Una Virtus intensa e solidissima in difesa ribalta il -8 dell’andata e si regala le Final Four, dieci anni dopo la vittoria in Eurochallenge.

I ragazzi di Djordjevic la decidono grazie alla difesa e ad un Taylor chirurgico quando più contava.

Virtus Segafredo Bologna  73-58   Nanterre 92

Parziali (17-12, 24-17, 17-15, 15-14)

La Gara

Quintetto atipico per Djordjevic, con Kravic e Cournooh subito in campo ed è proprio il numero 25 a firmare i primi due punti ed il recupero seguente, propiziando un break di 4-0  poi ritoccato sino al 9-3. C’è molta frenesia però nel gioco bolognese, anzi troppa, si cercano soluzioni affrettate e senza ritmo concedendo spazio e tempo ai francesi, che proprio sul cronometro fanno molto affidamento partendo dal +8.  I verdi continuano poi a dominare come all’andata  dal punto di vista dell’intensità fisica e dei rimbalzi, con una difesa Segafredo troppo molle ed un attacco timoroso nell’aggredire l’area. Con Taylor gravato di 2 falli dopo pochissimi minuti e Chalmers ancora senza troppi minuti nelle gambe, Djordjevic si affida alla regia veloce di Cappelletti ma i punti continuano ad arrivare col contagocce sia da una che dall’altra parte. L’allenatore bianconero gioca allora la carta Martin trovando una rinnovata intensità difensiva che manda in difficoltà Nanterre ed a piccoli passi i bianconeri tentano la fuga: 27-14. La press Virtus ruba però tante energie e gli ospiti accelerano proprio quando la Segafredo rifiata: parziale di 0-7 firmato Palsson e nuovo vantaggio nel doppio confronto. La posta in palio è di quelle pesanti e ben presto salta ogni tattica; si passa ad un run & gun forsennato  ma  che premia la Virtus, che si porta sul 41-29 di fine 2° quarto.  Fondamentale, soprattutto per l’approccio mentale alla difesa, il recupero di Martin in casa Segafredo, ma ancora una volta troppo penalizzante la cattiva gestione dei falli di Tony Taylor. Da notare anche come, impattando sostanzialmente a rimbalzo (20-16), i bianconeri abbiano finalmente potuto giocare la loro pallacanestro e di fatto controllare il match sin qui. La lunga e forzata permanenza in panchina porta però consiglio al n° 7 di casa, che infila un personale 6-0 e spinge ancora più avanti Bologna sino al 47-29. Djordevic chiede ai suoi ancora lo sforzo di una press tutto campo per non dare tregua ai francesi, ora costretti ad inseguire; scelta che prima paga ma poi finisce per mandare fuori giri la Virtus, permettendo a Nanterre di rientrare sino al -12 53-41 (complessivo +4 bianconero). L’attacco di casa, che aveva segnato 12 punti nei primissimi minuti del periodo, si blocca pesantemente  ed in maniera prolungata anche e soprattutto grazie ai continui adeguamenti francesi sul portatore di palla, che limitano tantissimo gli scarichi ai tiratori.  Nonostante una seconda metà di terzo periodo non esaltante, Bologna aggiunge complessivamente altri 2 mattoncini portandosi sul 58-44.  Le difficoltà offensive costringono il coach serbo a puntare maggiormente sulla difesa ed allora dentro Qvale, per blindare il colorato e Cournooh per non lasciare facili letture ai play di Nanterre. Senza segnare si va però poco lontano e nonostante i grandi sforzi difensivi, la Segafredo si ritrova su un complessivo +2 tutt’altro che rassicurante. Provvidenziali in questo caso due recuperi convertiti in schiacciate volanti, rintuzzate però dalla tripla di Senglin. Nanterre fatica sugli aiuti difensivi bianconeri, anche se Bologna non capitalizza a dovere ed a 1’15” si rimane su un +6 nel doppio confronto. La Segafredo spreca ancora tantissimo ed a 34″ dal termine i francesi sono a -5 (complessivo) e palla in mano, facendo correre ulteriori brividi ghiacciati a tutto il PalaDozza quando le triple di Juskevicius prima e Invernizzi poi, girano sul ferro per poi uscire. Finisce 73-58 e può partire la festa: la Virtus è alle Final Four di Basketball Champions League.

Magic Moment

La Virtus si porta sul +20 e pare poter passeggiare sino alla fine ma servono due recuperi con schiacciata di M’Baye e Cournooh per scacciare i fantasmi.

MVP Tony Taylor. Partenza ad handicap con due falli commessi in un amen, ma quando serve sale in cattedra con canestri, difesa e regia attenta.

Numbers

La Virtus finalmente la spunta a rimbalzo (39-36). Pesanti per Nanterre le 18 palle perse ed il 64% ai liberi.