Per la prima di ritorno, va in scena Vanoli – Banco Sardegna, con proiezioni diverse, dato il cammino intrapreso da Cremona dopo la rocambolesca sconfitta patita alla prima di campionato in terra sarda. Gli innesti di peso inseriti da entrambe le formazioni sono all’esordio: Nikola Dragovic per i padroni di casa, Tony Mitchell per Sassari. PalaRadi sold out, come di consueto, quest’anno. Gli ex della partita sono Cusin da una parte, Formenti e D’Ercole dall’altra.

I quintetti: Pancotto schiera Vitali, Turner, Washington, Dragovic e Cusin. Calvani risponde con Haynes, Logan, Formenti, Sacchetti, Alexander.

E’ Haynes ad aprire le danze; il quintetto basso schierato da Calvani mette in difficoltà l’attacco di casa, che manca tre volte il canestro con Cusin. Logan va a segno, poi Washington fa un 2+1, ma Alexander inchioda e mette il libero del 3-7. Cusin segna da sotto, ma Logan castiga dei 6,75 (5-10). Cusin riduce le distanze, ma Cremona fatica terribilmente a costruire attacchi che non siano prevedibili. Sul lato opposto, Haynes mette il punto numero 12 dei suoi. Dragovic libera al tiro da 3 Turner, che non sbaglia. Alexander in area fa valere tecnica e fisico, ma Cremona risponde ancora dalla lunga distanza con il serbo Dragovic (13-15). McGee si accende e in un amen piazza 5 punti, che portano per la prima volta avanti la Vanoli; Calvani ci vuol parlare sopra. Si torna sul parquet e Devecchi piazza i due liberi. Eyenga segna con tiro plastico il 19 pari con cui le squadre vanno alla prima pausa. Cremona paga il 31% al tiro da due, fortunatamente compensato dal 3/3 dai 6,75. Supremazia a rimbalzo dai Campioni d’Italia (9 rbd contro i 7 di Cremona).

Secondo quarto: dopo vari tentativi a vuoto da ambo le parti, segna McGee. Varnado risponde; Eyenga schiaccia: 21-23 Sassari. Mitchell corregge a canestro un tiro di Varnado, Eyenga piazza la tripla, mentre Cremona litiga col canestro. Pancotto è costretto al time out dopo il parziale di 9-0, sul 21-28. Eyenga schiaccia sull’alley oop che vale il 21-30; subito dopo Logan segna il punto 32 dei sardi. Per Cremona si fa dura, non tanto per il distacco, quanto per la sensazione di non saper disporre di valide contromisure offensive. Logan cannoneggia, per Cremona replica Washington; Turner, a seguire, piazza una tripla che riaccende la luce alla Vanoli: Washington infatti va a segno e Calvani – subìto l’8-0 – chiama la pausa tecnica (32-37), ma il risultato non cambia. Ancora una volta, il 28% complessivo al tiro penalizza la squadra di Pancotto, che paga dazio al maggior tasso atletico e tecnico degli avversari. Sassari domina nettamente a rimbalzo nel secondo parziale, catturandone 15 (contro i 9 dei lombardi), pur non brillando particolarmente al tiro.

Terzo quarto: Washington ricomincia con lo stesso piglio di fine primo tempo; Cusin allunga il parziale a favore di Cremona (36-37), interrotto però dai canestri di Varnado e Mitchell. McGee finalizza in contropiede (38-41) e si può dire che la partita è nettamente riaperta. Dragovic segna il suo quinto punto; la partita è ora vivace su entrambi i fronti del campo. Mitchell riassapora il gusto della tripla (40-44), a seguire Varnado e Logan (sequenza interrotta solo dal canestro di Turner e dal 2/2 dalla carità di Cusin). Il plus di Sassari è nella quantità di bocche da fuoco di cui dispone, cosa che le permette di imprimere repentine accelerazioni in ogni momento dell’incontro. Mitchell e Turner tengono a 5 il solco nel punteggio. Luca Vitali appare appannato sia in costruzione che al tiro. Mitchell va in ritmo offensivo; Turner piazza la bomba che sancisce il 49-55 con cui si va all’ultimo parziale. Vanoli bene al tiro da 2 (6/9), male invece da 3 (7/16). Pari invece il numero dei rimbalzi (10).

Quarto quarto: Eyenga segna, la Vanoli ci prova con tutti, riuscendovi solo ai liberi, con Turner, poi con McGee (53-57 al 2′). Stipcevic si ricorda del suo tiro mortifero da tre (53-60); McGee punge sempre in attacco, unico uomo dalla panchina ad andare a referto (cosa che dovrebbe preoccupare Pancotto). Peso specifico elevatissimo la tripla di Haynes (57-67) al 5′. In questa fase, vibranti le proteste del pubblico di casa verso la terna, ritenuta responsabile di ignorare parecchi falli ai danni della Vanoli. Turner riesce a segnare il punto 59 dei suoi, ma l’inerzia sembra comunque essere a favore del Banco di Sardegna.  Turner colpisce ancora dalla stessa “mattonella” (61-68), quando restano solo 3′ da giocare. Subito dopo, la tripla di McGee infiamma il PalaRadi, ma la poderosa bimane di Varnado spegne le fiamme dell’entusiasmo (64-70). La bomba di Turner tiene vive le speranze di casa; quando a 1′ e 10″ Turner si ripete, impattando sul 70 pari – il palazzo esplode in un boato liberatorio. Al libero segnato da Biligha, replica Mitchell, segnandone 2 (71-72). Mancano 23 secondi; le fischiate che ai più appaiono a senso unico, accendono gli animi sugli spalti, ma la partita si decide sul parquet: Turner segna il 73-72 a 5″ dalla sirena; Calvani chiama il time out. Cremona pressa senza commettere fallo: il tiro della disperazione di Alexander è spento prima dalla sirena, che dal tabellone. Il PalaRadi è una bolgia: Cremona si è aggiudicata una partita che sembrava compromessa, contro un avversario di levatura assoluta. Protagonista assoluto dell’incontro Elston Turner, MVP con 23 di valutazione e 28 punti realizzati. La Vanoli si dimostra squadra di cuore e sistema. Pancotto e Lepore ora possono far riposare le coronarie. Per Calvani e la sua squadre “stellare”, una battuta d’arresto preoccupante per il modo in cui è arrivata.

Vanoli Cremona – Banco di Sardegna Sassari 73-72 (19-19; 32-37; 49-55)

Cremona: Dragovic 5, Vitali, Mian, Gaspardo, Cusin 12, Cazzolato, Washington 11, Biligha 1, McGee 16, Turner 28. Allenatore Pancotto

Sassari: Haynes 14, Mitchell 11, Logan 9, Formenti, Devecchi 2, Alexander 13, D’Ercole, Marconato ne, Sacchetti, Stipcevic 3, Eyenga 12, Varnado 8.

Allenatore Calvani