Campioni nello sport, ma anche nella sensibilità sociale. Alcuni esponenti della WithU Bergamo Basket hanno preso parte all’iniziativa di prevenzione da Covid 19 ed epatite C svoltasi l’altro giorno in piazza Matteotti nella città dei Mille. Il sodalizio giallonero ha aderito con grande convinzione al progetto che aveva carattere nazionale e, lanciato da Aisf, Simit ed EpaC Onlus, ha toccato varii comuni dello stivale ovvero, oltre alla città orobica, anche Roma, Napoli, Salerno e Milano. A , portare il pieno sostegno della società a quest’operazione di screening sono stati il general manager Gianluca Petronio e i cestisti Rei Pullazi, Tony Easley e Stefano Masciadri. Un segnale forte di attenzione da parte dell’orgoglio cestistico di una città tra le più colpite dalla scure del Covid e in grado di reagire con la fierezza e la determinazione unite al cuore che le sono sempre state proprie. Molti i bergamaschi presenti dall’apertura delle 9.30. Un dato che ha messo un sorriso di soddisfazione sulle labbra dell’onorevole Elena Carnevali secondo cui “quest’attenzione alla cura rappresenta per noi un ulteriore  stimolo a fare presto, a passare dalle leggi scritte a ulteriori azioni concrete”. Carnevali ha aggiunto che Bergamo,aderendo copiosa a quest’invito, ha dimostrato “eccezionale sensibilità e determinazione a reagire”.  Alessio Aghemo, professore associato di gastroenterologia del Dipartimento di scienze biomediche della Humanitas University ed esponente dell’Aisf, ha dal canto suo spiegato che “disegnare campagne di screening mirate sulle persone asintomatiche sfruttando l’opportunità di agganciarsi ad altri percorsi già disponibili come Covid, neoplasia della mammella, tumore del colon, è la strategia che dobbiamo implementare nella società italiana”. La voce dell’orgoglio  della Withu per avere preso parte allo screening è di Petronio: “la Bergamo basket – ha affermato – non poteva certo mancare a un evento di prevenzione, divulgazione e solidarietà di questo livello, siamo onorati dell’invito di Ma Provider che ci ha erudito su un tema così delicato e attuale e  ci ha permesso di essere stati gli apprezzati testimonials sportivi della nostra città, confermo a nome di tutti i soci di BB 14 la nostra piena volontà e disponibilità a metterci sempre in gioco su questi temi e a onorare lo slogan che abbiamo fatto nostro, noi siamo Bergamo per non dimenticare”. Il basket, ancora una volta, si è posto al servizio di una causa più grande. Dimostrando che i canestri non sono soltanto gesti sul campo, ma anche testimoni di solidarietà e speranza.