Giochiamo con le  metafore: sul 49-60 la spia della riserva di Mantova si accende… c’è margine ma bisogna rallentare e consumare poco… purtroppo sul 59-65 la benzina finisce definitivamente e a quel punto sei davvero a piedi! Se dovessimo parafrasare con il ciclismo, sei in fuga e mancano 10 km… arrivi al traguardo con un quarto d’ora di ritardo dal vincitore.

Al di là di queste riflessioni che prendono spunto da altri ambiti, ben può dirsi che una Fortitudo cinica aspetta la sfuriata degli ospiti per poi aggredire, senza lasciare scampo. Sei su sei e primato in solitaria, almeno per 24 ore, aspettando Montegranaro. Mantova esce comunque bene dal Paladozza giocando trenta minuti di buon basket e di buone geometrie . Con ragazzi interessanti ( Maspero, Raspino e Visconti su tutti) e con un buon concetto di squadra.

“Sono orgoglioso dei miei ragazzi stasera. Pensare ai nostri primi tre quarti mi rende orgoglioso del lavoro. Nell’ultimo quarto abbiamo avuto un calo fisico dovuto certamente anche alle rotazioni oggi ulteriormente ridotte a causa dell’assenza di Vencato. Devo anche ammettere che al di là del nostro calo difensivo dell’ultimo quarto, la Fortitudo, soprattutto con Hasbrouck, ha messo canestri importanti e difficili”

Fortitudo che fa tesoro del fatto che nessuno ti regalerà mai nulla e che sarà sufficiente anche solo pensare di poter “passeggiare” per complicarsi, come questa sera, la vita. Un Martino soddisfatto a metà e che ripercorre quanto detto poc’anzi è quello che si presenta ai microfoni nel dopo gara. “Contento del risultato, ma non dell’approccio. Se sbagli l’approccio, può succedere quello che è accaduto. Squadra avversaria leggera, senza pesi, che fabbrica la partita perfetta. Dobbiamo sapere che non possiamo pensare che le partite possano essere semplici. Dobbiamo comunque entrare in campo in una maniera diversa rispetto a questa sera. Bene il secondo tempo: ma i numeri del primo sono realmente qualcosa che non possiamo permetterci perché non sempre poi alla fine ti va bene”

In ogni caso resta il fatto che la solidità e la caratura tecnica della effe hanno fatto anche questa sera tutta la differenza del mondo e nel momento in cui c’è stato da dover “stringere i tempi” i vari Hasbrouck, Cinciarini, Fantinelli, Mancinelli e Rosselli non si sono di certo fatti attendere.

LA CRONACA

Dopo un inizio nel quale Mantova sempre la vittima designata di serata ( 4-0 in un minuto) la Fortitudo si siede ( se mai si fosse alzata) sugli allori di un non approccio ospite. Diversi i palloni gettati alle ortiche che  ( 5 nel solo primo quarto) sommati alla attenzione che gli ospiti mettono in un gioco che non lascia molto allo spettacolo certamente, ma che esegue ben bene i giochi ( soprattutto di attacco) fa sì che Mantova soprattutto con Warren, ma ben coadiuvato dai vari Visconti, Maspero, Raspino e Cucci dalla panchina mantenga per tutto il primo quarto il comando delle operazioni. Martino dal canto suo ruota diversi quintetti ( ovazione per il Mancio all’ingresso al 9’) trovando buone cose dal solo Benevelli (con Pini e Hasbrouck che litigano con il canestro) e da Leunen. Un 2+1 in chiusura manda in archivio il primo quarto sul risultato di parità.

Nel secondo periodo è ancora Mantova, trascinata letteralmente da Visconti e Warren a tenere il comando delle operazioni fino al +7 del 15’ ( 27-34). Con il Paladozza ( fin lì silenzioso per via di una “diatriba” tra la Fossa dei Leoni ed il gruppo degli “Unici”) si sveglia anche la squadra. Sembra un caso, ma proprio la proverbiale “bolgia” del Madison ha l’effetto di destare dal torpore una squadra fin lì abulica e in alcune fasi spocchiosa e sprecona. La sapiente regia di Fantinelli ( 4 assist e 5 rimbalzi per lui all’intervallo) un paio di fiammate di Hasbrouck e due buone iniziative di Pini fabbricano un 13-2 con cui la Fortitudo da quel -7 si ritrova a +4 ( 40-36 al minuto 19). Ultimo giro di lancette da dimenticare con una sanguinosa persa di Hasbrouck per il comodo lay-up di Maspero che manda le squadre all’intervallo ancora in perfetta parità. Il dato forse piu’ importante è il netto predominio ai rimbalzi di Mantova 21-15 con tutta la differenza sui rimbalzi di attacco che tradotti significano diversi extrapossessi.

Dagli spogliatoi esce una Fortitudo pasticciona, magari vogliosa, ma troppo arruffona e che soprattutto non riesce a digerire un metro arbitrale sinceramente grottesco e incomprensibile ( il quarto fallo di Pini ha dell’incredibile); fallosa in attacco, rivedibile in difesa. Mantova non si fa pregare e con un mini-show di Raspino (7 in un attimo) costruisce un vantaggio sui due possessi che costringe Martino al time out. Nulla da fare anche dopo il time out… erroraccio in attacco di Sgorbati e tripla di Visconti con Mantova al massimo vantaggio (49-57) che si arrotonda fino al 49-60 tripla sulla quale Visconti si lascia andare a una plateale esultanza. Cosa che non porta mai bene… 10-1 di controparziale della Fortitudo con la vecchia guardia Cincia e Mancio a ricucire.

Sulle prime curve dell’ultimo periodo Mantova ha l’ultimo sussulto. 4-0 di parziale in apertura e 59-65 al 31’. Ma il cielo, che era già nuvoloso da prima, scarica sugli ospiti la grandine. Parziale devastante di 25-4 con Cianciarini e Hasbrouck a spadroneggiare e Mantova a guardare. Un buon Fantinelli a gestire i possessi, sprecando il minimo sindacale e il gioco è fatto. Sorpasso sulla tripla dell’USA bolognese (68-65), Mantova che tiene fino al 72-69 prima di subire il 12-0 ( 7 cincia, 5 Hasbrouck) che mette fine alla contesa.

Game, set and match! Fortitudo che vola a 12 punti in classifica prima del doppio viaggio, prima a Piacenza e successivamente a Montegranaro per quello che potrà essere il primo, vero “big match” di questo girone est di serie A2.

FORTITUDO BOLOGNA – POMPEA MANTOVA       87-73    (17-17) ( 40-40) (59-61)

Fortitudo: Sgorbati 2 (0/1), Cinciarini 23 (5/7, 2/3), Mancinelli 8 (4/4, 0/1), Franco 2 (1/1), Benevelli 5 (1/4, 1/2), Leunen 5 (1/4, 1/1), Muzzi, Venuto, Rosselli 6 (3/5, 0/2), Fantinelli 7 (2/3, 0/1), Pini 10 (5/8), Hasbrouck 19 (5/10, 3/7). All. Martino

Mantova: Guerra NE, Vencato NE, Morse 3 (1/6), Raspino 15 (6/11, 1/3), Visconti 16 (2/3, 4/8), Ferrara NE, Albertini NE, Ghersetti 2 (1/2, 0/1), Maspero 9 (3/3, 1/2), Warren 18 (2/4, 4/6), Cucci 10 (4/10, 0/4). All. Seravalli

Statistiche di squadra: Tiri da 2: Bo 27/47; Mn 19/41. Tiri da 3: Bo 7/17, Mn 10/24; Liberi: Bo 12/17, Mn. 5/9. Rimbalzi: Bo 32 (34+8, Fantinelli 6); Mn 37 (25+12, Morse 9). Assist: Bo 22 ( Fantinelli 7), Mn 18 (Raspino 8). Val. 111-69 ( Cinciarini 30, Raspino 28).

Arbitri: Scrima, Pecorella, Valleriani.

Spettatori: 5.570 ( sold out)