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Urania Milano

Raivio 7 (MVP): Si guadagna per la seconda gara di fila il titolo di migliore in campo mettendo assieme una doppia doppia da 20 punti e 12 rimbalzi, conditi da 3 recuperi e 23 di valutazione. Come tutta Urania 

non brilla nel primo tempo ma nella ripresa sale in cattedra e, palle perse a parte, è fondamentale (anche in lunetta) per il quarto successo consecutivo di Milano.

Montano 6,5: Sottotono nei primi 20’, mette la firma sul trionfo milanese risultando perfetto a cronometro fermo quando conta. Finisce con 12 punti e 16 di valutazione.

Bossi 5: Il tiro non c’è (3/14 dal campo) ma anche la sua gestione in generale non convince per niente. Smazza 5 cinque assist ma nel complesso fa più danni che cose buone portando più incertezza che ordine in campo. Le sue sbavature a tratti fanno davvero pensare che sul parquet sia presente la controfigura del giocatore ammirato in passato.

Benevelli 6: Qualche buono spunto, qualche indecisione ma tutto sommato il suo apporto è apprezzabile e, quello che più conta, sopratutto funzionale alla vittoria, come dimostra il +10 di plus/minus.

Langston 6,5: Potrebbe fare molto più male ma sciupa parecchio e si perde in errori banali. Nonostante questo, contribuisce in maniera importante alla causa concludendo una gara giocata quasi per intero (oltre 38’ sul parquet) con 13 punti e 15 rimbalzi dei quali 7 in attacco.

Piunti 6: Ad un certo punto è l’unico a produrre qualcosa di positivo e concreto per Urania. Non fa mai mancare il suo spirito battagliero e pur non segnando molto dà l’impressione più di altri di saper come agevolare la squadra. In difesa lotta, stoppa e dà una grossa mano anche quando si trova a dover fare i conti con più avversari.

Raspino 6: Nel primo tempo si perde anche lui tra perse, errori e bassa intensità. Nella ripresa alza i giri del proprio motore difensivo e di conseguenza anche in attacco risulta prezioso (vedi il fondamentale rimbalzo offensivo preso nel finale).

Franco SV

Edilnol Biella

Hawkins 5,5: Poco preciso al tiro, tenta in tutti i modi di mettersi in ritmo senza riuscirci. Pur a volte senza troppa lucidità (5 perse), cerca comunque di dare il proprio contributo spendendosi in altri modi (vedi 8 rimbalzi) ma la sua pericolosità offensiva e le sue qualità mancano come il pane a Biella.

Carroll 6,5: Dopo un primo tempo non proprio eccelso, nella ripresa si carica in più d’una circostanza Biella sulle spalle. Griffa tutti i punti finali della Edilnol e, nel complesso, è l’ultimo a mollare tra i suoi. Chiude con 25 punti, 8 rimbalzi, 3 assist, 8 falli subiti e 29 di valutazione: di più non poteva fare.

Laganà 6,5: L’unica vera spalla e alternativa a Carroll. È sensibilmente importante per i piemontesi che in lui non trovano solo punti ma anche tante altre piccole cose (6 rimbalzi, 4 assist e 3 recuperi).

Miaschi 5: Come Hawkins con l’aggravante che non riesce a scovare soluzioni secondarie per incidere.

Barbante 5,5: Si prende poche responsabilità nei minuti in cu è in campo ma, considerando le prolungate difficoltà di Urania, forse poteva osare (ed essere impiegato) di più.

D’Almeida 5,5: Nella prima metà di gara è invisibile. Meglio nella ripresa anche se alla fine potrebbe essere più impattante.

Pollone 6: Al rientro dopo le ultime settimane ai box, gioca 15 minuti dando tutto quello che ha in termini d’energia.

Vincini SV

Bertetti SV

Moretti 5,5: Quasi undici minuti in campo ma nessuno spunto degno di nota. È giovanissimo e troverà certamente modo di crescere e rifarsi.

 

Di seguito il link alla cronaca della gara.