Imola la butta? Bologna la vince? Legion la vince? Difficile rispondere o meglio, difficile dire quale delle tre domande sia quella che piu’ si avvicina alla realtà delle cose. Diciamo che sono due punti importanti per Bologna, che giocando una delle piu’ brutte ( se non la piu’ brutta) partita tra le mura amiche ( peggio forse solo la gara interna con Verona) viene a capo di un rebus intricatissimo quale Imola. Un rebus forse piu’ mentale che tecnico, Imola non è parsa di certo una squadra impossibile da affrontare e battere, ma la Fortitudo ha giocato per tutta la partita a perdere, incapace di dare un gioco fluido in attacco. Restano i due punti, importanti per classifica e morale, alla vigilia di una trasferta molto insidiosa quale Roseto.

LA CRONACA

PRIMO QUARTO: Dopo Ferrara, rivelatosi un incubo per la Effe scudata, al Paladozza arriva Imola, compagine alla ricerca di punti in chiave salvezza. Partita tutt’altro che scontata, un campo minato da disinnescare. Padroni di casa senza Candi e con Montano e Marchetti incerottati ma disponibili. Unico playmaker di ruolo “sano” Ruzzier reduce comunque da un periodo assai complicato. Quintetto quasi obbligato per Boniciolli, con Raucci sulle tracce di Cohn, la coppia USA il capitano e Ruzzier. Imola subito in partita con un recupero e il primo canestro della gara; Fortitudo che vive sulle iniziative del duo USA (9-7 al 4’, Legion 5). Impatto molto buono di Maggioli che fa frittelle di Knox e uscendo dall’area mette indisturbato 5 punti in 5 minuti (9-11 al 6’). La Fortitudo non trova in attacco fluidità di gioco, le scorie della sconfitta di solo una settimana fa si fanno sentire. Knox è un’ombra, Legion forza diverse conclusioni e Imola senza fare grandi cose si trova con piu’ di un possesso di vantaggio (10-14 all’8’ sulla tripla di Hassan). Serve la concretezza di Gandini, 4 punti e 2 rimbalzi in poco piu’ di un minuto per rianimare un attacco tanto sterile quanto disordinato e il 14-16 con cui si chiude la prima frazione ne è la conseguenza e soprattutto è la certezza che non sarà una partita facile. Pochi 14 punti segnati e soprattutto frutto di un gioco – non gioco.

SECONDO QUARTO: Seconda tripla di Maggioli e massimo vantaggio Imola (14-19). Fortitudo faticosa e fallosa in attacco, ma prima con Montano nel traffico e poi con Italiano in tap-in ricuce (18-19, 12’) continuando a mostrare enormi difficoltà nella metà campo offensiva. Imola gioca la sua onesta e ordinata partita trovando le cose corrette dai giocatori corretti ( le due bombe centrali di Maggioli sono l’emblema). Se vogliamo la Fortitudo del secondo quarto è ancora piu’ brutta di quella della prima frazione. Senza un gioco in attacco, senza un reale filo tattico e Imola facendo il minimo sindacale si ritrova a +7 ( 20-27 al 16’). 1/9 da 3 punti, appena il 40% da 2. Boniciolli alterna affannosamente quintetti su quintetti a volte equilibrati a volte no. Knox continua a essere l’ombra di se stesso, e se in difesa questa è una costante, in attacco lo ricordiamo così solo nella stracittadina di andata . 23-29 al 17’ con il coach triestino costretto al time out. Che non sortisce effetti, anzi dopo un illusoria schiacciata di Knox, Imola piazza un 4-0 frutto di due azioni in velocità per il nuovo massimo vantaggio (25-33 al 18’) e il secondo time out per Bologna in un Paladozza che inizia a rumoreggiare. Imola capisce che è il momento di affondare e sul decimo punto di Maggioli tocca il nuovo massimo vantaggio sul 27-36 (19’). L’unica soluzione vicino a canestro per l’Aquila è rappresentata da Gandini e Mancinelli (Knox richiamato in panchina per disperazione). Il capitano ricuce, 30-36, vanificato dalla ennesima dormita collettiva a rimbalzo che permette un facile appoggio e Cohn per il 30-38 con il quale si va alla pausa lunga. 34% dal campo ( 11% da 3) per la effe, 52% ( con il 75% da 2) per Imola; questo il numero che forse piu’ di ogni altro rende l’idea del gap.

TERZO QUARTO: Fortitudo ancora disordinata, ma ringhiosa. Basta la grinta per dimezzare il vantaggio (34-38) pur in mezzo a diverse scelte opinabili di attacco. Imola nei primi 3 minuti e mezzo non segna, la Fortitudo, appunto mette a referto appena 4 punti. E’ la difesa l’arma che permette alla Fortitudo di chiudere il gap (38-38 minuto 24’). Imola non ci sta: 5-0 e nuovo vantaggio (38-43 al 25’). Da qui una serie incredibile di errori, dall’una e dall’altra parte, tanto che in 4 minuti si passa al 44-47 con la Fortitudo sempre ad inseguire Imola che ha tantissime occasioni per allungare, ma che non le sfrutta. Montano continua la sua serata storta collezionando solo ferri e alla fine è Cohn che piazza la tripla del 44-50 che riporta Imola con due possessi pieni di vantaggio su una Fortitudo semplicemente irriconoscibile anche solo rispetto alla prestazione di appena sette giorni fa. Ancora Cohn per il 46-52 con cui si chiude il quarto nel quale la Fortitudo ha recuperato appena due punti ( dal -8 al -6) con 1/18 da 3 punti.

QUARTO PERIODO: Sulla terza tripla di serata di Maggioli, Imola torna al massimo vantaggio (48-57) ma Legion spacca l’anemia bolognese risponde per il 51-57. Punto su punto la Fortitudo prova a rientrare, Imola non riesce a chiuderla perdendo per falli prima Rogic poi Ranuzzi. Nonostante ciò con Cohn è ispirato, Maggioli perde qualcosa in attacco ma è sempre un totem cui girare intorno e Imola rimane sempre qualche punto avanti.

Magic Moment: Due minuti da giocare, Fortitudo sotto 62-65, Legion con uno step back segna il 64-65 e dopo un attacco sbagliato ospite con un altro jump dalla media dà il vantaggio ai suoi. 1’20 poco piu’ alla fine. Time out. Esce dal time out e Cohn spara, 66-68, altro attacco, altra palla su Legion che impatta a 68. Imola attacca giocando con il cronometro ma sbaglia. La Fortitudo a 35” dalla fine non fa altro che affidarsi al suo USA che a 18” spara ma viene beffato dal ferro che sputa la conclusione. Il rimbalzo premia la Fortitudo ( saranno 15 alla fine quelli di attacco), ancora palla a Legion che spara a 2 secondi dal termine sullo scadere del reset dei 14. La palla balla sul ferro e entra, apoteosi. Per Imola non c’è piu’ tempo.

Che succede ora? Imola non si capacita, Ticchi è incredulo ed è la faccia del  momento. Boniciolli conscio del pericolo scampato trova di buono la maggiore voglia di lottare e di combattere ( soprattutto sulle palle sporche) sapendo che questa volta gli è proprio andata bene.

FORTITUDO KONTATTO BOLOGNA – ANDREA COSTA IMOLA           71-68 (14-16) (30-38) (46-52)

Fortitudo: Marchetti 4 (1/2, 0/3), Mancinelli 12 (4/7, 0/1), Legion 21 (6/13, 3/8), Ruzzier 7 (2/5, 1/4), Montanari n.e., Campogrande (0/1), Montano 4 (2/2, 0/4), Costanzelli n.e., Gandini 10 (3/4, 1/3), Raucci (0/1 da 3), Knox 8 (4/7, 0/1), Italiano 5 (1/2, 0/1). All. Boniciolli

Imola: Tassinari 8 (2/2, 1/4), Cohn 19 (4/8, 3/5), Cai n.e., Maggioli 13 (2/2, 3/5), Wiltshire n.e., Ranuzzi 8 (3/5, 0/2), Preti n.e., Hassan 9 (0/1, 2/9), Paci 2 (1/3), Rogic 6 (3/3, 0/3), Dri 3 (0/1, 1/1)All. Ticchi

Statistiche di squadra: Tiri da 2 punti: Bo 23/43; Im. 15/25. Tiri da 3: Bo 5/26; Im. 10/29. Libero: Bo 10/17, Im. 8/12. Rimb. Bologna 39 (24+15, Mancinelli e Knox 7). Imola 33 (28+5 Cohn 6).

Arbitri: Boscolo, Pecorella e Bonfante.

Spettatori 5.513