La prima di campionato ha sempre un fascino particolare, dopo uno stop lungo mesi, e per la Centrale sono stati oltre cinque, dalle partite ufficiali, dopo una impegnativa preparazione e diverse partite amichevoli, la prima di campionato è sempre attesa con grande entusiasmo misto a speranze, preoccupazioni, aspettative per la nuova stagione.

Quest’anno il countdown è stato ancora più entusiasmante perché ricco di iniziative per dare visibilità e valore alla società e alla nuova squadra.

Ecco allora che la prima di campionato non poteva tradire le aspettative dei tifosi che sono tornati in massa a riempire il Palasanfilippo. Gli abbonamenti sottoscritti sono, ad ieri, 434, un centinaio in meno rispetto a quelli staccati nella scorsa stagione ma la campagna abbonamenti prosegue ancora per tutto il mese di ottobre e oggi la squadra ha dimostrato, concretamente, di meritare la fiducia di tutta la città.

In realtà la fiducia da molti era già stata siglata con gli oltre 250 abbonamenti nel primo mese di vendita e dalle numerosissime manifestazioni di affetto durante tutta la preparazione al campionato. Ovviamente oggi la squadra era attesa alla prima vera partita della nuova stagione e per tutti non doveva fallire.

Fallire non significa necessariamente perdere, a volte si vince ma non si convince; oggi invece la Leonessa vince e convince, ha in se tutto il potenziale per far bene in questo campionato come, tra l’altro, ha sottolineato anche Maurizio Lasi, coach di Jesi nella conferenza stampa a fine gara.

Oggi la Leonessa ha convinto anche vincendo e reagendo ad un parziale, anche importante, a favore di Jesi.

Sicuramente alcuni giocatori hanno convinto molto, altri moltissimo, altri decisamente meno, ma siamo all’inizio e servono, come sempre, gli assestamenti dei delicati equilibri che costituiscono ogni gruppo.

Coach Andrea Diana, in conferenza post partita, non nasconde alcune criticità difensive ma sottolinea come siano state, nella seconda parte della gara, affrontate e superate.

Queste le considerazioni finali ma cominciamo dall’inizio.

Il clima dentro al Sanfilippo è caldo, la temperatura, come sempre, elevata ma non solo quella misurata in gradi centigradi anche quella dell’attesa.

Gli Irriducibili preparano nuovi striscioni e quelli storici sono stati messi a nuovo. Le nuove maglie, di cui si è tanto parlato, sembrano ancora più belle indossate in abbinamento a pantaloncini anch’essi stellati.

All’ingresso in campo i giocatori sono accompagnati dalla musica del mitico Rocky e oggi con quelle maglie sembra davvero di fare un salto negli anni ’80 e qui, anche se la temperatura continua a salire si sente il primo brivido, di emozione.

Con l’inizio della gara l’ascesa della temperatura continua, i primi due punti della stagione arrivano con una schiacciata di Cittadini che, inutile dirlo, infiamma il palazzetto, poco dopo la prima bomba di Justin Brownlee è fuoco vivo.

Anche per il coach Andrea Diana il caldo si fa sentire, è così che la giacca sulle sue spalle finisce in panchina dopo pochi minuti dall’inizio dell’incontro, il caldo percepito ormai è di gran lunga superiore a quello reale.

Una difesa troppo larga, qualche disattenzione e un Miller implacabile cominciano a far venire i primi brividi freddi a tutti.

A meno di 4 minuti dal termine del secondo quarto la Centrale scivola a meno 9 i brividi gelano il palazzetto, la temperatura interna cala ulteriormente alla realizzazione del libero supplementare e alla successiva palla persa in attacco dalla Leonessa. Meno di un minuto all’intervallo lungo e Brescia si trova a meno 14. Gelo siberiano.

Il gelo però non è il silenzio e il tifo organizzato degli irriducibili non molla il sostegno alla squadra neppure un attimo.

Nella terza frazione di gioco, la Leonessa, torna in campo molto determinata e più consapevole delle proprie capacità. Serenità e positività, dirà a fine gara Andrea Diana, sono le parole portate nello spogliatoio dallo stesso coach durante l’intervallo.

La reazione della Leonessa inizia con il via del cronometro, “una mano, una mano” urla Cittadini dal campo a tutto il Sanfilippo, dopo aver realizzato due preziosissimi punti, chiede un tifo che sostenga in questo difficile momento la sua squadra, vuole sentire ancora il calore, vuole un sostegno alla reazione della squadra, siamo al quarto minuto del terzo quarto, come dire, ora o mai più!

Ancora con un po’ di fatica e con qualche palla persa di troppo si torna a scaldare l’atmosfera di una calda serata autunnale.

A fine gara vince larga Brescia, a Jesi il merito di aver giocato per tutta la gara sempre al massimo, pagando, parole di coach Lasi, la panchina corta.

Quintetti
Brescia: Fernandez, Nelson, Loschi, Brownlee, Cittadini.
Jesi: Procacci, Miller, Migliori, Elliott, Maggioli

Basket Brescia Leonessa 8

Aurora Basket Jesi 74
(23-21; 37-47; 63-60)

Basket Brescia Leonessa: Fernandez 2, Cittadini 17, Piantoni ne, Alibegovic 1, Bolis ne, Benevelli 10, Loschi 2, Passera 5, Tomasello ne, Nelson 19, Giammò, Brownlee 26.

Aurora Basket Jesi: Maggioli 12, Benvenuti, Borsato, Marsili 2, Migliori 8, Procacci 3, Elliott 5, Ruggeri ne, Picarelli 1, Miller 43.

Basket forever