1), Raucci 4 (2/5, 0/1), Roberts 8 (1/6, 2/8), Knox 7 (3/8), Italiano 7 (2/3, 0/1). All. Boniciolli
Tezenis VR: Di Liegro 8 (3/5), Basile 3 (0/1, ½ ), Robinson 12 (4/7, ½), Fall, Portannese 9 (3/4, 0/4), Boscagin 4 (2/5, 0/2), Frazier 27 (6/8, 2/5), Rovatti ne, Brkic 8 (½, 1/5), Totè 7 (0/2, 2/2). All. Frates
Statistiche di squadra: Tiri da 2: BO 16/37; VR 19/35. Tiri da 3: BO 6/27, VR 7/22. Tiri liberi: BO 15/17; VR 19/23. Rimbalzi: BO 35 (23+12, Italiano 6); VR 40 (30+10, Boscagin 8). Assist: BO 15 (Candi 5), VR 13 (Basile 5). Perse – Recuperi: BO 10/5, VR 12/4.
Arbitri: Nicolini, Giovannetti, Pecorella.
Spettatori: 5.475