AX ARMANI EXCHANGE MILANO – FC BAYERN MUNICH 79 – 78 (21-26; 17-19; 15-21; 26-12)

MILANO: Della Valle ne, Micov 16, Biligha ne, Gudaitis 7, Roll 9, Rodriguez 9, Tarczewski 9, Nedovic 13, Crawford 3, Burns ne, Sykes 3, Scola 10. Allenatore: Messina.

MONACO: Bray 5, King 9, Koponen , Monroe 10, Lo 6, Dedovic 12, Zipser 9, Flaccadori , Barthel 18, Lessort 2, Sisko 5, Huestis 2. Allenatore: Kostic

ARBITRI: Boltauzer, Latisevs, Isguder

Spettatori: 8303

La gara

Dopo la tripla sconfitta di Eurolega degli ultimi 10 giorni, Milano ritrova il parquet amico ed ospita l’ultima della classe, il Bayern Monaco, vincente sul campo tedesco all’andata e senza quasi più velleità di classifica, che si presenta ad Assago con l’ ex NBA Greg Monroe ma priva di Leon Radosevic, mentre Coach Messina ha la possibilità di far esordire il neo arrivato Crawford, anche se deve fare a meno di Brooks, Moraschini e per scelta Cinciarini.

Milano parte con Micov, Roll, Rodriguez, Tarczewski e Scola, mentre Coach Kostic, schiera Monroe, Lo, Dedovic, Zipser e Barthel, in un primo quarto che vede, dopo il tributo a Kobe Bryant di entrambe le squadre che fanno scadere prima con Milano i 24 secondi e poi con gli ospiti gli 8, prevalere la fase offensiva rispetto a quella difensiva da entrambe le parti, con i padroni di casa che trovano in Scola e Rodriguez le bocche offensive principali, mentre per Monaco sale subito in cattedra Barthel, che risulta essere in serata di grazia e vera spina nel fianco per i lunghi milanesi, in un quarto che termina sul 21 a 26 per i tedeschi.

Nel secondo quarto di gioco Milano ha percentuali al tiro disastrose alle quali si aggiunge una pessima difesa, che fa sprofondare la squadra di Messina sotto in doppia cifra fino al meno 12, con Monaco che continua a cavalcare Barthel e Monroe in fase offensiva e trova in Dedovic un’ottima difesa, permettendo ai suoi di chiudere in vantaggio l’intervallo sul 38 a 45, con Milano che solo nell’ultimo minuto, grazie anche a giocate fortunose e pessimi attacchi tedeschi riesce a ridurre lo svantaggio sotto la doppia cifra.

In avvio di ripresa tutto il pubblico milanese si aspetta la rimonta della propria squadra, ma accade completamente l’opposto, prima un 7 a 0 tedesco induce coach Messina a chiamare timeout e provare con la panchina a mischiare le carte in tavola della sua squadra che appare ancora nello spogliatoio e con gli ospiti che prendono grande fiducia, cavalcando l’entusiasmo e le pessime percentuali al tiro milanesi si portano addirittura sul + 20 sul 40 a 60 con un parziale di 15 a 2 che costringe nuovamente l’allenatore italiano al secondo timeout tra i sonori fischi del pubblico, cosa che sembra parzialmente cambiare intensità nei giocatori milanesi, che provano a girare difensivamente e in attacco finalmente trovano la via del canestro, chiudendo il quarto sotto di 13 lunghezze sul 53 a 66.

Nell’ultimo periodo di gioco succede quello che fino a metà terzo periodo sembrava impensabile, Milano ritrova fiducia grazie ad una buona aggressività difensiva che porta sia a pessimi attacchi degli ospiti che a fiducia offensiva, grazie alla quale minuto dopo minuto, seppur con molta fatica, riesce a recuperare punto dopo punto, portandosi più volte nel finale a un solo possesso di distanza con palla in mano per impattare la gara o mettere la testa avanti, cosa che accade a 50 secondi dal termine, con palla rubata di Roll, ottimo nell’ultimo periodo di gioco con triple importanti e pesanti, che apre un contropiede guidato da Rodriguez e chiuso con schiacciata al volo di Tarczewski che permette a Milano di mettersi avanti di 1 punto nell’ultimo minuto di gioco; la partita non è però chiuso, per ben 2 occasioni il Bayern riesce a pareggiare l’incontro, grazie anche alla scelta di compiere fallo sistematico, cosa che però non paga a 6 secondi dal termine con punteggio in completa parità e Dedovic che decide di spendere un fallo su Nedovic per avere l’ultimo possesso della gara, ma il giocatore milanese, dopo aver segnato il primo, sbaglia il secondo libero e Tarczewski cattura un decisivo rimbalzo offensivo che chiude una soffertissima partita con la vittoria di Milano di una sola lunghezza sul 79 a 78.

Play of the game

Alley oop di Tarczewski su alzata di Rodriguez nell’ultimo minuto di gioco che permette a Milano di mettere la testa avanti nella partita

Man of the Match

Michael Roll, 9 punti tutti realizzati nell’ultimo quarto con 3 triple pesantissime e una palla rubata che deciderà la partita

Numbers

Milano nei primi 27 minuti realizza 42 punti, nei restanti 13 ne segna 37 in una gara completamente ribaltata partendo da una difesa più aggressiva che ha portato a una fiducia offensiva insperata, dopo aver sbagliato tiri aperti per tutta la prima metà di partita