E’ uno strano inizio di stagione NBA.

Lakers e Celtics relegati ai margini tra Play-off e Play-in, Wizards resistenti ai vertici della Eastern e la Eastern Conference mediamente più competitiva della Western: con record vincente (11-10) a Est sei fuori da tutto, con record in pareggio a Ovest sei settimo. In mezzo c’era anche la pessima partenza dei Campioni.

I Bucks si stanno tirando su solo ora, con una striscia vincente aperta di 7 gare iniziata con una prestazione-urlo (anche di sveglia) di Giannis il 16/11 vs LAC: è stato poi giocatore della settimana 16-23 Nov. e prosegue. Nelle 7 W colpiscono i numeri principali di Antetokounmpo, ovviamente: 27.85 + 12.7 + 6.4; colpiscono ancora di più, però, le stats di immediata retrovia. Sta tirando bene i liberi, solo una volta (3/9 vs DEN) è tornato alle cattive vecchie abitudini e più ne tira, meglio li tira: 6/10 si trasforma in 9/11 o 15/23, caratteristica che genera panico tra chi, nei PO, pensava di limitarlo mandandolo in lunetta. Le palle perse non sono poche: 3.3/gara. Devono però essere parametrate al numero enorme di palloni toccati/gara, e diventano meno pesanti quando si osserva che vengono completamente guarite dalla somma di recuperi e stoppate (23 vs 22), dato che in Europa è ancora poco considerato (preferiamo mirare alla valutazione) ma nella NBA è una delle stats-guida. Il tutto con un impiego tipico di un giocatore fondamentale, ma in fondo non un minutaggio pesante: 31.5 mins di campo, segno che, dietro alla sua sveglia, anche i compagni si stanno ridestando. Il suo plus/minus è di +19, che diviso per i minuti giocati segna la cifra sbalorditiva di 0.6 pti di plus per ogni minuto sul parquet; segnatevi anche che la media dei distacchi dei Bucks nelle 7 W è di +14, inferiore al +/- di Antetokounmpo.

Insomma, pare proprio che il padrone sia tornato. Nella Eastern la situazione al vertice è caotica per l’incrocio di tanti fattori: i Nets senza Irving e con Harden non più efficace “come una volta”, i Sixers spariti dal vertice, l’ascesa di WAS e gli stenti di BOS. La rimonta dei Bucks, se proseguirà, darà un maggiore ordine alla Conference e ai pronostici finali, considerando che nella Western Conference il duo Warriors-Suns si stacca nettamente dal resto non solo per risultati ma soprattutto per qualità del gioco. Giannis ha detto spesso, dopo l’Anello, di non pensare al back-to-back ma di guardare alle cose giorno per giorno. Però la dirigenza dei Bucks non resta ferma: il progetto di riportare in campo DeMarcus Cousins ne è conferma. I Nets, ipotetici maggiori rivali di Conference, partono con Aldridge nello spot di C: DMC, sano e concentrato solo sul basket, è di altro livello rispetto all’ex Sperone.