AX Armani Exchange Milano – Khimki Mosca 71 – 77 (24-12; 38-31; 56-55)

Milano: Micov 7, Pascolo 3, Kalnietis 3, Tarczewski 10, Cinciarini, Cusin ne, M’Baye 1, Theodore 14, Jefferson 7, Bertans 3, Jerrells 17, Gudaitis 6 All. Pianigiani

Mosca: Shved 29, Honeycutt 4, Vialtsev ne, Zaytsev , Sokolov , Monia , Gill 3, Todorovic 2, Zubkov 15, Anderson 6, Jenkins 10, Thomas 8 All. Bartzokas

Arbitri: Boltauzer, Perez Pizarro, Hordov

Spett. 8212

La gara

Milano dopo la sconfitta esterna di settimana scorsa torna sul parquet di casa ed ospita i russi del Khimki, al momento della palla a due quarti in classifica e guidati dalla stellina ex NBA Alexey Shved, miglior marcatore di Eurolega.

Gli ospiti presentano l’ex Charles Jenkins, un anno solamente a Milano per lui, con prestazioni altalenanti e mai convincente a pieno, mentre devono fare a meno del funambolico Thomas Robinson, infortunato e hanno al minimo sindacale di utilizzo Anthony Gill.

Pianigiani schiera in quintetto Micov, Tarczewski, Kalnietis, Theodore e Jefferson, mentre il coach russo decide di partire con Shved, Gill, Anderson, Jenkins e Thomas.

Primo quarto caratterizzato da un buon bilanciamento offensivo milanese, che riesce sia a sfruttare i suoi esterni, che soprattutto i propri lunghi, riuscendo a punire i cambi difensivi sistematici del Khimki e servire a rotazione sia Jefferson, ma soprattutto Tarczewski vicino a canestro marcati da giocatori esterni; nell’altra metà campo le rotazioni difensive milanesi non sono perfette, lasciando molto spazio perimetrale ai russi, che però non riescono a segnare dalla media e lunga distanza seppur con ampio spazio e tempo di esecuzione, chiudendo i primi dieci minuti di gioco con soli 12 punti segnati, contro i 24 di un’ottima Olimpia.

Nel secondo quarto, la lucidità offensiva milanese cala, grazie anche alla differente difesa messa in campo da Coach Bartzokas e sfruttando le palle recuperate e i contropiedi la squadra ospite riesce a portarsi all’intervallo sotto solamente 38 a 31.

Nel terzo periodo di gioco Milano cala ulteriormente di intensità e lucidità, mentre per gli ospiti comincia a salire in cattedra Alexey Shved, autentico leader e fino a questo momento MVP di Eurolega, che riesce a trovare la via del canestro anche con tiri forzati dalla lunga distanza o ottimi assist per i compagni.

Nell’ultimo periodo di gioco Milano si affida in fase offensiva come spesso accade, solamente alle giocate individuali dei suoi due esterni Theodore e Jerrels, che sono costretti a forzare parecchi tiri dall’arco e lasciando i tre compagni sul campo del tutto estranei a quanto avviene nella metà campo offensiva, contro la squadra russa che, sempre guidata da Shved, riesce sia a correre con continuità in contropiede, ma anche a costruire azioni offensive bilanciate.

Partita che si conclude con il punteggio di 71 a 77 per gli ospiti, con Milano che incassa una nuova sconfitta in coppa, nonostante un ottimo primo quarto, ma dimostrando anche che al momento non è ancora in grado di giocarsela a pari livello per 40 minuti con una delle migliori squadre europee.

Magic moment

La tripla dai 10 metri di Alexey Shved a metà ultimo periodo di gioco, forzata, fuori ritmo, ma dimostrazione di un enorme talento individuale.

Man of the match

Alexey Shved, 29 punti con 3 assist per lui oggi, immarcabile in fase offensiva, seppur apparso sempre sotto controllo e autore di una altrattanto buona prova difensiva.

Numbers

6 su 7 da 2, 5 su 10 da 3 e 2 su 2 ai liberi, conditi da 6 falli subiti e 3 assist, questi i numeri magici di Shved questa sera