In quanto team che più di tutti utilizza le orribili uniformi a t-shirt dovrebbero stare al 15′ posto, invece sono subito alle spalle degli Spurs.Hanno anche cambiato definitivamente proprietario, e non credo sia da aggiungere nulla alla brutta vicenda-Sterling.

  Nella Los Angeles bianco-rossoblu sono in una situazione dura e bellissima allo stesso tempo: dura perchè è arrivato per loro il momento di vincere, dal momento che il tempo sta passando e le stelle invecchiano; bellissima perchè possono davvero farcela.

I motivi per cui possono e devono arrivare ALMENO in Finale di Conference? Eccoli.

Essendo inutile cercare sostituti per chi non è sostituibile, i LAC hanno operato in modo assai saggio fin dal finale della scorsa stagione, trovando alternative a tutto il resto: Hawes cambia e completa DeAndre Jordan; Jamal Crawford è uno starter  camuffato e permette di mettere in campo quintetti dal tiro mortifero e dal contropiede fulmineo in cui lui agisce da 3; tra Barnes, Turkoglu, Chris Douglas Roberts e Joe Ingles si riesce ad assemblare il rendimento di un 3 vero; BigBaby Davis e Blake Griffin possono stare in campo insieme e possono farlo anche insieme a DAJ, per dar vita a un quintetto gigantesco, eventualmente con addirittura il Turco da 2; Udoh è una gran presa per quei soldi; gli uomini destinati a spartirsi i posti da 12′ a 15′ del roster sarebbero 9′ o 10′ in quasi la totalità delle squadre eccetto gli Spurs. Il roster ha talento, ha le stelle, ha la profondità che serve, ha la duttilità tattica che serve.

Inoltre, come precedentemente accennato, questo è uno degli ultimi anni davvero buoni per tutti i membri del roster al fine di competere insieme per il traguardo massimo, e in simili situazioni “eroiche-ultima chiamata” il buon Doc Rivers è un coach mille volte migliore di quando parte favorito e tranquillo, un po’ la stessa cosa che gli capitava da giocatore.

Volendo riservare un commento alle due Stelle dei Clippers, possiamo dire che l’immenso ma fallace CP3, se fatto riposare un po’ di più durante la stagione regolare, smetterà di fare sbagli nei momenti decisivi delle partite decisive, e che Blake Griffin è migliorato incredibilmente in ogni aspetto ed è davvero dedito al gioco: nel tempo e con un lavoro costante ha raggiunto un livello inimmaginabile al suo ingresso tra i pro, tanto che ora a mio parere è il numero 3 della NBA.

I San Antonio Spurs meritano la palma di Numeri Uno, ma io credo che tutti i motivi elencati possano davvero bastare a far diventare questo l’ anno dei Clippers.