Roma chiude la regular season al sesto posto battendo Varese al Palazzetto, in attesa di affrontare Cantù nei quarti di finale dei playoff nella rivincita, questa volta con fattore campo di invertito, di quella che fu l’avvincente serie di semifinale scudetto dello scorso anno. Il 99-90 finale di Viale Tiziano non riesce comunque ad evidenziare in maniera chiara quello che è lo stato di forma della truppa di Dalmonte e cosa ci si potrà e dovrà attendere nella post season.

Le diverse motivazioni tra le due squadre, con Varese fuori da tutti i giochi dopo l’incredibile sconfitta all’overtime contro Siena della scorsa settimana, rendono poco credibili i numeri prodotti da una gara giocata a briglie sciolte da entrambe le due squadre con le rispettive difese, per motivi diversi, anticipatamente in vacanza.
La Virtus ha sfiorato i cento punti sul tabellone, mettendone addirittura 56 a segno nei primi venti minuti ed arrivando a tirare con il 74% dal campo(sceso poi al 64% al 40′)dopo 3/4 di gara. Varese ha risposto con 6 uomini in doppia cifra, 48% dal campo e 14/34 nelle triple. Queste cifre, quasi irreali ,rendono bene l’idea di che tipo di partita sia stata, ossia spettacolare ma poco indicativa in proiezione futura.
Dalmonte ha avuto tanto da tutti i giocatori messi sul parquet, e questa è sicuramente una nota positiva in vista di un playoff dove ognuno dovrà dare il proprio apporto. Anche la spesso criticata panchina questa volta ha fatto bene(31 punti)con Baron autore di una partita perfetta(16 punti con 6/6 dal campo), Moraschini più concreto del solito(10)e Kanacevic(preferito a Szewczyk mandato in tribuna)sempre più inserito negli schemi di squadra, soprattutto a livello difensivo. Tra i titolari ottimo Quinton Hosley(15), piaciuto per intensità e finalmente per personalità, al di là di goffa schiacciata in reverse sbagliata. Lo attendiamo con ansia nelle prossime sfide che contano per valutarlo definitivamente, così come un Mbakwe(22punti + 7 rimbalzi)onnipresente sotto le plance e sulla via del completo recupero fisico dopo i recenti guai muscolari.
Roma inizia male la partita, soprattutto concedendo troppi rimbalzi offensivi alla Cimberio che ringrazia e fila via in avvio 10-14, prima di subire la tripla di Goss del sorpasso(17-16 al 6’34). Varese ritrova ancora il comando sul 19-20 ma questo sarà l’ultimo vantaggio degli ospiti in tutta la gara. Hosley, Mbakwe e Baron firmano il 7-0 che manda Roma avanti 26-20 al primo intervallo, la panchina(leggasi Kanacevic e Moraschini in primis) aiuta a confezionare il 71% dal campo che stordisce Varese all’intervallo sull 56-45.
I canestri di Linton Johnson(13+9)e di un eccellente Ebi Ere(16)sculacciano una distratta Virtus ad inizio del 3/4, riaprendo la gara sul 66-61 del 25′. Due triple di D’Ercole e Baron ricacciano indietro gli uomini di coach Bizzozi, Roma ritrova un pò di lucidità e si va all’ultimo break sul 86-68. Nel quasi garbage time del 4/4 c’e’ ancora un acuto di Varese, che con i canestri di Sakota(11)ma soprattutto con le giocate italiche di Polonara(13)e De Nicolao(16 con 4/7 da 3)rientra a -6(93-87)a 3’50 dalla sirena. Il finale viene scritto dalla mente di Goss e dal braccio di Mbakwe, insieme a qualche sprazzo di un Jones tranquillo ma già in clima playoff per concentrazione e lucidità quando serve.
Varese chiude qui una stagione iniziata in maniera catastrofica ma conclusa con buone premesse per il futuro, Roma sogna di andare a cancellare il 15 su 15 di Cantù al Pianella. Lo fece lo scorso anno in gara 6 di semifinale, ultima squadra italiana ad espugnare il fortino brianzolo.