…serve, anche se pochi ti ascoltano. Mi collego alla polemica odierna legata alla protesta del presidente di Lega (e di una squadra di club) Marino, sullo scarso uso dell’Instant Replay nelle partite di campionato da parte degli arbitri. In tempi non sospetti io avevo scritto il mio pensiero sull’utilizzo di questo strumento, che intendiamoci, non è la panacea per tutti i mali in campo ma, se ben usato, qualche aiuto può darlo. Avevo scritto però che con i mezzi (e la conoscenza del gioco) a disposizione della maggioranza delle televisioni locali sarebbe stato difficile ottenere il risultato voluto. Il programma di gestione dell’instant, da punto di vista tecnico, funziona perfettamente: sono i segnali delle telecamere che gestisce, insufficienti e a volte mal gestite, a non fornire spesso quello che serve. E’ difficile che venga utile anche quello che viene usato in Eurolega, dove le partite vengono televisivamente dirette con criteri più razionali e orientati da regole precise richieste da Bertomeu e compagnia dirigente. Capita, potendo la macchina gestire quattro telecamere più quella dell’orologio, che su nessuna di queste ci sia l’immagine che risolve l’enigma. Ricordiamoci che le telecamere lavorano per ottenere un prodotto che deve andare in onda e che abbia requisiti richiesti da chi (bene o male) le dirige e, secondariamente per l’IR. Faccio un esempio: in quel momento della partita una delle due telecamere sotto canestro in seguito a mia richiesta sta seguendo il giocatore più importante mandato in panchina per cinque falli. Contemporaneamente uno degli arbitri chiede l’instant per assegnare una rimessa incerta e l’unica telecamera che avrebbe potuto dissipare il dubbio, è proprio quella… Dov’è l’errore? Non c’è. Semplicemente le partite sono prodotte con un numero di telecamere insufficiente al doppio uso che se ne fa. Per avere una copertura a 360° ne occorrerebbero altre quattro, posizionate sulle diagonali del campo, per non lasciare scoperto nessun lato del campo… Praticamente quasi la configurazione sul gioco delle ultime Final 4 di Assago. Quando, mi pare nel 2004 ( o 2005, non ricordo bene) con l’introduzione dell’IR nelle fasi clou del campionato, Sky fece riunioni su riunioni con gli arbitri di serie A per informare sulle possibilità della macchina e per discutere e poi regolamentarne le modalità d’uso. Non che questo abbia risolto tutto ma ha chiarito buona parte dei dubbi. In ogni caso poi è discrezione dei “grigi” come li chiamava una celebre penna del basket farne (corretto) uso…. Se poi i problemi della pallacanestro sono questi…